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Roma_Francais
Radio PRAHA [25-06-2009 15:07 UTC] Par Jaroslava Gregorová
Tomáš Bystrý è un giornalista, presentatore e reporter rom, ha vent'anni, e tra
l'altro presenta dei modelli per la casa di moda SKIN FASHION. Ha cominciato a
scrivere dalla scuola primaria dove aveva fondato un giornale. Più tardi, ha
lavorato per la Radio rom Rota. Ha scritto articoli per la rivista mensile di
Praga 4, Tucnák (Il pinguino). E' anche redattore del mensile Romano vod'i,
pubblicato dall'Associazione civica Romea.
Tomáš Bystrý, photo: Archives de
Tomáš Bystrý
Quest'anno ha passato la maturità al liceo Eliska Krásnohorská di Praga,
ma nel corso dei suoi studi ha seguito per più di un anno un corso sui media
organizzato nel quadro del progetto "Il Sostegno dei Rom a Praga". Può dirci
qualche parola sul progetto ed sul corso sui media?
Se non mi sbaglio, il progetto è durato quattro anni, e nel quadro di questo
progetto le differenti organizzazioni che si occupano di formazione e di
impiego dei Rom hanno organizzato differenti corsi, sia di formazione che di
riconversione professionale. Ho seguito il corso organizzato dall'Associazione
civica Romea, [...] che aveva l'obiettivo di formare qualche giovane Rom che
volesse lavorare nei mezzi d'informazione. Il corso mi ha dato tanto. Ma già
alla scuola primaria, ho cominciato ad interessarmi al lavoro nei media. [Lì] ho
fondato un giornale ed a quattordici anni ho lavorato come redattore esterno per
la Radio Rom su Internet, Rota. Questo corso ha arricchito la mia conoscenza a
livello dei media, e nel quadro dei differenti seminari che facevano parte del
corso, ho avuto occasione di incontrare gente interessante, come la sociologa
Jirina Siklová o la giornalista Jarmila Balázová e molte altre persone che ci
hanno messo in testa tutte le cose utili al mestiere di giornalista. Ci hanno
insegnato ciò che ci sarà utile nella pratica come giornalisti.
Ora cosa sta facendo? Lavora nei mezzi di informazione?
Attualmente coopero sempre con la rivista Romano vod'i, un mensile culturale,
politico e sociale, pubblicato dall'associazione Romea. Esiste da sette anni e
dal 2005 ho la mia rubrica "Visto dai nostri occhi"
(Amare jakenza) che tramite inchieste e piccole interviste con differenti
esperti riflette l'opinione dei giovani. Scrivo soggetti sui giovani rom e no,
poiché da noi le attività, gli svaghi, le pene e gioie sono identici tanto per
la gioventù rom e non rom.
Tomáš Bystrý, photo: Archives de Tomáš Bystrý
Lei ha anche presentato dei modelli per la marca SKIN FASHION. Di che
consiste e che si tratta?
Č la conclusione di un progetto di quattro anni, "Sostegno dei Rom a Praga".
Si trattava di una campagna pubblicitaria in cui sono scelti i migliori laureati
dei corsi di formazione e di riconversione professionale. Sono stato uno di
loro, essendo uno dei primi nel corso sui media. L'obiettivo era, tramite
manifesti di un'agenzia fittizia di modelli che creava modelli di abiti, di
attirare l'attenzione del vasto pubblico su questo tipo di attività e mostrare
che esistevano anche giovani Rom che non sono solo dei parassiti che abusano
delle prestazioni sociali, ma che provano a trovare il loro posto in vari
settori del mercato di lavoro e che si interessano alla formazione continua.
I genitori di Tomáš sono ovviamente Rom, la sua madre è centralinista
in una clinica privata, suo padre è autista di taxi e lavora anche in una
casa di pensione. Tomáš è passato un'infanzia eccezionale, molto felice come
dice lui stesso. La sua famiglia è rispettosa delle tradizioni Rom, ma
occorre precisare che le tradizioni Rom differiscono da una famiglia
all'altra.
Tomáš Bystrý, photo: Archives de Tomáš Bystrý
Lei stesso ha mai risentito di un'avversione in ragione delle sue origini
o le è mai capitato di essere aggredito o insultato?
Tutti quanti sono diversi dagli altri, che siano obesi, che abbiano i capelli
viola, o una decina di piercing sul viso, diventano il centro d'interesse nella
via o nel tram. Dunque noi anche, Rom riconoscibili, come è il mio caso. In
molti credono che io sia pakistano. Quotidianamente ci si confronta con
manifestazioni, in questo caso, non direi di razzismo ma di xenofobia. Quando
sono sul tram o sull'autobus e vedo le vecchiette che stringono la loro borsa al
petto per paura che punti al loro portafoglio, lo trovo sgradevole. D'altra
parte a volte mi dico che è forse un pregiudizio, ma in questo caso osservo bene
che le signore diventano più attente quando monto nel tram. Non sono stato
vittima d'aggressione, eccetto una volta in una discoteca, tre piccoli giovani
più o meno della mia età hanno cominciato ad appellarmi tipo: "Tu, italiano
(denominazione per i Rom) tornatene nel tuo paese."
La capo redattrice della sezione rom della radio ceca,
Anna Poláková, è stata obbligata ad emigrare in Canada (vedi
QUI ndr) perché la sua famiglia era aggredita e non si sentiva più
sicura nella Repubblica Ceca. Ha l'impressione che il razzismo aumenti nella
Repubblica Ceca?
Anna Poláková
Credo effettivamente chel'estremismo sia cresciuto in questi ultimi mesi. Ciò
è forse dovuto al fatto che i partiti estremisti approfittano dell'instabilità
governativa e forse della crisi economica. Nondimeno in una società democratica,
nel XXI secolo, quando tutti abbiamo appreso a scuola ciò che era Shoah, la
gente nella Repubblica Ceca e in tutto il mondo non dovrebbe manifestare un tale
estremismo. Gli estremisti sono molto professionali, hanno giuristi eccellenti e
non sono più soltanto giovani di diciotto anni in giacche di cuoio, ma c'è una
vera ideologia e fra i neonazisti c'è gente istruita e questo è molto
pericoloso. Credo che attualmente si sia realmente testimoni di vari eventi di
questo tipo, che sia l'incendio a Vítkov (vedi
QUI ndr) e altre manifestazioni degli estremisti. Siamo testimoni del
fatto che l'estremismo aumenta ed esiste realmente.