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Repubblica Ceca
Di Fabrizio (del 05/07/2009 @ 09:15:44, in media, visitato 1704 volte)

Da Roma_Francais

Radio PRAHA [25-06-2009 15:07 UTC] Par Jaroslava Gregorová

Tomáš Bystrý è un giornalista, presentatore e reporter rom, ha vent'anni, e tra l'altro presenta dei modelli per la casa di moda SKIN FASHION. Ha cominciato a scrivere dalla scuola primaria dove aveva fondato un giornale. Più tardi, ha lavorato per la Radio rom Rota. Ha scritto articoli per la rivista mensile di Praga 4, Tucnák (Il pinguino). E' anche redattore del mensile Romano vod'i, pubblicato dall'Associazione civica Romea.

Tomáš Bystrý, photo: Archives de Tomáš Bystrý

Quest'anno ha passato la maturità al liceo Eliska Krásnohorská di Praga, ma nel corso dei suoi studi ha seguito per più di un anno un corso sui media organizzato nel quadro del progetto "Il Sostegno dei Rom a Praga". Può dirci qualche parola sul progetto ed sul corso sui media?

Se non mi sbaglio, il progetto è durato quattro anni, e nel quadro di questo progetto le differenti organizzazioni  che si occupano di formazione e di impiego dei Rom hanno organizzato differenti corsi, sia di formazione che di riconversione professionale. Ho seguito il corso organizzato dall'Associazione civica Romea, [...] che aveva l'obiettivo di formare qualche giovane Rom che volesse lavorare nei mezzi d'informazione. Il corso mi ha dato tanto. Ma già alla scuola primaria, ho cominciato ad interessarmi al lavoro nei media. [Lì] ho fondato un giornale ed a quattordici anni ho lavorato come redattore esterno per la Radio Rom su Internet, Rota. Questo corso ha arricchito la mia conoscenza a livello dei media, e nel quadro dei differenti seminari che facevano parte del corso, ho avuto occasione di incontrare gente interessante, come la sociologa Jirina Siklová o la giornalista Jarmila Balázová e molte altre persone che ci hanno messo in testa tutte le cose utili al mestiere di giornalista. Ci hanno insegnato ciò che ci sarà utile nella pratica come giornalisti.

Ora cosa sta facendo? Lavora nei mezzi di informazione?

Attualmente coopero sempre con la rivista Romano vod'i, un mensile culturale, politico e sociale, pubblicato dall'associazione Romea. Esiste da sette anni e dal 2005 ho la mia rubrica "Visto dai nostri occhi" (Amare jakenza) che tramite inchieste e piccole interviste con differenti esperti riflette l'opinione dei giovani. Scrivo soggetti sui giovani rom e no, poiché da noi le attività, gli svaghi, le pene e gioie sono identici tanto per la gioventù rom e non rom.

Tomáš Bystrý, photo: Archives de Tomáš Bystrý

Lei ha anche presentato dei modelli per la marca SKIN FASHION. Di che consiste e che si tratta?

Č la conclusione di un progetto di quattro anni, "Sostegno dei Rom a Praga". Si trattava di una campagna pubblicitaria in cui sono scelti i migliori laureati dei corsi di formazione e di riconversione professionale. Sono stato uno di loro, essendo uno dei primi nel corso sui media. L'obiettivo era, tramite manifesti di un'agenzia fittizia di modelli che creava modelli di abiti, di attirare l'attenzione del vasto pubblico su questo tipo di attività e mostrare che esistevano anche giovani Rom che non sono solo dei parassiti che abusano delle prestazioni sociali, ma che provano a trovare il loro posto in vari settori del mercato di lavoro e che si interessano alla formazione continua.

I genitori di Tomáš sono ovviamente Rom, la sua madre è centralinista in una clinica privata, suo padre è autista di taxi e lavora anche in una casa di pensione. Tomáš è passato un'infanzia eccezionale, molto felice come dice lui stesso. La sua famiglia è rispettosa delle tradizioni Rom, ma occorre precisare che le tradizioni Rom differiscono da una famiglia all'altra.

Tomáš Bystrý, photo: Archives de Tomáš Bystrý

Lei stesso ha mai risentito di un'avversione in ragione delle sue origini o le è mai capitato di essere aggredito o insultato?

Tutti quanti sono diversi dagli altri, che siano obesi, che abbiano i capelli viola, o una decina di piercing sul viso, diventano il centro d'interesse nella via o nel tram. Dunque noi anche, Rom riconoscibili, come è il mio caso. In molti credono che io sia pakistano. Quotidianamente ci si confronta con manifestazioni, in questo caso, non direi di razzismo ma di xenofobia. Quando sono sul tram o sull'autobus e vedo le vecchiette che stringono la loro borsa al petto per paura che punti al loro portafoglio, lo trovo sgradevole. D'altra parte a volte mi dico che è forse un pregiudizio, ma in questo caso osservo bene che le signore diventano più attente quando monto nel tram. Non sono stato vittima d'aggressione, eccetto una volta in una discoteca, tre piccoli giovani più o meno della mia età hanno cominciato ad appellarmi tipo: "Tu, italiano (denominazione per i Rom) tornatene nel tuo paese."

La capo redattrice della sezione rom della radio ceca, Anna Poláková, è stata obbligata ad emigrare in Canada (vedi QUI ndr) perché la sua famiglia era aggredita e non si sentiva più sicura nella Repubblica Ceca. Ha l'impressione che il razzismo aumenti nella Repubblica Ceca?

Anna Poláková

Credo effettivamente chel'estremismo sia cresciuto in questi ultimi mesi. Ciò è forse dovuto al fatto che i partiti estremisti approfittano dell'instabilità governativa e forse della crisi economica. Nondimeno in una società democratica, nel XXI secolo, quando tutti abbiamo appreso a scuola ciò che era Shoah, la gente nella Repubblica Ceca e in tutto il mondo non dovrebbe manifestare un tale estremismo. Gli estremisti sono molto professionali, hanno giuristi eccellenti e non sono più soltanto giovani di diciotto anni in giacche di cuoio, ma c'è una vera ideologia e fra i neonazisti c'è gente istruita e questo è molto pericoloso. Credo che attualmente si sia realmente testimoni di vari eventi di questo tipo, che sia l'incendio a Vítkov (vedi QUI ndr) e altre manifestazioni degli estremisti. Siamo testimoni del fatto che l'estremismo aumenta ed esiste realmente.