Ciao a tutti.
qui sotto trovate il link di radio radicale con la registrazione dell'intera
conferenza stampa sulla Presentazione della proposta di legge presentata dal
PRC-SE per estendere le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche
anche a rom e sinti.
ciao
Eva
Presentazione della proposta di legge
Eva Rizzin
osservAzione (ONLUS)
centro di ricerca azione contro la discriminazione di rom e
sinti
web:
http://www.osservazione.org
tel: +39 393 78 78 880
Si è svolta oggi (12 ottobre ndr) a Roma la conferenza stampa di
presentazione della proposta di legge depositata dall’Onorevele Mercedes Frias
come prima firmataria, sull'inserimento dei rom e sinti nella legge sulle
minoranze linguistiche nazionali. (Legge 482 del 1999: Norme in materia di
tutela delle minoranze linguistiche.)
Oltre all’Onorevole Frias sono intervenuti anche l’onorevole Leoluca Orlando e
l’On. Marco Boato , tra i firmatari della proposta, e in rappresentanza dei
cittadini e le cittadine Rom e Sinti , la dott.ssa Eva Rizzin e il Dott.
Nazzareno Guarneri del Coordinamento Rom e Sinti Insieme
Alla presentazione c’erano persone e associazioni che lavorano sui/con diritti
di Rom e Sinti.
Mercedes Frias ha spiegato che questa proposta vuole essere un primo passo per
restituire dignità a chi vive da tantissimi anni in Italia senza quel
riconoscimento che invece viene dato alle altre minoranze etnico-linguistiche
presenti in Italia.
Con l’inserimento delle minoranze Rom e Sinti nell’articolo 1 della legge del
1999, anche queste minoranze avranno pari diritti e dignità., la loro lingua
verrà tutelata, e si potrà effettuare un effettivo monitoraggio di come i Rom e
Sinti vengono presentati nei mezzi di comunicazione di massa.
Grazie a questa legge ci si adeguerà finalmente alla normativa europea che
prevede questo riconoscimento e si potrà prevenire e contrastare in maniera più
efficace la discriminazione e il razzismo
L’Onorevole Frias ha ricordato come questo strumento di legge sia essenziale in
questo momento politico nel quale si confonde volutamente la povertà con
l’illegalità, in cui si assiste a una deriva securitaria che risponde non ad un
reale aumento della criminalità bensì a pura propaganda elettorale dato che
punire i poveri sembra creare consenso.
L’antropologa Eva Rizzin, Sinta italiana, ha sottolineato l’importanza di questa
proposta di legge che tra l’altro , per la prima volta ha dato la possibilità ai
diretti interessati di dire la propria.
Riconoscere il diritto alla tutela della lingua romanés , una lingua di origine
sanscrita che si è mantenuta viva attraverso i secoli solo oralmente equivale a
riconoscere il diritto all’esistenza individuale e collettiva di questa
minoranza. La perdita della lingua romanés vorrebbe dire la perdita di un
patrimonio irrecuperabile, del veicolo di una cultura millenaria. Una cultura
che la società maggioritaria conosce a stento, dato che se ne sente parlare solo
in modo negativo. E la conoscenza è il primo mezzo per cominciare a combattere
la discriminazione.
Il Dott. Nazareno Guarnieri, rom abruzzese , ha fatto notare che fino ad ora le
istituzioni si sono rapportate con le associazioni “pro-rom”, ma non con i Rom
stessi in prima persona. Ma senza la partecipazione attiva dei soggetti
interessati non ci può essere integrazione effettiva. Ha anche segnalato che in
Abruzzo, dove i rom sono una componente della popolazione fin dal 1390, la
discriminazione verso questi cittadini italiani li spinge addirittura a chiedere
di cambiare il cognome per poter ottenere lavoro.
Senza lo strumento essenziale del riconoscimento dello status di minoranza quale
percorso di integrazione potrà mai essere possibile?
Leoluca Orlando ha dichiarato che questa legge è essenziale anche perché
stabilisce il principio della legalità come rispetto dei diritti umani , tra i
quali il primo è il diritto alla propria identità.
Marco Boato ha riferito anche che nel 1999 non si inserirono le minoranze Rom e
Sinte nella legge 482”Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche”
perché ci fu un ostruzionismo serrato da parte della Lega Nord contro la legge,
un vero e proprio ricatto per non far includere anche i Rom e Sinti che portò
quindi alla loro esclusione pur di farla approvare.
Questa legge presentata in data odierna è un vero e proprio atto di giustizia
civile, di civiltà giuridica, ma per far sì che venga approvata è
imprescindibile un impegno sul territorio. Bisogna moltiplicare le iniziative
per discutere a livello locale e creare anche l’occasione di far conoscere alla
maggioranza la storia e la cultura della minoranza Rom e Sinta.
Come ha concluso anche Gennaro Migliore , una legge non basta, in questo momento
storico e politico in cui lo stigma e il pregiudizio è diffuso, è indispensabile
lavorare per cambiare il livello di coscienza della maggioranza degli italiani
di Flora