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Presentazione della proposta di legge per estendere le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche anche a rom e sinti
Di Fabrizio (del 12/10/2007 @ 22:59:08, in Regole, visitato 2630 volte)

Ciao a tutti.
qui sotto trovate il link di radio radicale con la registrazione dell'intera conferenza stampa sulla Presentazione della proposta di legge presentata dal PRC-SE per estendere le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche anche a rom e sinti.
ciao
Eva

Presentazione della proposta di legge

Eva Rizzin
osservAzione (ONLUS)
centro di ricerca azione contro la discriminazione di rom e
sinti
web: http://www.osservazione.org
tel: +39 393 78 78 880


Si è svolta oggi (12 ottobre ndr) a Roma la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge depositata dall’Onorevele Mercedes Frias come prima firmataria, sull'inserimento dei rom e sinti nella legge sulle minoranze linguistiche nazionali. (Legge 482 del 1999: Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche.)

Oltre all’Onorevole Frias sono intervenuti anche l’onorevole Leoluca Orlando e l’On. Marco Boato , tra i firmatari della proposta, e in rappresentanza dei cittadini e le cittadine Rom e Sinti , la dott.ssa Eva Rizzin e il Dott. Nazzareno Guarneri del Coordinamento Rom e Sinti Insieme
Alla presentazione c’erano persone e associazioni che lavorano sui/con diritti di Rom e Sinti.

Mercedes Frias ha spiegato che questa proposta vuole essere un primo passo per restituire dignità a chi vive da tantissimi anni in Italia senza quel riconoscimento che invece viene dato alle altre minoranze etnico-linguistiche presenti in Italia.

Con l’inserimento delle minoranze Rom e Sinti nell’articolo 1 della legge del 1999, anche queste minoranze avranno pari diritti e dignità., la loro lingua verrà tutelata, e si potrà effettuare un effettivo monitoraggio di come i Rom e Sinti vengono presentati nei mezzi di comunicazione di massa.

Grazie a questa legge ci si adeguerà finalmente alla normativa europea che prevede questo riconoscimento e si potrà prevenire e contrastare in maniera più efficace la discriminazione e il razzismo

L’Onorevole Frias ha ricordato come questo strumento di legge sia essenziale in questo momento politico nel quale si confonde volutamente la povertà con l’illegalità, in cui si assiste a una deriva securitaria che risponde non ad un reale aumento della criminalità bensì a pura propaganda elettorale dato che punire i poveri sembra creare consenso.

L’antropologa Eva Rizzin, Sinta italiana, ha sottolineato l’importanza di questa proposta di legge che tra l’altro , per la prima volta ha dato la possibilità ai diretti interessati di dire la propria.

Riconoscere il diritto alla tutela della lingua romanés , una lingua di origine sanscrita che si è mantenuta viva attraverso i secoli solo oralmente equivale a riconoscere il diritto all’esistenza individuale e collettiva di questa minoranza. La perdita della lingua romanés vorrebbe dire la perdita di un patrimonio irrecuperabile, del veicolo di una cultura millenaria. Una cultura che la società maggioritaria conosce a stento, dato che se ne sente parlare solo in modo negativo. E la conoscenza è il primo mezzo per cominciare a combattere la discriminazione.

Il Dott. Nazareno Guarnieri, rom abruzzese , ha fatto notare che fino ad ora le istituzioni si sono rapportate con le associazioni “pro-rom”, ma non con i Rom stessi in prima persona. Ma senza la partecipazione attiva dei soggetti interessati non ci può essere integrazione effettiva. Ha anche segnalato che in Abruzzo, dove i rom sono una componente della popolazione fin dal 1390, la discriminazione verso questi cittadini italiani li spinge addirittura a chiedere di cambiare il cognome per poter ottenere lavoro.

Senza lo strumento essenziale del riconoscimento dello status di minoranza quale percorso di integrazione potrà mai essere possibile?

Leoluca Orlando ha dichiarato che questa legge è essenziale anche perché stabilisce il principio della legalità come rispetto dei diritti umani , tra i quali il primo è il diritto alla propria identità.

Marco Boato ha riferito anche che nel 1999 non si inserirono le minoranze Rom e Sinte nella legge 482”Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche” perché ci fu un ostruzionismo serrato da parte della Lega Nord contro la legge, un vero e proprio ricatto per non far includere anche i Rom e Sinti che portò quindi alla loro esclusione pur di farla approvare.

Questa legge presentata in data odierna è un vero e proprio atto di giustizia civile, di civiltà giuridica, ma per far sì che venga approvata è imprescindibile un impegno sul territorio. Bisogna moltiplicare le iniziative per discutere a livello locale e creare anche l’occasione di far conoscere alla maggioranza la storia e la cultura della minoranza Rom e Sinta.

Come ha concluso anche Gennaro Migliore , una legge non basta, in questo momento storico e politico in cui lo stigma e il pregiudizio è diffuso, è indispensabile lavorare per cambiare il livello di coscienza della maggioranza degli italiani

di Flora