BUCAREST - Una ricerca sociologica condotta da ORICUM, col supporto del
British Council, presentata il 13 settembre, mostra la discriminazione verso
i Rom e i pregiudizi verso le minoranze. La ricerca riporta una giovane
generazione non molto democratica o sensibile alla diversità, alla
proattività o all'altruismo.
Gli abitanti di Cluj, nella Romania nord-occidentale, sono i più
virulenti verso la minoranza ungherese: "Potrei morire a sentirli parlare in
ungherese sull'autobus. Dovrebbero tutti parlare in rumeno, anche in
famiglia", "Hanno ottenuto troppi privilegi. Vogliono un'università
etnicamente ungherese, finanziata dal governo rumeno."
I più giovani di Iasi, Romania orientale, non sono meno tolleranti: "La
loro mira è la Transilvania. Mi indigno quando in giro per le regioni della
Romania, l'etnia ungherese rifiuta di parlare rumeno. Mi chiedo cosa
direbbero se dovessi offenderli in rumeno", i più giovani a Barlad, Romania
del sud est, rifiutano fermamente di avere dei vicini di etnia ungherese.
"Stanno creando una piccola Ungheria nel centro della Romania.
Semplicemente, stanno invadendoci. Circa il 95% delle persone qui attorno
sono Ungheresi. Dovrebbero aderite al volere della popolazione maggioritaria
e smettere di lamentarsi e di chiedere."
La maggior parte dei giovani che hanno preso parte alla ricerca, mostrano
la loro intolleranza: A Bucarest: "Spesso prendo la metropolitana e incontro
Rom appiccicosi. So che non dovrei discriminarli, ma loro non dovrebbero
puzzare"; un altro dice categorico: "Ho avuto esperienze spiacevoli con loro
e non li voglio nella mia città o paese o nel continente dove vivo.
Dovrebbero finire in fondo al mare".
Come soluzione per eliminare il fenomeno della discriminazione, il gruppo
ORICUM propone un processo di rimarcazione: "Tutte le minoranze affrontano
problemi connessi alla loro denominazione. Immaginate le prime 20 parole che
si presentano nella vostra mente sentendo la parola Rom... Le varie
organizzazioni devono coinvolgersi nel cambiare l'immagine della minoranza,
portandone avanti i valori positivi, di cui i singoli individui siano
orgogliosi," dice Razvan
Crisan, direttore esecutivo di ORICUM.
Se alcune delle figure prese a modello dai più giovani appaiono logici,
come Bill Gates,
Martin Luther King, Gandhi, la regina Elisabetta I, Emil Cioran, altri
modelli sono più confusi, come Angelina
Jolie, Irinel Columbeanu, DJ Tanenberg, Adolf Hitler, 50 Cent, o Rex Hunt.
Fonte:
Romanian_Roma