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Romania
Di Fabrizio (del 25/09/2006 @ 10:25:43, in Europa, visitato 2461 volte)

BUCAREST - Una ricerca sociologica condotta da ORICUM, col supporto del British Council, presentata il 13 settembre, mostra la discriminazione verso i Rom e i pregiudizi verso le minoranze. La ricerca riporta una giovane generazione non molto democratica o sensibile alla diversità, alla proattività o all'altruismo.

Gli abitanti di Cluj, nella Romania nord-occidentale,  sono i più virulenti verso la minoranza ungherese: "Potrei morire a sentirli parlare in ungherese sull'autobus. Dovrebbero tutti parlare in rumeno, anche in famiglia", "Hanno ottenuto troppi privilegi. Vogliono un'università etnicamente ungherese, finanziata dal governo rumeno."

I più giovani di Iasi, Romania orientale, non sono meno tolleranti: "La loro mira è la Transilvania. Mi indigno quando in giro per le regioni della Romania, l'etnia ungherese rifiuta di parlare rumeno. Mi chiedo cosa direbbero se dovessi offenderli in rumeno", i più giovani a Barlad, Romania del sud est, rifiutano fermamente di avere dei vicini di etnia ungherese. "Stanno creando una piccola Ungheria nel centro della Romania. Semplicemente, stanno invadendoci. Circa il 95% delle persone qui attorno sono Ungheresi. Dovrebbero aderite al volere della popolazione maggioritaria e smettere di lamentarsi e di chiedere."

La maggior parte dei giovani che hanno preso parte alla ricerca, mostrano la loro intolleranza: A Bucarest: "Spesso prendo la metropolitana e incontro Rom appiccicosi. So che non dovrei discriminarli, ma loro non dovrebbero puzzare"; un altro dice categorico: "Ho avuto esperienze spiacevoli con loro e non li voglio nella mia città o paese o nel continente dove vivo. Dovrebbero finire in fondo al mare".

Come soluzione per eliminare il fenomeno della discriminazione, il gruppo ORICUM propone un processo di rimarcazione: "Tutte le minoranze affrontano problemi connessi alla loro denominazione. Immaginate le prime 20 parole che si presentano nella vostra mente sentendo la parola Rom... Le varie organizzazioni devono coinvolgersi nel cambiare l'immagine della minoranza, portandone avanti i valori positivi, di cui i singoli individui siano orgogliosi," dice Razvan Crisan, direttore esecutivo di ORICUM.

Se alcune delle figure prese a modello dai più giovani appaiono logici, come Bill Gates, Martin Luther King, Gandhi, la regina Elisabetta I, Emil Cioran, altri modelli sono più confusi, come Angelina Jolie, Irinel Columbeanu, DJ Tanenberg, Adolf Hitler, 50 Cent, o Rex Hunt.

Fonte: Romanian_Roma