Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
di Valeriu Nicolae
"Io ci piscio su questi figli di p...a, zingari vagabondi e hooligans" - il sindaco di Craiova, una delle dieci maggiori città della Romania
Il 4 maggio è apparsa sul giornale rumeno Gardianul un'intervista col sindaco Solomon.
I Rom sono l'8% della popolazione. Il sindaco esprime il suo punto di vista chiamandoli: "merde" "idioti" "imbroglioni" "puzzolenti" "hooligans" - il tutto in un discorso di meno di 300 parole.
Scioccato dall'idea che qualcuno vorrebbe mai avere a che fare con uno zingaro sporco, brutto e puzzolente come consigliere, il sindaco dice di avere dichiarato loro guerra e non voler concedere alcun diritti supplementare.
Questo è ciò che succede nella città dove sono cresciuto e da dove arrivano queste foto. Io credo fermamente all'idea europea di unione, ma finchè non si combatteranno questi incredibili atteggiamenti delle autorità in Romania e altrove, non esiste alcuna possibilità di unione comune.
L'antiziganismo è connaturato alla classe dirigente rumena, ai mass media e all'opinione pubblica (confrontare QUI e QUI), ma ancora non abbiamo nessuna presa di posizione ufficiale nel governo, che tende a negare il problema ed è riluttante nell'affrontarlo. Lontano dal riconoscere le responsabilità della Romania per la morte di 20.000 Rom durante la deportazione e per il periodo del collaborazionismo coi nazisti, come pure per i 500 anni di schiavitù di cui la Chiesa Ortodossa Rumena è la principale responsabile, i Rom sono semplicemente dei "corpi estranei" e la chiesa continua ad essere un'istituzione onorata e complice degli estremisti nazionalisti.
Sono profondamente preoccupato per la radicalità di quanto vi scrivo, e sto cominciando a chiedermi se per caso non stia diventando io stesso la caricatura di un nazionalista spaventato dai propri pregiudizi, ma vi assicuro che questo stato di cose non può essere descritto che in maniera allucinata e spaventata.
I miei migliori saluti
Valeriu Nicolae Deputy Director European Roma Information Office Av.Eduard Lacomble 17, Brussels BELGIUM Telephone: + 32 27333462 Fax +32 27333875 Mobile: +32 476538194
Gruppo Romanian_Roma
Di Fabrizio (del 19/05/2005 @ 00:45:12, in Europa, visitato 1880 volte)
di Kristina Magdolenova Roma Press Agency Roma Press Agency in Slovacchia e l'associazione civica Dzeno, con sede a Praga, hanno pubblicato congiuntamente una lettera aperta ai vertici della IOM (International Organization for Migration NDR.) con la richiesta di rendere pubblico l'ammontare della copertura finanziaria stabilita a compensazione degli eredi delle vittime Rom dell'Olocausto e per altri programmi umanitari. Queste informazioni, almeno in Slovacchia, non sono mai state rese pubbliche e sono praticamente inaccessibili. In questa maniera l'impiego di questi fondi non è verificabili dai diretti interessati e dagli organi di informazioni ed è suscettibile di ogni discrezionalità e arbitrio. L'articolo completo
Di Fabrizio (del 18/05/2005 @ 04:43:05, in Europa, visitato 1691 volte)
Da: Simó Endre Domenica prossima si terrà una manifestazione di solidarietà e contro il razzismo a Budapest... Alla manifestazione [...] hanno partecipato circa 500/600 persone, tra cui il Segretario per gli Affari Etnici e il capogruppo parlamentare del Partito Socialista Ungherese. Invece erano assenti tanto i rappresentanti del governo che quelli dell'opposizione, che sinora non hanno ancora espresso solidarietà alla famiglia del ragazzo ferito. Il ragazzo è tuttora in gravi condizioni, ma è fuori pericolo. Accanto a lui era seduto un amico di 13 anni, che è riuscito a comprimere con le mani la ferita della spada, salvandolo dal dissanguamento. Nessun altro dei passeggeri ha reagito, neanche l'autista dell'autobus. Alla manifestazione gli oratori hanno definito quest'atto come "fascista", che discende dal clima di odio che caratterizza il dibattito socio-politico in Ungheria, e dall'indifferenza delle autorità verso la violenza dei gruppi di destra estrema, che godono anche dell'omertà e della passività della popolazione, come dimostra l'atteggiamento dei passeggeri dell'autobus. Gli autori del ferimento sono ancora latitanti, nonostante le accurate testimonianze fornite alla polizia. La manifestazione ha ricevuto notevole eco sulla stampa. Potete contattare il Coordinamento del Gruppo di Lavoro del Social Forum Ungherese al mio indirizzo email [in inglese NDR] per informazioni, aggiornamenti e prese di posizione, a livello locale o internazionale.Gruppo Hungarian_Roma
Di Fabrizio (del 17/05/2005 @ 20:24:35, in Italia, visitato 3718 volte)
da Marta Rabbiosi
I medici che volontariamente svolgono servizio di ambulatorio in un container presso i campi nomadi di via Triboniano, costituitisi nell'associazione Fuoriluogo, organizzano una serata di raccolta fondi sabato 21 maggio alle 22 presso Colore-via Moncucco 29 Milano (zona Famagosta)
Associazione Colore
Di Fabrizio (del 17/05/2005 @ 02:38:02, in Europa, visitato 4020 volte)
su Osservatorio sui Balcani di Risto Karajkov
"Nei prossimi 10 anni i rom riusciranno a migliorare le loro condizioni di vita? Il governo è ottimista e si dice certo che la Macedonia sarà modello per altri Paesi dell'Europa centro-orientale. Altri lo sono meno"
Il 73% dei ragazzini rom che si iscrivono alla scuola primaria non la portano a termine. Questo è quanto emerge dalle statistiche. Nel 1993 erano solo 3 i rom iscritti in Macedonia all'università. Ora, anche grazie all'istituzione di una quota a favore di questa comunità nelle università per favorire la loro educazione di alto livello e grazie all'istituzione di numerose università private, gli studenti universitari rom sono saliti a 150. Ciononostante molti di loro non si laureeranno mai.
Queste nude cifre non danno però una buona descrizione della realtà. Le statistiche sono spesso cieche, e quella in merito agli studenti universitari rom lo sono in particolar modo. Spesso infatti studenti si dichiarano appartenenti alla comunità rom per godere dei vantaggi garantiti a quest'ultima.
"Ci sentiamo discriminati dall'abuso che si fa del sistema delle quote e delle false dichiarazioni di studenti che si dichiarano rom pur non essendolo" afferma Redzep Ali Cupi, studente rom. Redzep suggerisce che al momento di iscrizione all'università l'appartenenza alla comunità rom dev'essere documentata in base ai dati in possesso delle scuole superiori piuttosto che basarsi su un'auto dichiarazione.
"Ho fatto 4 anni di scuola e poi non avevo la possibilità di procurarmi i libri di testo" racconta invece Rafiz, bambino che vive nelle strade nel centro di Skopje. Suo fratello Sali, che lavora con lui, la scuola non l'ha mai neppure iniziata. Il loro lavoro quotidiano è mendicare. In due guadagnano 5 euro al giorno.
"Il problema maggiore è che spesso i ragazzini rom vengono iscritti a scuola con molto ritardo ed alcuni genitori non li iscrivono affatto. A questo si aggiunge un tasso altissimo di abbandono", afferma Dragan Nedeljkovic, membro di un'istituzione statale che si occupa dell'istruzione delle minoranze.
"Può capitare che vi siano 3 o 4 bambini in ciascuna famiglia in età scolare. I libri ed il materiale scolastico sono molto costosi. E' impossibile per i genitori sostenere queste spese", ricorda Saip Iseni, preside di una scuola elementare situata a Suto Orizari, municipalità del distretto di Skopje, dove risiede la più ampia comunità rom della Macedonia.
Vi sono numerosi progetti e organizzazioni che lavorano sul tema dell'educazione dei bambini rom. Ciononostante rompere il circolo vizioso è arduo. Ciascuno studente universitario rom ha a disposizione 60 dollari al mese ed un tutor. Sono risorse messe a disposizione da USAID, struttura paragovernativa di aiuti allo sviluppo USA, per combattere l'abbandono universitario.
Vi sono 54.000 rom in Macedonia, anche se anche questo dato può essere discutibile anche perché la dichiarazione etnica che ne è alla base è quantomeno ambigua. Di questi 17.000 sono senza lavoro e 14.000 non riescono a soddisfare le proprie necessità primarie. Un altro dato statistico dice che l'85% dei rom usufruisce di sussidi sociali.
La famiglia di Raim Haim è costituita da dieci persone, che vivono in una stanza di dieci metri quadrati nel sobborgo rom più povero di Skopje, Topana. Raim li mantiene tutti suonando per strada l'armonica. Nessun altro percepisce un reddito. Raim può guadagnare sino a 5 euro nei giorni migliori. Nessuno di loro gode dell'assistenza sociale.
"Non sappiamo dove chiedere per ottenere l'assistenza sociale. Servono molti documenti. Non li abbiamo e non sappiamo dove richiederli. E' una vera miseria non avere alcuna educazione", dice Raim.
Le occupazioni più comuni tra i rom sono il piccolo commercio, il riciclaggio di rifiuti, mendicare. Le donne lavorano tradizionalmente nelle pulizie domestiche.
Recentemente il governo, nell'occasione della giornata internazionale per i rom, l'8 aprile scorso, ha reso nota una Strategia nazionale per i rom. Quest'ultima è stata sviluppata in seguito agli impegni presi dalla Macedonia, assieme ad altri 9 Paesi dell'Europa centro-orientale, nel programma "Decennio per l'inclusione dei Rom" promosso dalla Banca Mondiale , dalla Fondazione Soros e dai governi di Ungheria e Bulgaria. La strategia macedone ha quattro priorità: il problema della casa, l'istruzione, l'occupazione e la salute.
"I rom della Macedonia si trovano ad affrontare numerosi problemi, tutti connessi alla povertà, alla mancanza di istruzione e ad una vita passata in condizioni pessime" ha affermato il primo ministro Vlado Buckovski al lancio della strategia nazionale. "Dovremmo collaborare tutti assieme per favorire la loro integrazione nella società".
Inoltre, secondo Bickovski, "la Macedonia sarà senza dubbio da esempio nella regione per i suoi successi nell'integrazione dei rom".
Buckovskli ha poi ribadito gli sviluppi positivi che a suo avviso si sono verificati in questi anni, sviluppi che non si stanca mai di ripetere: sono riconosciuti come popolo costituente nella costituzione, in Macedonia vi è l'unico sindaco rom d'Europa, vi è un parlamentare rom ed un vice-primo ministro rom. Vi sono inoltre molti canali televisivi privati gestiti da rom e molte ONG rom che collaborano regolarmente con il governo.
Ciononostante, secondo Ramandan Pilji, appartenente ad una delle principali ONG rom, "Mesecina", "il governo sino ad ora non ha fatto molto per i rom". "Non siamo certamente soddisfatti" aggiunge "ma siamo ottimisti e vogliamo essere fiduciosi. Dovremo lavorare molto duramente nei prossimi dieci anni".
Vi sono molte critiche rivolte alle stesse ONG rom accusate spesso di non essere responsabili nei confronti della propria comunità, di essere corrotte e gestite da una manciata di individui che favoriscono i propri interessi privati piuttosto che i bisogni di una popolazione che affermano di aiutare, sfruttando l'interesse che la comunità internazionale ha dimostrato, seppur con colpevole ritardo, nei confronti di questa minoranza.
Recentemente la rappresentante della Banca Mondiale in Macedonia, Sandra Blumencamp, ha designato il Paese come leader regionale nell'inclusione dei rom. Anche da un recente rapporto di parlamentari europei sulla situazione dei rom nel Paese sono emerse note positive.
Ma molto scorre sotto la superficie. Spesso viene posta una domanda retorica: i rom vengono discriminati perché poveri o sono state le discriminazioni a causare la loro indigenza?
I macedoni risponderanno che i rom non vengono discriminate nella società macedone. Come potrebbero esserlo se godono di tutti i diritti? Ciononostante non vedi frequentare i rom gli stessi bar dei macedoni.
Ma l'eguaglianza è una questione di teoria o legata ai fatti? I rom devono percorrere ancora una strada molto lunga per avvicinarsi a quest'ultima. Su questo tutti concordano.
Di Fabrizio (del 15/05/2005 @ 21:45:48, in media, visitato 1743 volte)
Il gruppo 'Stranieri in Italia', con l'omonimo sito, lancia il primo notiziario radiofonico di informazione dedicato agli immigrati. Il notiziario, di 15 minuti a cadenza settimanale, è in onda da fine aprile su 10 radio: Radio Base, Radio Meneghina, Radio Lodi, Radio Torino Popolare, Radio Flash, Radio Tau, Radio Città Futura, Contatto Radio, Punto Radio, Novaradio. I contenuti riprendono la formula del sito www.stranieriinitalia.it: notizie sull'immigrazione e sulle norme che la regolano, sulle procedure burocratiche, sui grandi eventi che coinvolgono le comunità.
Di Fabrizio (del 14/05/2005 @ 23:14:43, in blog, visitato 1825 volte)
Di Fabrizio (del 14/05/2005 @ 01:27:22, in Europa, visitato 1874 volte)
Da: Simó Endre Domenica prossima si terrà una manifestazione di solidarietà e contro il razzismo a Budapest, dopo che un giovane Rom di 15 anni è stato ferito su un autobus da sei aggressori armati di spada da samurai. Il ragazzo è ora ricoverato in ospedale, in gravissime condizioni. Gli aggressori, nonostante la accurate descrizioni fornite, non sono ancora stati catturati. Il gruppo era vestito con abiti paramilitari. Nessuno dei passeggeri è intervenuto in difesa del ragazzo, che è stato letteralmente trapassato dalla lama della spada. La manifestazione è stata indetta dall'Associazione Ungherese Antifascista e per la Resistenza e dalle associazioni Rom, che hanno richiesto la presenza anche delle altre organizzazioni che compongono il Social Forum Ungherese.
Di Fabrizio (del 13/05/2005 @ 12:25:58, in Italia, visitato 3930 volte)
da Tommaso Vitale
12 maggio 2005 - Un agente in borghese accusa la ragazza di resistenza e oltraggio
Dopo i gravi fatti accaduti venerdì 29 maggio nei pressi della stazione di Padova, denunciati attraverso i microfoni di Radio Sherwood da una giovane studentessa che aveva assistito alla scena, oggi si è svolta la prima udienza del procedimento giudiziario che vede imputata Elena, la donna rom vittima di abuso da parte di alcuni agenti delle forze dell'ordine. Infatti, uno di loro, la accusa di averlo aggredito.
In aula Elena, difesa dall’avvocato Aurora D’Agostino, ha coraggiosamente affermato la sua versione dei fatti, raccontando di essere stata violentemente strattonata e bloccata fisicamente dagli agenti, di essersi ritrovata improvvisamente nuda senza la camicia e di avere perso le forze, accasciandosi per terra. I testimoni presenti (tre su otto) hanno confermato questa versione dei fatti. L’agente, invece, si è più volte contraddetto: ha dichiarato di essere stato colpito dalla ragazza a terra, mentre Elena era in piedi; prima ha detto che era la ragazza a terra ad essersi spogliata, poi ha dichiarato che entrambe si erano tolte i vestiti. Alla fine ha dichiarato che la confusione era tale che non era in grado di ricostruire esattamente la sequenza dei fatti.
Durante la mattinata le associazioni Razzismo Stop e Opera Nomadi di Padova assieme alle realtà che hanno seguito fin dall’inizio questa vicenda, erano presenti fuori dal Tribunale con dei cartelli per denunciare pubblicamente quanto è avvenuto. Soprattutto a fronte del fatto che i media locali hanno ignorato l’accaduto, nonostante siano stati più volte contattati, limitandosi a riportare la versione fornita dagli agenti. Presenti anche numerosi immigrati dell’associazione Razzismo Stop, che hanno voluto portare personalmente la propria solidarietà alla giovane donna Rom.
L’udienza è stata rinviata al 25 maggio, poiché sia il PM che il Giudice hanno ritenuto opportuno sentire la testimonianza degli altri agenti presenti durante l'operazione di polizia e il fermo successivo di Elena.
Collegandosi alla pagina, è possibile scaricare in mp3: * L’intervista con l’avv. Aurora D’Agostino * Il commento di Luca Bertolino * Il commento di Francesca Zanotto
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