Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 30/01/2007 @ 10:22:10, in scuola, visitato 2674 volte)
Ricevo da Edda Milagros
Ciao a tutti Vi giro il progetto Università Migrante che abbiamo presentato come associazione Todo Cambia in collaborazione con la Revista El Carrete e le associazioni Cultural de Chile, Movimento Cittadini dal Mondo, Al Qafila Onlus, Dimensioni Diverse, Naga, Centro regionale di intervento per la Cooperazione (CRIC), NuestrAmerica - per il Socialismo del XXI Secolo. Il corso è aperto a tutti e inizia il 03 aprile. Università Migrante è un viaggio che parte dalla scoperta delle basi del pensiero antirazzista e dei movimenti di liberazione dal colonialismo per muoversi verso una presa di coscienza dell’eredità colonialista dei “nativi europei” e dell’eredità da colonizzato dei “non europei”. Studieremo insieme la storia, in modo informale e divertente, per ripensarla nell’attualità. Parleremo di: - le teorie razziste e il colonialismo, nel mondo e in Italia; - le teorie, le pratiche antirazziste e i movimenti di decolonizzazione; - i modelli di convivenza delle società di accoglienza e i motivi del loro fallimento; - le pratiche e le teorie dell’associazionismo migrante; - l’idea della “cittadinanza globale”. Per ricevere la scheda con maggiore informazione
Di Sucar Drom (del 29/01/2007 @ 13:26:41, in blog, visitato 2383 volte)
Verona, Convegno internazionale all'Università
L’Università degli Studi di Verona, il Dipartimento di Romanistica e il
Dipartimento di Psicologia e Antropologia culturale presentano il Convegno
internazionale “ALLE RADICI DELL’EUROPA. MORI, GIUDEI E ZINGARI NEI PAESI DEL
MEDITERRANEO OCCIDENTALE (SECOLI XV-XVII)”.
Le giornate di studio si svolgeranno a Verona, 15-16 febbraio 2007 presso il
Polo Zanotto, Viale dell’Università Aula 1.1...
Porrajmos, il Giorno della Memoria 2007
Quanti oggi conoscono la parola Porrajmos? Pochissimi. Questo è l’indizio più
significativo di come la memoria dei popoli che ci ostiniamo a chiamare
"zingari" e "nomadi" fatichi a trovare ascolto e cittadinanza in Italia.
Porrajmos è la parola che nelle lingue sinte e rom definisce il “divoramento”
subito in Europa tra il 1934 e il 1945.
I Rom e i Sinti, fin dall’arrivo in Europa nel 1400,...
Porrajmos, uno sterminio dimenticato
Nel 62° anniversario dell'apertura dei cancelli del campo di sterminio di
Auschwitz si celebra la giornata della memoria. Un giorno per ricordare e non
ripetere gli orrori del passato, eppure anche in questa giornata ci sono le
vittime dimenticate dell'olocausto e ancora oggi periodicamente ci troviamo a
parlare di pulizia etnica, leggi raziali, apartheid, persecuzioni di minoranze o
degli opposit ...
Bolzano, sintengre
laidi
Si è tenuta a Bolzano, dal 22 al 26 gennaio, presso il Foyer del Comune di
Bolzano la mostra fotografica e documentaria dal titolo “Porrajmos, altre tracce
sul sentiero per Auschwitz”, realizzata dall’associazione Nevo Drom e
dall’Istituto di Cultura Sinta.
Il 26 gennaio si è tenuto l'incontro "sintengre laidi", presso la sala di
rappresentanza del Comune di Bolzano. Negli interve...
Di Fabrizio (del 29/01/2007 @ 09:57:00, in Europa, visitato 2489 volte)
Lettera aperta da European Roma Information Office (ERIO) I partiti dell'estrema destra costruiscono un blocco contro l'Europa democratica
vedi anche:
Il 15 gennaio 2007 i partiti orientati all'estrema destra hanno ufficialmente lanciato la loro piattaforma nel Parlamento Europeo. I membri del Parlamento dei seguenti partiti: Attack (Bulgaria), România Mare (Romania) Front National (Francia), Alternativa Sociale e Movimento Sociale Fiamma Tricolore (Italia), Vlaams Belang (Belgio) e due parlamentari indipendenti hanno annunciato la fondazione della piattaforma Identità, Tradizione e Sovranità (ITS). Secondo i suoi stessi rappresentanti, questa piattaforma intende difendere "i valori Cristiani", "mantenere l'identità Europea" e le "identità nazionali" dei loro paesi. Il fatto è che l'agenda di questi partiti e i loro principi politici sono molto distanti dal promuovere un'Europa tollerante e democratica.
European Roma Information Office (ERIO) esprime la propria preoccupazione per tale piattaforma di intolleranza nel Parlamento Europeo. I partiti coinvolti in Identità, Tradizione e Sovranità (ITS) promuovono valori ultra-nazionalisti e contro la diversità culturale.Anti-ziganismo, antisemitismo, discorsi contro i migranti e le minoranze appartengono ai programmi dei partiti di estrema destra che costtuiscono questa piattaforma. Questi partiti usano le istituzioni democratiche per promuovere valori e obiettivi anti-democratici. Negano i più importanti pilastri dei sistemi democratici e i diritti delle minoranze.
I membri di ITS hanno assunto importanza a causa delle loro dichiarazioni razziste contro i Rom. Dimitar Stoyanov, osservatore del Parlamento Europeo del partito bulgaro Attack, ha disseminato insulti contro la comunità Rom tramite il network di email del Parlamento Europeo. Corneliu Vadim Tudor, leader di România Mare, è noto per i suoi discorsi di odio contro i Rom in Romania. Movimento Sociale Fiamma Tricolore ha supportato lo sgombero dei Rom a Trento. Bruno Gollnisch, del Front National, è accusato di aver messo in dubbio l'esistenza delle camere a gas nei campi di concentramento nazisti, dove furono uccisi migliaia di Rom. Questa lista di dichiarazioni razziste e di odio non è esaustiva.
ERIO chiede ai partiti democratici del Parlamento Europeo di non cooperare con questa nuova piattaforma di estrema destra o con nessuno dei suoi membri e di riaffermare il loro impegno per una società libera dalla discriminazione e dal razzismo. ERIO ritiene che i partiti democratici debbano assumere un ruolo guida nella lotta contro il razzismo e la xenofobia in tutte le sfere della società.
European Roma Information Office (ERIO) Address: Avenue Eduard Lacomble 17. 1040, Brussels. Belgium. Phone: 0032 2 733 34 62 Fax: 0032 2 733 38 75 Website: www.erionet. org
Di Fabrizio (del 28/01/2007 @ 09:27:35, in Regole, visitato 3111 volte)
Da
Roma_Benelux
L'estate scorsa un giovane Rom belga fu assalito nella città di Tienen da un
gruppo di skinheads.
Il tribunale ha stabilito la colpevolezza di due adulti tra gli
assalitori, comminando loro tre anni di prigione di cui 18 mesi effettivi.
La famiglia della vittima e l'intera comunità rom sono sbalorditi per una
sentenza così mite.
Il procuratore aveva richiesto una pena di cinque anni effettivi e ha già
fatto ricorso in appello. Vi terremo aggiornati.
DEVLESA
Wolf Staf Bruggen
Voorzitter-Chairman -Presidentos
Opré Roma ngo
opreromavzw@ yahoo.com
Tel : ++32 (0)484.962.264.
Belgische afgevaardigde voor het European Roma and Travellers Forum
Belgian delegate to the European Roma and Travellers Forum
Delegato Belgia Europako Romengo thaj Travelerengo Forumo
Di Fabrizio (del 27/01/2007 @ 16:11:30, in blog, visitato 2122 volte)
Sembra che ora i commenti funzionino nuovamente. Ho messo anche un filtro antispam (grazie dblog). Fatemi sapere, ciao.
Maurizio Pagani*, 26 gennaio 2007
In 500 mila trovarono la morte nelle camere a gas naziste, anche se è difficile ancora oggi stabilire con certezza la proporzione della persecuzione. In Italia, la legge che istituisce la Giornata della Memoria, non estende il riconoscimento alla loro tragedia
Durante la seconda guerra mondiale oltre 500.000 zingari trovarono la morte nei lager nazisti di tutta Europa. Si trattò di una persecuzione "razziale", assimilabile a quella ebraica, fondata su una presunta "asocialità biologica" degli zingari, la cui origine indoeuropea, cioè ariana, era stata irrimediabilmente compromessa dalle contaminazioni con i popoli "slavi" e dalla presenza del gene del wandertrieb, l'istinto al nomadismo. La persecuzione degli zingari fu però anche la conseguenza più o meno diretta dei pregiudizi che la società europea aveva maturato nei loro confronti, ricollegandosi a una storia secolare di incessanti discriminazioni.
Nella lingua zingara, il romanès, vi è una parola per indicare la propria shoà: porrajmos, che significa letteralmente distruzione, divoramento. La scarsità delle fonti storiche disponibili fino ad oggi in Italia ha segnato il limite più evidente per documentare le responsabilità del fascismo circa le deportazioni e le stragi che subirono le comunità rom e sinte. Già i Rom stranieri presenti sul territorio italiano, insieme a saltimbanchi e girovaghi, vennero a trovarsi nel mirino della polizia fascista dal 1926, respinti oltre frontiera benchè provvisti di regolare passaporto. Ma saranno gli articoli degli scienziati Renato Semizzi e Guido Landra, consulenti di Mussolini ed estensori delle Leggi Razziali, a segnare tra il 1938 e il 1940 una svolta significativa del regime. L'ampia discrezionalità nell'applicazione estensiva di alcune norme anti - ebraiche e il ricorso a disposizioni prefettizie in materia d'ordine pubblico, consentirono infatti l'invio al confino e l'internamento nei campi di prigionia dei rom sul territorio nazionale o la deportazione verso i lager nazisti, segnando una continuità di sostanza con quanto di più cruento ed efferato avveniva nei territori dell'Europa Orientale. Nel 1938 ebbero dunque inizio nelle regioni del Nord Est rastrellamenti e deportazioni in massa di famiglie rom verso il meridione e le isole. In seguito alle prime disposizioni d'internamento inviate dal Capo della Polizia di allora Arturo Bocchini ai Prefetti del Regno e al Questore di Roma con Circolare dell'11 settembre 1940, zingari stranieri e italiani furono arrestati e trasferiti nei campi provinciali allestiti dal Ministero dell'Interno a Bolzano, Berra, Boiano, Agnone, Tossicìa, Ferramonti, Vinchiaturo e nelle isole, tra cui la Sardegna, la Sicilia e le Tremiti.
Tranne che in studi più recenti, "la memoria custodita nelle comunità Rom" è stata di fatto ignorata, tralasciando di raccogliere i racconti dei perseguitati e di incrociarli con i dati riscontrabili negli archivi statali, comunali, delle questure e dei giornali dell'epoca, rimuovendo e tacendo un vuoto storico carico di una forte responsabilità sociale. I piani di sterminio del popolo Rom vennero attuati non solo nei territori annessi dal dominio nazista ma anche dai governi collaborazionisti, in particolare in Romania e Jugoslavia, che furono, con la Polonia, tra i principali teatri di questa efferata persecuzione. Non solo i limiti della precisione statistica e lo stato di guerra generalizzato, ma la stessa struttura sociale dei gruppi rom e il loro prudente "mimetismo", che rendeva parziale il censimento anagrafico dei nuclei familiari, la forte dispersione territoriale, le sommarie registrazioni degli internati e la distruzione dei documenti rendono arduo il compito di dire quanti furono gli zingari sterminati. Si sa però che interi gruppi sparirono da zone di antico insediamento, come l'Olanda, insieme alla quasi totalità della generazione degli anziani, depositari del sapere e delle tradizioni. In Italia, la legge dello Stato che istituisce la Giornata della Memoria, non estende il riconoscimento alla tragedia subita dagli zingari.
Quella "Rom" è una delle grandi questioni morali che riemerge nell'Europa di oggi. Una diaspora di popolazioni lacerate dalle nuove povertà e dai processi di modernizzazione, dalla perdita di protezioni sociali nelle proprie comunità di antico insediamento che danno impulso a nuove immigrazioni. L'Italia accoglie una minima parte dei Rom che emigrano, con un ritardo culturale grave a cui si associano politiche pubbliche logore o discriminanti. La politica dei campi nomadi, ad esempio, è una mera invenzione amministrativa, "tutta" italiana, che condanna le comunità romanì all'emarginazione e alla ghettizzazione per il ripetersi di politiche di esclusione e assimilazione, collocandole sostanzialmente al di fuori della società, dei legami sociali stabiliti, dei rapporti familiari e di vicinato. In Italia, paese il cui tasso di "fastidio" verso i Rom non è certo minore alla media europea, i casi di violazione dei diritti privati ai danni dei Rom compiuti dalle Istituzioni per mano dei comuni o delle prefetture rischiano, come nel recente caso del comune di Opera alle porte di Milano, di "innescare" un'analoga violenza immotivata e razzista di una parte della popolazione o delle forze politiche che ne alimentano ad arte il malcontento. L'immagine sociale che ne emerge diviene così, del tutto impropriamente, quella centrata sulla devianza, il disturbo e la pericolosità sociale che vanno sanzionati e disciplinati con rigore. Dichiarare, come è stato fatto e scritto dalle Istituzioni milanesi e dalla Casa della Carità di Don Virginio Colmegna che le comunità rom dovranno da qui in avanti sottoscrivere un "patto di legalità e socialità", unici tra i cittadini di questo Paese a cui viene richiesto, in cambio di interventi pubblici di "solidarietà", è come affermare implicitamente che i Rom sarebbero "portatori di illegalità e asocialità". Come nelle più buie epoche del passato. Le politiche "emergenziali" hanno dunque il fiato corto e scansano i più scomodi nodi strutturali, quali quello della condizione abitativa metropolitana, producendo nell'immediato solo nuovi ghetti sociali. Il rapporto tra la nostra società e quella rom andrebbe viceversa riportato nell'ambito di una dialettica sociale che riconosca e rispetti i valori culturali e umani delle specifiche identità. Senza riconoscimento e reale negoziazione non vi può essere una condizione di diritto e di eguaglianza ma, solo, la tentazione di percorrere scorciatoie "differenziali" che modificano il quadro giuridico e il "trattamento istituzionale" a cui si sottopone la parte più debole dei nostri concittadini.
*Vicepresidente Opera Nomadi Milano
Di Sucar Drom (del 26/01/2007 @ 12:01:48, in blog, visitato 1506 volte)
Unione Europea, l'ultradestra pronta a discriminare i Sinti e i Rom
"Identità, tradizione, sovranità" (Its): è questo il nome del nuovo gruppo
politico dell'ultradestra al Parlamento europeo costituitosi oggi ufficialmente
a Strasburgo. La nuova formazione avrà 20 europarlamentari (il minimo per
formare un gruppo parlamentare con le nuove regole per l'Ue a 27 Stati membri),
provenienti da sette paesi diversi (Francia, Romania, Belgio, Italia, Austria,
Bu...
Mantova, attacco antisemita alla Sinagoga
Graffito antisemita compare nella notte sulle porta della sinagoga di Mantova in
via Govi. È stata dipinta con dello spray la stella di David gialla che marchiò
le vittime dell’olocausto. A scoprire lo sfregio è stata ieri mattina Licia
Vitali, una volontaria della comunità ebraica. Qualcuno durante la notte aveva
raggiunto il portone della sede della comunità ebraica e aveva disegnato un
triango...
Milano, confronto tra falchi e colombe nel centrodestra
In via Triboniano arrivano i container: finora 10, entro fine mese gli altri 23.
Ma i residenti non hanno ancora preso visione del patto di legalità e sicurezza:
glielo ha solo letto un dirigente comunale. «Noi possiamo indicare emendamenti -
dice Antonietta Spinella, del comitato Lago dei tigli - ma i tempi sono stretti,
ci spiace che ci coinvolgano a cose fatte». I residenti non esaspera...
Saluzzo (CN), Porrajmos: una persecuzione dimenticata
Per commemorare la "Giornata della Memoria", il Comune di Saluzzo presenta
giovedì 25 gennaio alle ore 21.00 nei locali dell'Antico Palazzo comunale, in
collaborazione con il circolo Arci Ratatoj, il filmato "Porrajmos, una
persecuzione dimenticata". Alla serata parteciperanno Giorgio Bezzecchi e
Maurizio Pagani, rispettivamente presidente e segretario dell'Opera Nomadi di
Mil...
Trento, momento commemorativo sul Porrajmos
Sabato 27 gennaio, alle ore 15.00, si svolgerà un momento commemorativo davanti
alla lapide in ricordo del Porrajmos esposta a Palazzo Pat, in Piazza Dante a
Trento.
Il Presidente dell'Associazione Sinti del Trentino (Sezione dell'Opera Nomadi)
apporrà una corona di fiori e commemorerà i Sinti e i Rom "divorati" durante le
dittature fascista e nazista. Durante la cerimonia...
Napoli, tensione e esasperazione
Una coppia di rom sottrae una bambina all’assistente sociale durante il
trasferimento alla casa famiglia per minori a cui era stata assegnata dai
servizi sociali. Non è ancora chiaro alle forze dell’ordine se a compiere il
gesto siano stati genitori della bambina. Questo fenomeno rappresenta la
situazione di esasperazione a cui sono giunte le comunità rom e sinte della
città partenopea. Co...
Seveso (MI) rock sinfonico di Sarajevo con Goran Bregovic
Dal vivo l'11 febbraio alla manifestazione "Sevesosuona" il grande musicista
Goran Bregovic, uno dei principali responsabili del successo planetario che da
tempo accompagna le musiche provenienti dalla regione balcanica. Con la sua
personalità poliedrica che ha saputo fondere in maniera personalissima le
tradizioni della sua terra di origine con l’energia e la spettacolarità proprie
del ro...
Rom e Sinti protagonisti a "L'Infedele" di Gad Lerner
L'Infedele in onda ieri sera 24 gennaio alle 21.30 su La7 ha affrontato le
tensioni suscitate dai "campi nomadi" nell'hinterland milanese e ha ricordato,
in occasione della Giornata della Memoria - il Porrajmos - la persecuzione delle
popolazioni rom e sinte europee. Hanno partecipano tra gli altri: don Virginio
Colmegna, la scrittrice Rosetta Loy, il regista Davide Ferrario (autore di un...
Ferrero, superare la logica disperante dei campi
Roma, 25 gennaio. Va superata la logica dei "campi nomadi", lasciati in ''una
situazione disperante'' da troppi anni di disinteresse politico che ha
letteralmente ''fatto marcire la situazione''. E' il pensiero del ministro della
Solidarieta' Sociale, Paolo Ferrero, intervenuto a una riunione convocata ieri
25 gennaio al Ministero con i rappresentanti delle popolazioni Rom e Sinte...
Negare la Shoah sarà reato. Il Cdm vara la legge
«Bisogna tenere alto il livello di guardia contro ogni rigurgito di
antisemitismo». Con queste parole, il ministro della giustizia, Clemente
Mastella, annuncia la presentazione al prossimo consiglio dei ministri del 27
gennaio, che coincide con la celebrazione della Giornata della memoria, di un
disegno di legge contro il diritto di negare la Shoa, il genocidio degli ebrei.
Il Guardasigilli ...
Di Fabrizio (del 26/01/2007 @ 09:37:36, in Europa, visitato 2049 volte)
Da
Romanian_Roma
DUBLINO - Michael McDowell, Ministro della Giustizia, ha ammesso che le
richieste di asilo di oltre 200 Rom sono state rigettate senza nemmeno essere
considerate. Ma secondo Irish Times gli attivisti dei diritti civili
ammoniscono sulla confusione dovuta al fatto che costoro ora sono cittadini
dell'Unione Europea e godono della libertà di movimento.
I 220 Rom avevano fatto richiesta d'asilo settimana scorsa al Commissario per
i Rifugiati.
Ma descrivendo quella che chiama "azione decisa nell'occuparsi dell'afflusso
di Rumeni richiedenti asilo" McDowell dice di voler applicare il trattato EU che
blocca le richieste di asilo provenienti da cittadini dell'Unione salvo casi
eccezionali di negazione dei diritti umani.
[...]
Il Dipartimento di Giustizia dice che i Rumeni, nella loro richiesta,
intendevano migliorare le loro condizioni economiche e l'accesso al mercato del
lavoro. Inoltre il dipartimento cita l'accesso ai servizi sanitari e
all'alloggio.
Secondo la legge, Rumeni e Bulgari, anche se dal 1 gennaio sono diventati
cittadini europei, non possono arrivare in Irlanda per lavorare o richiedere i
benefici connessi. Ma possono viaggiare in Irlanda e rimanervi senza dover
chiedere asilo o registrare la loro presenza nel paese.
La polizia può bloccare il loro ingresso se non hanno mezzi finanziari o se
rappresentano una minaccia alla sicurezza nazionale. Diverse OnG che lavorano
con i rifugiati ritengono che i Rumeni abbiano fatto la richiesta per errore.
E Peter O'Mahony, presidente del Consiglio Europeo per le Libertà Civili,
dice che c'è stata confusione: "Non posso credere che Rumeni e Bulgari abbiano
richiesto volontariamente di usufruire del sistema d'asilo, che significherebbe
essere controllati strettamente e un ingresso finanziario di solo € 19.10 a
settimana."
"A loro non sarebbe permesso di lavorare. Avrebbero accesso limitato
all'educazione per gli adulti e anche i loro bambini avrebbero scarsi benefici.
I Rumeni hanno il diritto di rimanere in Irlanda per tre mesi, dopodiché
possono richiedere residenza permanente, ma è chiaro che alcuni intenderanno
tornare a casa.
DIVERS - http://www.divers. ro
Di Fabrizio (del 25/01/2007 @ 22:14:16, in Regole, visitato 1670 volte)
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