Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 18/02/2006 @ 00:18:17, in media, visitato 1908 volte)
Leggo (anche) su RuotaAppelli Solidarietà con Farid Adly e Mariangela Gallo Fonte: Il Dialogo - http://www.ildialogo.org 14 febbraio 2006
L'amico carissimo Farid Adly, autorevole giornalista (apprezzato collaboratore del "Corriere della sera", "Il manifesto", Radio popolare di Milano, ed altre notissime testate) e prestigioso militante per i diritti umani, é direttore dell'agenzia-stampa "Anbamed. Notizie dal Mediterraneo" e presidente dell'associazione culturale Mediterraneo; vive e lavora ad Acquedolci, in provincia di Messina, dove svolge il suo lavoro di inchiesta, documentazione e denuncia, con particolare riferimento alla difesa dell'ambiente, della legalità, dei diritti di tutti. Mariangela Gallo, docente nelle scuole medie superiori, operatrice culturale, regista teatrale di spettacoli di impegno civile, é impegnata nel volontariato, contro la mafia, per i diritti umani, nell'educazione alla pace e alla solidarietà. Alcuni giorni fa ignoti criminali sono penetrati nella casa di Farid Adly e Mariangela Gallo: hanno sfondato la porta, trafugato piccoli elettrodomestici, ed hanno collocato ben visibili su un mobile nell'ingresso della casa due pallottole: inequivocabile minaccia di morte. ...) Già un anno fa Farid Adly fu oggetto di una minaccia di morte.
A Farid e a Mariangela vogliamo esprimere ancora una volta la nostra solidarietà, la nostra gratitudine, la nostra stima e il nostro affetto.
A tutte le lettrici e a tutti i lettori di questo sito chiediamo ancora una volta di far sentire la propria vicinanza a Farid e Mariangela. Una dichiarazione, un gesto di solidarietà, per piccola cosa che sia, é un atto che in questi momenti conta, é un atto necessario: invitiamo caldamente tutte e tutti a far sentire a Farid e Mariangela che siamo con loro, che non sono soli, che c'è un'Italia che non è complice dei poteri criminali.
Note:
Per contattare Farid Adly e Mariangela Gallo: e-mail: anbamed@katamail.com Grazie a Tutte/i Martedì, 14 febbraio 2006
Di Fabrizio (del 18/02/2006 @ 10:58:57, in media, visitato 1771 volte)
Stamattina si è presentato zio Kalderosh tutto agitato. Sembra che il nipote ministro ne abbia combinata un'altra. Sarà, che ormai non ci facciamo più caso, io non ne sapevo niente. Ho acceso il computer, e visto che lo zio è un patito dell'obbiettività (e del Valpolicella) ha insistito per leggere solo quello che scriveva... Alle ore 11.00 di oggi, questa era l'home page:
- L’inno dei sudtirolesi
- «ROSSO COME UN PEPERONE: GUARDANDOMI, PRODI TACEVA...»
- IL PAESE NORMALE DEL PROFESSORE
- Pattini d’oro zecchino
- di Malaparte ...
- LA RIFORMA BIAGI NELLE MANI DEI COMUNISTI
Questo in primo piano:
- Berlusconi: «Resto per vigilare sulla libertà»
- I pm chiudono l’indagine in tempo per le elezioni
- Resa dei conti a Ceppaloni
- Il pedofilo torna a chiedere la “castrazione” per non violentare ancora
- Vladimir Luxuria, il trans che piace a tutti (anche a Gasparri)
- Kamikaze non è reato: sentenza choc
- Dalla certezza del diritto alla filosofia del “rovescio”
- E’ incredibile ma purtroppo è vero
Politica:
- «Vogliono annientarci: a Crema incendiato il camper elettorale»
- Ora l’Islam italiano tifa Ahmadinejad
- Colle Valdelsa, occultate le vignette-shock
- No global violenti? Colpa di Borghezio
- Niente bavaglio a chi insulta il Papa
- «Rosso come un peperone, guardandomi, Prodi taceva...»
- «Han mangiato tutti, tranne Lega e Rifondazione»
- Falsa partenza per il Forum no Tav
- Vi spiego perché è una battaglia di libertà
- Partite gratis, le tv chiedono aiuto al ministero degli Esteri
- Sui cieli di Torino anche due elicotteri dell’esercito
Esteri:
- Pace in Euskadi, si moltiplica l’ottimismo
- «Anche in Italia è urgente il federalismo fiscale»
- Pechino val bene un po’ di censura
- Approvata la Bolkestein, ma senza idraulico polacco
- La svolta di Parigi: l’Iran vuole la bomba nucleare
- Hamas indica il premier
- Caricature di Maometto: Pakistan e Iran non si placano
- Guantanamo non è una vignetta L’Onu chiede a Bush di chiuderlo
(e poi non dite che non li tratto bene!) Qualcuno, glielo dice allo zio che non si sono dimenticati del ministro? PS: Fatemi un favore, allle prossime elezioni rimandiamolo a casa, che qui non si vive più! (zio Kalderosh quando non è agitato)
Di Fabrizio (del 22/02/2006 @ 08:10:45, in media, visitato 1673 volte)
Vi chiedevo settimana scorsa chi sono le persone REALI che vengono chiamate ZINGARE? Perché questa paura a conoscersi?
Racav Lavor di Paolo Poce - Francesco Scarpelli “Ma gli zingari, possono lavorare?” Questa la domanda che Luigi Ciarella, ventenne rom abruzzese, si è sentito rivolgere alla fine di un colloquio, in un’agenzia di collocamento interinale. ...
Italia - 2001 - 42' - DV - Drop out
Download mp4 (236.314 Kb) / per gentile concessione Opera Nomadi - Milano
Di Fabrizio (del 26/02/2006 @ 12:49:53, in media, visitato 3103 volte)
Lo scorso 10 febbraio ho riportato un comunicato
stampa di protesta contro l'esclusione di una giornalista dalla
manifestazione “La
Due-giorni Romanì” Incontro con la cultura Rom.
Le autrici, il cui lavoro era già stato riconosciuto nel
concorso artistico internazione “Amico Rom”, avrebbero
dovuto ritirare il premio assieme agli altri partecipante.
Il filmato “incriminato” è online QUI;
sono poco più di 2 minuti: fatevi voi una ragione della sua
esclusione ed eventualmente, se avete notizie, critiche, ragguagli,
fatelo sapere nei commenti o alle autrici.
Di Fabrizio (del 27/02/2006 @ 18:24:47, in media, visitato 2507 volte)
S. del blog Ruota segnala questa notizia di ieri su Repubblica: VATICANO: DOMANI DOCUMENTO SU CHIESA E ZINGARI
"Orientamenti per una pastorale degli zingari". Si intitola cosi' un documento a cura del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, che sara' presentato domani presso la Sala Stampa della Santa Sede dal card. Stephen Fumio Hamao, presidente del dicastero vaticano e dall'arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del medesimo Pontificio Consiglio. Il 4 maggio 1997 Giovanni Paolo II ha proclamato il primo zingaro beato nella storia della Chiesa, Zefferino Gimenez Malla detto 'El Pele'', nato a Benavent de Lerida nel 1861 e fucilato presso il cimitero di Barbastro nell'estate del 1936. Nei primi mesi della guerra civile che insanguino' la Spagna fu arrestato per aver difeso un sacerdote; al momento dell'esecuzione stringeva tra le mani la corona del rosario.
Di Fabrizio (del 08/03/2006 @ 11:42:15, in media, visitato 2199 volte)
Leggo oggi un articolo sul sito La
Gazzetta della Martesana.
Alcuni punti che mi interessano:
la costruzione di una campo sosta per nomadi, per 120
persone, proposto senza nessuna programmazione territoriale e senza
il coinvolgimento dei cittadini (Rom e italiani) che dovrebbero
forzatamente convivere;
la disamina di una situazione ambientale già
degradata di suo (ripetuta anche nell'altro articolo Zona
industriale dimenticata da Dio e dal Comune sempre sulla
Gazzetta);
il campo di via Idro (indicata nell'articolo come via Padova)
come “famoso per fatti di cronaca nera”.
Mi sono quindi permesso di scrivere una lettera al giornale, che
riporto di seguito. Vi terrò aggiornato sugli sviluppi.
Spettabile redazione
Leggo il vostro articolo "Rom, un
campo a Cologno?"
Mi permetto di segnalare, in merito al
campo di via Padova (tristemente famoso per fatti di cronaca nera),
che le famiglie del campo lo scorso dicembre hanno indetto una
conferenza stampa in merito alle false notizie che erano apparse sui
mezzi d'informazione. Qui
il testo.
Riguardo al ventilato campo che si
dovrebbe costruire a Cologno, erano arrivate notizie simili anche al
campo, ma nessuno si è mai preso la briga di chiedere un
parere a chi in un campo sosta ci vive da altre 16 anni. Vi segnalo
che in occasione delle prossime elezioni comunali, abbiamo proposte
alternative, che presenteremo agli elettori: un riassunto si può
leggere QUI.
Due gli indubbi vantaggi: sono proposte pensate per l'interesse
comune di tutta la cittadinanza, non si propone niente
che già non sia stato realizzato in Italia.
Grato dell'attenzione
Fabrizio Casavola
Ancora una volta si fa sciaccallaggio su una drammatica vicenda, il rapimento del piccolo Tommaso, alimentando sentimenti di razzismo e di xenofobia verso le Minoranze Etniche Linguistiche Nazionali Sinte e Rom.
Questa volta l’infamia è caduta sulla comunità sinta guastallese e bene ha fatto il Sindaco, Mario Dallasta, rispondendo duramente alle dichiarazione della “sensitiva” di turno che ha indicato, attraverso un programma televisivo della RAI, le case dei sinti guastallesi come il luogo di prigionia del piccolo Tommaso.
È sintomatico che la RAI, servizio pubblico, continui ad propinare stereotipi che portano a presentare le Minoranze Etniche Linguistiche Sinte e Rom come nemici della società: rubano i bambini.
Infatti, da alcuni anni monitoriamo la programmazione RAI e il servizio pubblico continua ad alimentare i peggiori pregiudizi: i Rom e Sinti sono ladri, chiromanti, sporchi, sfruttatori… Non ultimo lo sceneggiato “Orgoglio”, dove una “banda di zingari” rapisce un bambino.
In questo continuo attacco alle Minoranze Etniche Linguistiche Sinte e Rom, ringraziamo il Sindaco di Guastalla che con parole chiare ha troncato le dichiarazioni della “sensitiva” intervenuta nel programma “la vita in diretta”.
Proprio a Guastalla le scorse settimane è stato inaugurato il residence Sucar Plaza (bella piazza, in lingua sinta), primo esempio in Italia di un habitat dignitoso per le Minoranze Etniche Linguistiche Nazionali Sinte.
Di Fabrizio (del 09/03/2006 @ 22:54:26, in media, visitato 1946 volte)
Di Dalila Gómez Baos, la candidata kalì al senato colombiano, ne ho scritto abbondantemente qui. Le elezioni saranno il prossimo 12 marzo, e non farò a tempo a tradurre l'articolo che è apparso su NEW AMERICA MEDIA, chi vuole può leggerlo in inglese o in spagnolo (tranquilli, si capisce agevolmente, e se lo dico io...)
¡Henorabuena!
A proposito, sul clima elettorale, che potrebbe essere pesantuccio, un recente rapporto di Amnesty International (in italiano, stavolta).
Di Fabrizio (del 10/03/2006 @ 10:19:31, in media, visitato 1796 volte)
“La discriminazione diventa più sottile”
Pubblicato: Giovedì, 2 marzo, 2006
LE PROTESTE globali seguite alla pubblicazione delle vignette sul profeta Maometto, hanno riportato il dibattito sulla libertà d'espressione e su come convivere rispettandosi l'un l'altro.
E' servito inoltre come forte sottolineatura sul potere dei mezzi d'informazione nel determinare i movimenti d'opinione – con le immagini che riflettono l'amaro conflitto delle vite che si perdono nei differenti angoli del globo.
I disordini accaduti a Birmingham l'anno scorso, mostrano anche quanto possano essere potenti i media, quando alcune stazioni radio furono rimproverate per aver infiammato l'odio tra due comunità – anche il quel caso ci furono perdite di vite, ma stavolta sulle nostre strade.
Al tempo della Campagna per l'Eguaglianza Razziale (CRE), abbiamo ricevuto infinite lamentele dalle comunità di Nomadi e Viaggianti, vittime di un assedio mediatico di una campagna stampa incentrata sugli insediamenti nella greenbelt e sugli accampamenti illegali in tutto il paese. I reclami variavano dall'afflizione dei genitori, al bullismo verso i bambini a scuola, sino alle vere e proprie violenze contro persone e cose. Ma sono apparse anche storie positive di come i media hanno contribuito a creare integrazione tra comunità vicinali, ad esempio: prima delle elezioni locali, controbattendo i messaggi dell'estrema destra, o indicando una faccia umana su quanti cercano asilo nelle nostre città per sfuggire alle guerre nei loro paesi.
Questo sarà un anno chiave per la CRE, concomitante col 30° anniversario dell'Atto sulle Relazioni Razziali, una legge che ha contribuito ad affrontare in profondità l'evidente razzismo che incrostava la Gran Bretagna.
Ma la discriminazione è diventata più sottile. Se diamo un'occhiata alla situazione della Gran Bretagna di oggi, la popolazione sta diventando più -e non meno -segregata per etnia.
Una ricerca della CRE mostra che il 95% dei britannici “bianchi”, ha amicizie solo tra persone dello stesso colore. Tra le minoranze britanniche questa percentuale è del 37%.
Le minoranze etniche tuttora affrontano discriminazione in tutte le sfere, comprese quelle della scolarità, dell'impiego e della politica. Non si tratta soltanto di cambiare leggi e norme; si tratta di mentalità e attitudini. Ed il ruolo dei mezzi d'informazione in questo difficile compito diventa sempre più importante.
Il Premia ai Media di CRE (RIMA) – giunto al 14° anno – ha dato il suo contributo in questo senso. Per fortuna, sono finiti i tempi in cui andava assegnato perché in una soap opera era presente anche una famiglia di colore (Fleet Street). Abbiamo anche molti commentatori di colore nei media, una donna musulmana scrive sulle colonne di The Sun.
Quanto alla semplice cronaca, si è passati da una situazione in cui i crimini a sfondo razziale erano semplicemente ignorati, oppure riportati solo da chi si interessava già a questioni etniche, a una copertura mediatica più bilanciata ed obiettiva.
Tenendo a mente quanto sopra, una condanna generalizzata dei media non sarebbe utile e neanche appropriata. Nel linguaggio adoperato si è passati dall'uso di termini offensivi o scorretti, all'uso di espressioni più accurate.
Anche i tabloid dell'estrema destra mantengono un linguaggio più equilibrato e meno prevedibile di quanto si potrebbe pensare. E' stato il Daily Mail che ha titolato “Assassini” riguardo agli accusati dell'omicidio di Stephen Lawrence (cfr BBC News ndr.) - che ha segnato un cambio radicale nella campagna che ne è seguita. Il Mail on Sunday ha parecchio attenuato il suo linguaggio nei confronti di Nomadi e Vaggianti.
Rimane ancora molto da fare per l'industria dei media, tanto nella copertura delle notizie che nella formazione/aggiornamento di chi si incarica della copertura.
Temi come l'Islamofobia, la lotta al terrorismo, i conflitti interreligiosi, l'immigrazione e la crescita dell'estrema destra presentano sfide sempre nuove. C'è chi sceglie il silenzio piuttosto che affrontare argomenti che rischiano di offendere qualcuno. Sono tutti temi che necessitano discussione e il ruolo dei media è cruciale nell'impostare il tono del dibattito.
Rimane da affrontare la questione della sotto-rappresentazione delle minoranze etniche nell'industria dei media.
La ricerca NUJ (National Union of Journalists ndr.) del 2004 ha provato che i gruppi delle minoranze etniche compongono una percentuale troppo piccola nelle statistiche per permettere analisi oneste. Sul numero totale di indagini il 95% provenivano da giornalisti “bianchi” e il rimanente da giornalisti appartenenti a gruppi etnici minoritari.
Così, un'indagine sulle minoranze etniche nel sistema dell'informazione radiofonica, mostra che il loro ruolo sarebbe quello di pulire i pavimenti dei cinema dai popcorn.
I mezzi di stampa sono ancora più indietro di quelli radiofonici. Un editore di Fleet Street mi ha confessato un paio di anni fa, che praticamente le uniche facce abbronzate che entravano nel suo ufficio, appartenevano al personale di pulizia. In quel periodo stava prendendo misure per rimediare alla situazione. Parte del problema, è che l'accesso all'impiego nel sistema dell'informazione stampata, tuttora dipende più dalla rete di conoscenze che dall'effettiva capacità. Le nuove reclute sono quanti sono già nell'intorno di chi dirige il sistema, quindi persone che si assomigliano o si replicano.
Nel tentativo di superare le transenne della segregazione e le barriere razziali, CRE ha istituito una sorta di “agenda dell'integrazione”. Società integrata è quella dove ognuno condivide dei valori comuni in cui identificarsi. La frammentazione sociale per razza ed etnia è un tema che riguarda tutti.
Raccontando la nostra storia nazionale, la stampa britannica può incoraggiare la partecipazione e l'interazione, appoggiando contemporaneamente la spinta all'eguaglianza. I media sono nella posizione di contribuire a rendere reale l'integrazione nella nostra società. Qualsiasi cambiamento, non avviene per caso. Succede, perché molta gente s'è impegnata perché le cose potessero cambiare. RIMA esiste per celebrare queste persone e queste organizzazioni. Ci sono molti che si impegnano e questo mi rende ottimista, nell'intravedere i cambiamenti che ci saranno nei prossimi 30 anni.
RIMA website
Di Fabrizio (del 11/03/2006 @ 10:17:00, in media, visitato 2756 volte)
Pubblicato su Roma_Media
Da: Rokker Radio
BBC Local Radio in Inghilterra ha appena commissionato un programma di due ore settimanali per i 300.000 Romanichals e Viaggianti della Gran Bretagna. Il programma si chiamerà Rokker (Parlare) e andrà in onda domenica dalle 17.00 alle 19.00. Sarà trasmesso in FM nell'Inghilterra orientale e in AM nel resto del paese e tramite world wide web.
Il programma è la prima trasmissione mai prodotta dalla BBC per, da e su Romanichals e Viaggianti e sarà condotto dal giornalista Jake Bowers di Luton nel Bedforshire. Servirà le comunità Romanichal, Irish Traveller, Fairground e Rom in Inghilterra.
Stiamo cercando “corrispondenti dall'estero” nelle comunità sparse per il mondo di Rom e Travellers, che possano intervenire live in onda circa 10', raccontando cosa succede nel loro paese. Si richiede una minima conoscenza della lingua inglese.
Chi volesse contribuire, contatti questa MAIL
Devlesa,
Jake Bowers
Da internet:
Jake Bowers (Haslemere, Surrey, 28/5/1972)
Jake Bowers è un giornalista autodidatta nato in una famiglia Romanichel di 17 tra fratelli e sorelle.
Impegnato nei diritti sociali del suo popolo, ha fondato la Gypsy Media Company.
Ha collaborato con la BBC in radio e per la televisione,con i giornali the Guardian e the Independent, e molte altre pubblicazioni. Attualmente sta per partire il suo progetto su internet di una trasmissione Romani nel Regno Unito.
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