Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 20/05/2011 @ 09:41:06, in Europa, visitato 1609 volte)
Nel suo rapporto annuale, pubblicato venerdì scorso, Amnesty International
sostiene che la Slovacchia non si conformi agli impegni assunti, in sede di
comunità internazionale, nell’ambito della difesa e garanzia dei Diritti Umani.
Nel mirino della benemerita Organizzazione Non Governativa è, come al solito, il
trattamento discriminatorio al quale sono soggetti i cittadini di etnia rom
della Slovacchia.
Luník IX, Košice
Anche quest’ultima analisi di Amnesty International conferma l’esistenza di
ostacoli alla normale fruizione, da parte degli zingari, del sistema educativo,
di accettabili condizioni abitative e persino della normale assistenza
sanitaria.
La pietra dello scandalo è, ovviamente, la segregazione dei bambini Rom
nell’ambito della cosiddetta “scuola pubblica” che risulta inaccettabile e
squallidamente razzista a qualunque osservatore esterno abbia l’occasione di
notare la differenza di condizioni riservata ai bimbi rom, quasi sempre
destinati ai “corsi speciali” come se pagassero davvero il fio di una tara
genetico-razziale e non di ignobili condizioni nel contorno socio-economico.
Il rapporto di Amnesty International (il cui contenuto non può che indignare le
persone civili) ricorda anche i muri costruiti in alcune municipalità slovacche
proprio allo scopo di isolare gli zingari dai “gentili”.
tre bimbi Rom
Vale la pena di ricordare che la palma dell’apartheid slovacco spetta al
villaggio di Ostrovany che, per primo, nel 2009, iniziò la costruzione di questa
novella “settima meraviglia” della modernità. Non a caso i sindaci di Michalovce
e di Prešov (tra i tanti) si sono peritati di seguirne l’edificante esempio.
Ma nel rapporto ci sono anche le 90 famiglie rom di Plavecký Štvrtok (giusto
vicino alla civilissima Bratislava) a cui è stata minacciata la demolizione
della casa (tra grida di giubilo e manifestazioni di gioia da parte degli altri
residenti) perché mancano i documenti che ne dimostrino la congruità strutturale
rispetto ai dettami della legge.
Insediamento rom, Plavecky Stvrtok © Amnesty International
Una nota speciale merita, sempre secondo gli esperti di diritti umani, anche la
vicenda di Mustafa Labsi, l’algerino con figli e compagna slovacca, forse
perseguitato o forse terrorista, che è stato comunque rispedito in patria, dove
di sicuro non si fanno specie di trattarlo diversamente da quanto prevederebbero
le convenzioni sui diritti umani e la civiltà che dovrebbe essere propria agli
uomini.
Amnesty International conclude criticando aspramente l’attuale coalizione di
centrodestra, che sarebbe stata incapace di gestire i problemi più urgenti
eliminando almeno l’ignobile ed inaccettabile segregazione scolastica.
Le resistenze, c’è da dire, sono più popolari che istituzionali. Lo dimostrano i
tanti genitori di alcune scuole del paese che, posti di fronte alle misure di
“integrazione raziale”, hanno preferito trasferire i loro figli in scuole anche
remote purché prive di scolari rom.
Di Fabrizio (del 22/05/2011 @ 09:30:12, in media, visitato 1622 volte)
mercoledì 25 maggio alle 20.00
Sala Dei Venti, Via Lazzaretto, 17 - Milano
Cineclub DOCUMENTARIA presenta
THE MILLION DOLLAR KID
"The million dollar kid" è un puledro appena comprato da Dennis alla fiera dei
cavalli di Ballinasloe, in Irlanda.
Dennis è un "traveller", ovvero un viaggiatore, così vengono chiamati per il
loro nomadismo gli zingari irlandesi.
La vita di Dennis, come di molti altri travellers, è legata di generazione in
generazione all'allevamento ed il commercio di cavalli.
Questo documentario lancia uno sguardo ad una Irlanda poco conosciuta, alla
scoperta della vita, cultura e tradizioni di questo popolo nomade.
Cineclub DOCUMENTARIA è la nuova rassegna di documentari indipendenti che si
tiene il mercoledi (random) alle 20 presso la Sala dei Venti, in via Lazzaretto
17, zona Porta Venezia a Milano. Ingresso 5 euro con buffet e bevande comprese
fino ad esaurimento!!!
Speriamo di avervi nostri ospiti ogni mercoledì alla Sala dei Venti, il nuovo
spazio culturale di Milano!!!
[Una produzione MONKEY FACTORY]
Da
Roma_Daily_News
Cingeneyiz.org Essere zingari o no Mustafa Aksu: Ricercatore e
autore aksumustafa@gmail.com
18/05/2011 - Sapevo che gli zingari sono stati esclusi, perché è capitato anche
a me da bambino e da giovane. La situazione non mi piaceva. Anni dopo, ho visto
che c'erano accuse contro di noi nei dizionari editi da fondazioni pubbliche,
enciclopedie, libri di studiosi e persino in alcune leggi...
Alcuni testi che includevano discorsi discriminanti sono stati cancellati
dai dizionari, dopo la mia battaglia legale di anni.
Per il nostro popolo è stato un grande successo. Tuttavia, superare i
pregiudizi verso gli zingari usando la cultura è molto più importante.
Faccio lezioni, partecipo a programmi tv allo scopo di vincere i pregiudizi
contro il mio popolo. Sto scrivendo libri, alcuni dei miei articoli sono
pubblicati su pagine web... sono contento. Cercherò di fare del mio meglio anche
se ormai sono vecchio. Ho contattato zingari istruiti per raggiungere più
facilmente i miei scopi. Ho incontrato primi ministri, studiosi, burocrati,
musicisti di origine zingara, come risultato delle mie ricerche in tutta la
Turchia.
Quando annunciai i nomi di 27 zingari famosi, 3 di loro (uno era un ex
ministro e gli altri musicisti) si arrabbiarono con me. Fecero dichiarazioni
sulla stampa. Mi rimproverarono per averli "smascherati". Essere zingari per
loro era un errore. Mi minacciarono di denuncia. Da allora sono passati quattro
anni. Non c'è stata nessuna denuncia a mio carico.
Il mio scopo non era di insultarli. Voglio dar loro dignità, annunciando la
loro origine zingara. Voglio ammonire le persone sui pregiudizi contro gli
zingari e fermare la discriminazione. Zingaro non è un aggettivo. Zingaro è il
nome della nostra identità etnica. Affermare che qualcuno è zingaro non è
svilirlo.
Uno dei famosi musicisti ha protestato inviandomi una lettera autenticata. Un
altro, durante un programma su ATV Channel, ha detto: "Non sono né zingaro né
Rom. Gli zingari non hanno documenti, non sono arruolati nelle forze armate.
L'origine della nostra famiglia è così chiara, non ci sono dubbi. Mio padre è un
capitano in pensione. Quindi non siamo zingari e non vogliamo esserlo."
Per iniziare, chi non si registra all'ufficio nascite non ha documenti, sia
uno zingaro oppure no. Gli zingari hanno le carte d'identità se sono registrati
alla nascita. Non ci sono zingari che disertano. I loro giovani vengono mandati
a militare con gli strumenti musicali.
Secondariamente, dove nasci, o il tuo lavoro o status, non sono un segno
della tua origine etnica. Devi rispettare tutti i tipi di origine etnica.
Sono nato a Düzce. Sono stato un funzionario delle ferrovie statali. Ho
vissuto ad Ankara. Sono stato sposato per 56 anni. Sono stato nell'esercito come
ufficiale di riserva. E sono, senza dubbio, uno zingaro. Quindi?
La gente deve cambiare mentalità. Tutti devono poter dire che non è
importante essere zingaro o non esserlo.
Di Fabrizio (del 23/05/2011 @ 09:06:32, in Italia, visitato 1491 volte)
Caro direttore,
non credo che l'uscita di Bossi su "zingaropoli" convinca ancora molti elettori
a cambiare voto. Non perché gli zingari non suscitino avversione o peggio odio
in una bella fetta di popolazione. Ma perché di questi "al lupo! al lupo!" se ne
sono ormai sentiti troppi e da gente che ormai di credibilità ne ha ben poca.
Resta il fatto sgradevole che ancora una volta la destra non esita a solleticare
le corde del razzismo e della xenofobia per attrarre consenso che non riesce a
ottenere con proposte positive.
Resta la tristezza di vedere chi si pretende interprete della "milanesità"
ricorrere a messaggi che sono l'opposto della vera cultura milanese. Cultura
tollerante, umanista e illuminista, da Beccaria a Manzoni, da Verdi a Strehler,
a Vecchioni.
Nel 1968 il grande milanese-non-milanese Jannacci Vincenzo (detto Enzo) andava a
Canzonissima portando la bellissima "Quando
gli zingari arrivarono al mare".
Oggi un Ministro della Repubblica vorrebbe spaventare i milanesi con la parola
'zingari'.
A furia di cercare radici tanto lontane, fino ai celti, che non hanno proprio
nulla da dirci, ci si dimentica delle nostre migliori che hanno ancora molto da
dirci.
Saluti cordiali
20/05/2011
Roberto Caielli
Da
Slovak_Roma
Roma Press Agency, cop, translated by Gwendolyn Albert
18/05/2011 - E' stata rilasciata in Francia una graphic novel intitolata "Des Nouvelles
d'Alain" (Notizie di Alain), in cui i protagonisti sono i membri della banda rom Kesaj Tchave
di Kežmarok, Slovacchia, guidata dalla famiglia Akimov. Il libro è il lavoro
del rinomato autore e fotografo
Alain Keler, del raffinato artista e sceneggiatore Emmanuel Guibert, e del graphic designer
Frédérique Lemercier.
"Questi signori sono leader nei loro settori. Il loro interesse per i Rom è
ammirevole ed un onore per noi," ha detto Ivan Akimov di Kesaj Tchave a Roma
Press Agency (RPA).
Il libro è stato inizialmente pubblicato come una serie di quattro raccolte
fotografiche sul giornale Revue XXI. Alain Keler ha fornito i testi, Emmanuel Guibert
e Frédérique Lemercier hanno sviluppato la grafica. "Siamo stati nella quarta
parte, le prime tre erano dedicate a rapporti dai Balcani e dalla Repubblica
Ceca. Dopo la prima pubblicazione su XXI, sono state approfondite altre parti,
ed all'inizio del 2011 Les Arénes l'ha rilasciato come pubblicazione
indipendente dallo stesso nome, "Des Nouvelles d'Alain", dice Akimov.
La raccolta delle segnalazioni è stata allargata ad includere l'Italia e la
Slovacchia, con testimonianze da Letanovce. "Personalmente ero molto attratto
dal capitolo dove è descritta la situazione in Boemia, comprese le marce
neonaziste a Janov. La pubblicazione ha incontrato una grande risposta dai
lettori. E' disponibile in tutte le librerie e sta vendendo bene. I redattori di Revue XXI
e Les Arenes hanno deciso, d'accordo con gli autori, che una certa parte delle
vendite sarà donata alla nostra associazione e ad Ecodrom di Montreuil. Ci hanno
anche invitato al prestigioso festival del fumetto e della graphic novel, BD Boum,
a Bois novembre scorso, dove è stato ufficialmente presentato il libro. E' una
benedizione e un onore per noi far parte di questo lavoro. Però, la cosa più
importante è che larealtà rom sta raggiungendo un vasto pubblico in questa forma
attraente e facilmente accessibile, mentre la popolarità degli autori significa
che questo accade in una scala senza precedenti," ha detto Akimov.
Di Fabrizio (del 24/05/2011 @ 09:34:22, in Italia, visitato 1787 volte)
VIRGILIO notizie Il campo Triboniano è stato creato dalla giunta Moratti
"Il tentativo di spaventare i milanesi parlando di 'zingaropoli' dimostra ancora
una volta quanto siano in difficoltà gli esponenti del centrodestra. Ma
soprattutto quanto poco conoscano non solo il mio programma elettorale, ma anche
i provvedimenti da loro stessi varati". Lo ha affermato il candidato sindaco
del centrosinistra, Giuliano Pisapia, sottolineando che "è importante ricordare
che situazioni come quelle del campo del Triboniano sono state create
dall'amministrazione del centrodestra. Situazioni indecenti per chi le vive e
intollerabili per tutti i cittadini milanesi". Giuliano Pisapia sostiene di
voler "superare i campi Rom. Quando si parla di autocostruzione di case - ha
detto - intendiamo quei progetti già avviati con successo in altre città
italiane ed europee, che vanno dalla ristrutturazione di cascine diroccate alla
costruzione di palazzine, ma sempre nel rispetto delle regole urbanistiche e
dell'esigenze dei cittadini residenti in zona". Soluzioni che secondo il
candidato del centrosinistra per la poltrona da sindaco di Milano, "favoriscono
la chiusura dei campi nomadi e garantiscono maggiore sicurezza per tutti. Che
siano utili - prosegue - lo dimostra il fatto che sono state cofinanziate dal
governo attraverso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, come
avviene in alcune città italiane tra cui Verona, guidata dal sindaco leghista
Tosi". Il Piano per l'integrazione nella sicurezza approvato nel luglio del 2010
dal Consiglio dei Ministri, prevede, ricorda Pisapia, "il sostegno a progetti
sperimentali per l'acquisizione di alloggi attraverso forme di 'social housing'
(autorecupero e autocostruzione) di unità immobiliari da destinare ad uso
abitativo".
Di Fabrizio (del 24/05/2011 @ 09:41:11, in Italia, visitato 1922 volte)
Famiglia Cristiana 21/05/2011 Altro che Zingaropoli, nel capoluogo
lombardo si cacciano sempre gli stessi rom da un campo all'altro, senza mai
alternative. E a rimetterci sono i bambini
Il disegno di una bambina rom cacciata da scuola in conseguenza di uno
sgombero.
"A gennaio si è aggiunto alla mia classe Romeo. È un bambino rom di sei anni,
arrivato nella nostra scuola dopo essere stato allontanato dal campo di via
Rubattino e aver già dovuto abbandonare la sua classe alle elementari di via
Feltre. Per due settimane ha frequentato la scuola, arrivando sempre puntuale e
motivato. In pochi giorni ha conquistato tutti noi con la sua allegria e il suo
affetto, anche la famiglia è sempre stata disponibile e rispettosa. Un giovedì
mattina, appena entrata in aula, sono stata letteralmente trascinata in
corridoio da Romeo che, parecchio preoccupato, continuava a ripetermi "polizia,
sgombero". Il lunedì successivo la sua famiglia è stata sgomberata dal capannone
in cui vivevano, Romeo non è più potuto venire a scuola."
Silvia Borsani, maestra all'elementare di via Guicciardi, racconta così
l'emergenza rom a Milano. Storie simili a quella di Nicu, 11 anni, costretto a
cambiare sei scuole in due anni, o di Raluca, 8 anni, che ha subito 18 sgomberi
in dieci mesi. I rom in Italia sono un popolo di bambini: il 45-50 per cento è
in età scolare. L'integrazione passa soprattutto dalla scuola. Ma i continui
sgomberi rendono ardua quest'opera. Il Comune di Milano ha da tempo annunciato
di aver superato i 500 sgomberi di baraccopoli rom dal 2007. Un "successo" che
il vicesindaco De Corato rivendica con orgoglio: la città, anche per il
ballottaggio, è tappezzata di manifesti elettorali con il numero degli sgomberi
effettuati. Si tratta, in realtà, degli stessi rom continuamente sgomberati,
sempre dagli stessi posti. Emblematico è il cavalcavia Bacula: un'area
sgomberata 32 volte in tre anni. Milioni di euro spesi per spostare un problema
senza risolverlo.
Ha recentemente detto la Comunità di Sant'Egidio, che a Milano e in molte città
difende il diritto allo studio dei bambini rom: "Malgrado la disponibilità di
risorse messe in campo dalla UE per l'integrazione, proseguono in Europa
politiche basate sulla sola emergenza che alimentano paura e pregiudizi. Anche
in Italia raramente si realizzano politiche di inclusione e ci si limita spesso
a inutili operazioni di "sgombero senza alternative", che non risolvono i
problemi, aggravando la condizioni di vita dei rom e aumentando l'allarme
sociale." Al termine dello scorso anno scolastico, le mamme e le maestre delle
scuole frequentate dai rom della baraccopoli di via Rubattino hanno raccontato
di alcuni bambini bocciati a causa delle troppe assenze, conseguenza della
catena di sgomberi che hanno subito. In una lettera aperta hanno scritto: "Ora
ci troviamo davanti a un paradosso: le istituzioni con gli sgomberi rendono
impossibile la frequenza, e sono sempre le istituzioni a bocciare perché le
assenze sono troppe."
Flaviana Robbiati, una delle maestre di Rubattino, dice: "L'interruzione del
percorso scolastico significa analfabetismo; non saper leggere nè scrivere
impedisce di conoscere diritti e doveri, rende impossibile difendersi, blocca
l'accesso al lavoro. Da analfabeti diventano impossibili anche azioni
semplicissime quali orientarsi in un ospedale, compilare un modulo, sapere in
che via si è, capire quale medicina si ha in mano. A quel punto, la miseria è
inevitabile, l'emarginazione anche. Qui è il punto: dobbiamo scegliere se
lottare contro la povertà o contro i poveri." Lo sgombero è un insieme di
violenze psicologiche. I bambini si ritrovano in poche ore, spesso senza
preavviso, a perdere un mondo di affetti e di persone importanti: i compagni, le
maestre, le famiglie degli amici italiani che spesso non rivedranno più. Cosa
rimane della loro "vita precedente" dopo che una ruspa ha raso al suolo la
baracchina con tutto il mondo di oggetti e di affetti che contiene? Cosa succede
nella testa di un bambino che vede ridotti a immondizia i giocattoli e la
cartella che è stata sua compagna di impegno e di di sogni sul futuro?
Restano alcuni sacchetti di plastica con pochissime cose indispensabili: una
coperta, un paio di golfini, dei pantaloni, il pane avanzato il giorno prima, un
telo di cellophane che da quel momento diventa l'unico riparo per la notte. E
negli occhi di questi bambini cosa rimane? L'immagine dei lampeggianti blu che
quando è ancora notte ti svegliano e ti fanno uscire dalla baracchina. Resta
l'immagine di una ruspa enorme che disprezza e distrugge tutto quello che hai.
Aggiunge Flaviana: "Restano i denti dei cani della polizia. Meg, la mia alunna,
raccontava che erano "denti grossi", alla stessa altezza della sua faccina."
Politica degli sgomberi e tolleranza zero hanno spesso il volto di questi
bambini. Come Adrian, rom del campo di via Cave di Pietralata di Roma,
minacciato di sgombero. Nel periodo di Pasqua, la Via Crucis del venerdì santo,
organizzata dalla Parrocchia della zona e dalla Comunità di Sant'Egidio, aveva
fatto una sosta nei pressi dell'insediamento. Adrian ha fatto la sua preghiera:
"Preghiamo Dio e tutti l'italiani affinché la nostra casa resti almeno 3 o 4
settimane fino alla fine della scuola e ringraziamo Dio e tutti l'italiani,
scusateci il disturbo e buona Pasqua."
Stefano Pasta
Di Sucar Drom (del 25/05/2011 @ 09:39:23, in blog, visitato 1657 volte)
Corte costituzionale: incostituzionale la norma che attribuisce ai Sindaci il
potere di emanare ordinanze in materia di incolumità pubblica e sicurezza urbana
Dopo le dichiarazioni del Ministro Roberto Maroni che ha annunciato di voler
reintrodurre la norma che attribuisce ai Sindaci il potere di emanare ordinanze
in materia di incolumità pubblica e sicurezza urbana, ritorniamo sul tema
pubblicando il resoconto della sentenza a cura dell'ASGI...
Roma, la tragedia degli sgomberi è ricominciata
A Roma, dopo la tragedia di febbraio e l'intervento del Presidente Giorgio
Napolitano, il Sindaco Gianni Alemanno ha iniziato a verificare la fattibilità
per assicurare un alloggio alle diverse centinaia di persone che vivono ancora
in baracche di fortuna. Si è pensato, ad esempio, di fare una tend...
La Giornata Internazionale della Famiglia
Il 15 maggio, mentre in tutto il Mondo si celebrava la Giornata Internazionale
della Famiglia, il Comune di Roma e il Comune di Milano continuavano gli
sgomberi contro le famiglie rom immigrate dalla Romania. L'unica soluzione
offerta è quella di dividere le famiglie, offrendo un ricovero s...
Amnesty International 2011: i rom e sinti hanno continuato a subire
discriminazioni
Pubblicato il Rapporto annuale di Amnesty International 2011, dedicato al
coraggio delle persone che in ogni parte del Mondo si battono contro gli
oppressori. Italia. Duro j'accuse nei confronti del nostro Paese: i rom e i
sinti continuano a essere discriminati nel loro diritto...
Milano, il matto è Giuliano Pisapia o è Umberto Bossi?
Siamo quasi al termine di questa tornata elettorale e i rom diventano di nuovo
protagonisti. Un destino da prima pagina, sempre in negativo e in particolare
quando i nodi arrivano al pettine. Alle elezioni politiche 2008 era...
Di Fabrizio (del 26/05/2011 @ 09:33:12, in Italia, visitato 1935 volte)
foto di padre Agostino Rota Martir
5^ FESTA DEI SINTI
QUARTIERE TERRADEO, VIA DEI LAVORATORI 2
*Sabato 28 maggio 2011
Ore 10.30 Messa al campo, con accompagnamento musicale di Antonio Gravina
Ore 11.30 Incontro con le Autorita' e i Visitatori, presentazione e visita del
Quartiere Terradeo e della Mostra dei fotografi Mirko Bozzato e Giuseppe Cafagna
Ore 12.00 Rinfresco
Ore 14.30 Giochi per i bambini e merenda
*Domenica 29 maggio 2011
Apertamente alla Festa delle Associazioni in Cascina Fagnana.
Care amiche e amici,
per la 5^ volta ci proviamo, da quando è nata la nostra associazione di
volontariato, “ApertaMente di Buccinasco”, a dare vita alla Festa dei Sinti del
QuartiereTerradeo. Questa volta nelle condizioni più avventurose e ristrette che
le cronache recenti ci hanno dato: senza Sindaco, senza un’amministrazione in
carica, ma con una Gentile Signora per Commissario.
Questo significa che il 2011 è per noi l’anno dell’autogestione: niente
patrocinio, niente volantini e locandine sponsorizzati, niente sala del
Consiglio per l’incontro di presentazione. Niente presenza dell’Autorità
comunale.
Siamo un’associazione di volontariato, quello più estremo, per il quale le
risorse dell’associazione stanno nelle tasche dei volontari di Apertamente, se
si eccettuano alcuni piccoli ma preziosi contributi, ottenuti finora
saltuariamente dal Comune di Buccinasco.
Dunque facciamo da noi, ma siamo ricchi di amicizie e volontà generose di
collaborazione e di sostegno, che ci permettono di guardare con serenità a tutti
i problemi che abbiamo di fronte.
Ringraziamo dunque tutti e tutte, persone, parrocchie, associazioni per la
costante amicizia e per l’appoggio morale e materiale e ci auguriamo di vedervi
al Terradeo, quartiere sinto della città di Buccinasco.
Buccinasco, 23 maggio 2011 il Presidente Ernesto Rossi
Sede legale e operativa: Quartiere Terradeo, via dei Lavoratori, 2 – 20094
Buccinasco MI
Domicilio fiscale: Ernesto Rossi, via Manzoni 15 B – 20090 Trezzano sul Naviglio
MI (Italia) tel.+39.(02).48409114
Costituita il 13 novembre 2006, registrata a Milano l’8 marzo 2007, n.1753,
serie 3. Codice fiscale 97459790156
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