Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Milano, leggo con stupore e dolore sul sito di
Emergency, della morte di
Teresa Sarti, moglie di Gino Strada e anima dell'associazione. Per ricordarla,
ripubblico una sua
intervista
di parecchi anni fa, quando Emergency era appena nata, intervista rilasciata al
bollettino rom Il
Vento e il Cuore
I mondi dei Rom e degli "stanziali" tendono a comunicare tra loro il meno
possibile, di solito ci si sopporta. Ma qualche volta le due realtà si cozzano
violentemente e la realtà degli altri irrompe nel tuo mondo.
E' sera e il tempo promette pioggia. Il campo è povero, come
quelli che vedete in televisione. Tanti bambini che ci guardano, curiosi e
timorosi. I più piccoli in braccio. C'è il fuoco acceso, parliamo a fatica
Sono razzisti
Una cosa così, io non voglio neanche crederci...
Non gli basta come viviamo, vogliono ucciderci...
Io mi ricordo quello che diceva mia madre della guerra, e degli aerei
americani che buttavano le bombe a forma di caramelle...
Inverno 1995,: vicino a Pisa due bambini allungano le braccia per ricevere
un pacco regalato loro da un automobilista. Ma questo pacco è un dono
avvelenato: perché contiene una bomba che scoppia, portandosi via i loro occhi e
le mani. Due mesi prima era successo un fatto simile. Le strade della
solidarietà, come quelle dell'odio, si incrociano quando meno te l'aspetti, ma i
frutti che ne nascono rimangono a lungo. Ecco un'intervista che effettuammo in
quei giorni. Siamo andati a parlare con un'associazione che ha sede a Milano, e
che ogni giorno si occupa di guerre e delle sue vittime. Quanto segue è il
riassunto del nostro colloquio con la signora Strada
EMERGENCY, la nostra associazione, si occupa di soccorso alle vittime civili
di guerra. Opera con medici e chirurghi. Oggi i soldati combattono, ma sono i
civili, le persone indifese a subirne le conseguenze. Il 90% dei morti e dei
feriti di una guerra o di una guerriglia non fa parte di nessun esercito: ma
pagano il prezzo dei bombardamenti nelle città e nelle campagne, delle carestie,
delle retate degli eserciti e dei banditi, degli scoppi delle mine antiuomo. In
certe zone un soldato non solo viene pagato, ma ha anche molte più possibilità
di un abitante, di un medico o di un volontario, di salvare la pelle.
Gino Strada, il fondatore di EMERGENCY, opera da otto anni come chirurgo in zona
di guerra. Può essere l'Afghanistan o il Ruanda, o la Bosnia e dice "Sono stanco
di vedere ogni giorno madri e bambini senza occhi o braccia, curarli, sapendo
che nessuno potrà ridargli quello che hanno perso e che domani avrò ancora da
visitare altre donne e bambini, in un ambulatorio senza corrente, magari senza
medicine e anestetici".
Siamo stati conosciuti l'anno scorso, con la partecipazione al "Maurizio
Costanzo Show". Abbiamo parlato non solo degli orrori delle guerre, ma abbiamo
portato prove per denunciare chi arma gli eserciti, chi permette di uccidere o
mutilare. I maggiori produttori di armi sono fabbriche dell'ex Unione Sovietica,
della Cina e dell'Italia, oltre naturalmente ai loro governi. Spinto
dell'interesse per quell'intervento in televisione, il governo italiano si è
impegnato per abolire il commercio delle mine antiuomo.
Cosa sono le mine antiuomo? I bombardieri ne lasciano a migliaia per volta
sul terreno, hanno forme innocue, magari assomigliano alle farfalle o ai giochi,
sono colorate vivacemente. Quando qualcuno le calpesta o le raccoglie scoppiano,
magari non subito, e sono fatte per mutilare gli arti e gli occhi. La gente lo
sa, sa che il terreno intorno è seminato a morte, ma deve raccogliere la legna o
pascolare gli animali. Così per sopravvivere rischia ogni giorno.
Queste mine resistono anche per decine d'anni, sono armi poco costose (circa £.
10.000 l'una) alla portata anche degli stati più poveri. Il ragazzo mutilato non
può più produrre, per tutta la vita dovrà essere curato e mantenuto. Il mondo è
pieno di queste mine, che si confondono con l'erba e i sassi, vengono trascinate
a valle dalle piogge. La loro presenza fa continuare la guerra anche dopo anni
che le ostilità sono cessate.
A mia figlia sono venuti i brividi quando ha sentito dell'attentato di Pisa. I
pensieri si affollano in testa: il colpire non visti, carpire la fiducia dei
bambini con un involucro per giocattoli, prendersela con chi non può difendersi
e togliere loro l'unico mezzo per sopravvivere... Senza parlare di una paura più
generale che riguarda il popolo Rom: cosa fare se non si può neanche lavare i
vetri ai semafori e chiedere il pane per strada? Come fidarsi ancora di chi
offre qualcosa?
...eppure, il giorno stesso abbiamo ricevuto una telefonata da Pisa: era un
gruppo che già voleva fondare una sezione di EMERGENCY, ci diceva che dopo quel
fatto ce n'era ancora più bisogno.
Una chiacchierata non risolve niente. Lo sforzo è cercare una nota
positiva...forse la voglia di non arrendersi che traspare dai discorsi della
signora Strada. Forse la conferma che i Rom, da bravi "ultimi della classe",
sono tanti e sparsi in tutto il mondo.
In quei giorni la gente era attenta, curiosa, presente, i membri di EMERGENCY
erano continuamente chiamati a parlare nelle scuole. Proprio per le scuole,
stava partendo la campagna presentata dal personaggio a fumetti LUPO ALBERTO. Il
Belgio per primo mise al bando le mine-antiuomo, poi convegni, accordi, mezze
verità, parecchi passi avanti.
Ma cosa succederebbe se questo interesse venisse a mancare? Ecco il senso del
titolo di allora: SIAMO TUTTI ZINGARI! Non ricordarti di loro e della
maggioranza del mondo solo quando ne parlano i giornali. Che faccia piacere o
no, la vita continua...
Di Fabrizio (del 01/09/2009 @ 09:01:49, in media, visitato 1554 volte)
Da
Roma_Daily_News Del fatto, o fattaccio, se ne è parlato
QUI. OK, ne hanno parlato tutti, compreso il Corriere della Sera. Ma, per completezza
d'informazione, come ha reagito la società rumena?
Il 25 agosto, Madonna si è esibita a Bucarest di fronte a circa 70.000
persone. Secondo i media locali, la sua performance è stata perfetta e
tecnicamente impressionante. Mentre le opinioni sulle qualità vocali di Madonna
rimangono tante e contraddittorie, i Rumeni si sono riuniti nel sentirsi
oltraggiati dalle sue coraggiose dichiarazioni, fatte durante lo show, dove si è
espressa contro la discriminazione verso la popolazione rom e gli omosessuali
nell'Europa Orientale.
Persino noi, che teniamo sotto controllo e combattiamo l'antisemitismo in
Romania dal 2002, siamo stati sorpresi dal fronte comune assunto dai media
locali contro i punti di vista di Madonna sull'argomento: articoli su
"l'arroganza e l'impudenza di Madonna nel venire in Romania ed esprimere
il suo appoggio agli Zingari" e "non abbiamo bisogno del parere di Madonna su
cose simili" sono opinioni comuni che hanno preoccupato i media nei giorni
seguenti.
E così, una leggenda vivente il cui arrivo era stato anticipato con grande
entusiasmo è diventata una stella caduta, quasi una persona non grata, solo
perché ha espresso il suo punto di vita su questioni che sono anche le nostre
preoccupazioni: discriminazione ed intolleranza.
In un articolo pubblicato su un importante sito di informazione digitale,
Madonna stessa diventa bersaglio di discriminazione:
"L'aliena Madonna Ciccone, mangiatrice di macaroni (macaronari) proveniente
da una famiglia della Mafia italiana di New York, convertita al Talmud ed alla
cabala sionista, che si è venduta allo zingaro internazionale,..." è stata la
dichiarazione d'apertura di quell'articolo.
E' un caso molto rappresentativo dello stato mentale esistente in Romania, a
livelli allarmanti, quando si parla di estremismo, nazionalismo,
discriminazione, razzismo. Sfortunatamente la grande maggioranza della
popolazione è stata cresciuta ed educata nello spirito che ha generato questa
reazione contro Madonna: questo gruppo include molti di quanti sono a carico
delle istituzioni statali responsabili nel combattere questi fenomeni. E' per
questo che non vediamo nessuna reale azione sviluppata per educare la
popolazione contro l'intolleranza e il bigottismo, e la situazione continua a
deteriorarsi.
Il programma educativo di cui parliamo dev'essere a lungo termine, continuo,
vigoroso e non condotto da politici ed opportunisti, che cercano la simpatia
internazionale ed i fondi UE, ma da persone istruite che vi si dedichino, ben
preparate sull'argomento e che non siano soggetto di pressioni politiche e
sociali.
Un programma simile rimarrà senza risultati o valore se non includerà la
popolazione rrom, che necessita di assistenza, pazienza e determinazione per
cambiare ciò che alimenta l'odio ed il razzismo in Romania.
Fino a quando un programma simile non diventerà realtà, continueremo a
testimoniare contro il razzismo, la discriminazione e l'odio mostrato non solo
verso le minoranze, ma anche verso quanti hanno il coraggio di ergervisi contro.
La Romania si considera un paese ben educato con diritto di parola: il
diritto ad essere rozzi, offensivi, persino carichi di odio verso gli altri, è
visto come sacro, particolarmente quando la popolazione in generale ha opinioni
simili. Anche quando le vittime di discriminazione, intolleranza o odio cercano
di difendersi o di contrastare queste parole ed azioni velenose, premono per
un'azione legislativa, le loro reazioni sono considerate un attacco alla libertà
di parola ed un attacco al popolo rumeno.
Nessuna donazione di denaro, nessuna dichiarazione politicamente corretta,
nessuna simpatica riunione o cena accademica, porterà il cambio di cui parliamo:
saranno azioni inefficaci che serviranno solo a renderci comodi mentre la
corrente dell'odio etnico continua a scorrere, non sminuita, attorno a noi.
Un programma a lungo termine, in profondità e sostenuti dai programmi per
l'istruzione, rivolto ai giovani, è la sola speranza per portare un cambio
positivo nel futuro, un futuro in cui le dichiarazioni contro l'odio e
l'intolleranza, come quelle di Madonna, incoraggeranno l'acclamazione ed il
supporto, invece dello scherno e della condanna generali ricevuti nella
settimana passata.
Marco Maximillian KATZ
National Director
MCA Romania - Centrul pentru Monitorizarea si Combaterea AntiSemitismului
THE CENTER for MONITORING and COMBATING ANTISEMITISM in ROMANIA
www.antisemitism.ro
(beta version)
email: mca.romania@gmail.com
TEL: +40 (21) 3117230 FAX: +40 (21) 3117232
US FAX: +1 901 2848182 TEL VoIP: 0337300759
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