Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Da
Roma_Francais
Jenisch, Sinti e Rom (Le temps, CH, 11.12.2007)
Il Fondo Nazionale della Ricerca Scientifica (FNRS) pubblica uno studio sulle
sorti della "gens du voyage" nella Svizzera del XX secolo, in particolare sulle
centinaia di infanti jenisch, sinti e rom prelevati a forza dalle loro
famiglie, con lo scopo di integrarli ed assimilarli, dalla Pro Juventute tra il
1926 e il 1973.
Florence Gaillard
Mercoledì 12 dicembre 2007
Gli Jenisch sono un gruppo etnico europeo. Si dicono di origine celtica ma la
tesi è contestata, così come quella che li fa discendenti di commercianti giudei
itineranti. Le loro origini rimangono dunque poco conosciute, ma hanno una
lingua loro - lo jenisch - il cui primo dizionario è apparso nel 2001. A volte
sono chiamati gli "Zingari bianchi" per le loro caratteristiche fisiche: capelli
ed occhi chiari.
Nomadi o largamente sedentari al giorno d'oggi, vivono soprattutto in
Germania (circa 200.000, nonostante le enormi perdite sotto il nazismo), in
Austria, in Francia e nella Svizzera orientale, dove sarebbero oltre 30.000, di
cui da 1.000 a 2.000 nomadi. Costituiscono il principale gruppo della gens du
voyage di nazionalità svizzera. Stephan Eicher, cantante zurighese ed icona
nazionale, è Jenisch da parte di padre.
I Sinti sono pure loro un gruppo etnico che vive soprattutto nell'Europa
germanofona. Hanno le stesse radici, modo di vita e struttura patriarcale dei
Manouches francesi - il chitarrista Django Reinhardt è Sinti. Sono, come i Rom
di Romania - ramo est europeo dello stesso gruppo etnico la cui presenza ha
recentemente preoccupato l'Europa occidentale - d'origine lontana indiana. Hanno
una lingua propria [...] Il loro numero in Svizzera è ritenuto in meno di 5.000
persone.
Da
British_Roma
Rabbia alle osservazioni sui Rom "pigri"
By NIAMH HORAN
Domenica 30 dicembre 2007
Un importante gruppo antirazzista ha bocciato i programmi che vedono
coinvolti alcuni Rumeni nella campagna informativa che li distanzia dal gruppo
etnico dei Rom.
Phillip Watt, direttore del National Consultative Committee on Racism and
Interculturalism (NCCRI), ha descritto l'idea come "superficiale ed offensiva".
La condanna arriva dopo che in membro della Comunità Rumena di Irlando (RCI) ha
concesso un'intervista a Radio RTE, in cui afferma che i Rom stanno danneggiando
l'immagine della più vasta popolazione rumena.
Ovidia Mathews dice che molti Irlandesi stiano stereotipando i Rumeni come
pigri mendicanti che non vogliono lavorare perché un piccolo gruppo di immigrati
Rom da loro una cattiva reputazione.
Come risultato ha richiesto una campagna sui media per educare gli Irlandesi
sulle differenze tra la più grande popolazione rumena che vive in Irlanda e il
più piccolo gruppo etnico dei Rom.
Mathews dice che la comunità Rom sta danneggiando l'immagine della più vasta
popolazione Rumena "Di solito li vedi (i Rom) per strada, a volte mendicando, a
volte che vendono Big Issue... sono accampati sulla M50... ora c'è uno
stereotipo... (e) tutti i Rumeni sono visti come Rom
"Probabilmente la cosa peggiore per i Rumeni è che (i Rom) non hanno la
volontà di lavorare come normali cittadini. Ora, io non posso dire che nessuno
di loro lavori, ma posso dirlo della grande maggioranza.
Attualmente ci sono circa 3.000 Rom che vivono in Irlanda, il 90% dei quali è
arrivato qui dalla Romania.