Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Segnalo da Radio Indymedia: Eugenetica in Europa tra le due guerre e oltre - Caccia agli Zingari in Svizzera
audio: MP3 at 25.1 mebibytes (download torrent)
Nel maggio del 1999, il Parlamento svedese ha deciso di indennizzare le vittime della politica di sterilizzazione forzata condotta in questo paese dal 1934 al1975. A partire dal periodo compreso fra le due guerre, in tutta Europa, sotto la pressione di una "nuova scienza", l'eugenetica, e nel quadro di un'inquietante febbre nazionalista, si attuano politiche di eliminazione o di controllo dei "devianti sociali" e degli stranieri. La Germania nazista le porterà al parossismo, ma esse furono attuate, sotto altre forme, anche dal governo elevetico nei riguardi degli zingari.
E' un sito in inglese, ricco di immagini e testimonianze storiche sui Rom di
Romania: anche se con un occhio molto attento al passato e un po' meno ai giorni
nostri.
www.icfoundation.ro
Di Daniele (del 24/03/2006 @ 10:53:04, in casa, visitato 2838 volte)
Da International Alliance of Inhabitants: Una donna incinta, Kathy Buckland, era lì mentre la sua casa-mobile veniva trascinata via dalla sua terra e veniva bruciata vicino alla strada … Migliaia di persone in Gran Bretagna subiscono questo trattamento: sfrattate con la forza dalle loro stesse proprietà e costrette ad arrangiarsi, alla stregua di occupanti “illegali” di parcheggi e di aree di sosta. Perché? Perché esse appartengono a una minoranza, stabilitasi in Inghilterra da 500 anni, che ha sempre subito atti di intolleranza, pregiudizi e discriminazione razziale della maggior parte della popolazione; i Rom, o Zingari, e i nomadi, che nonostante tutti gli ostacoli e le difficoltà incontrate restano attaccati alle loro tradizioni, lingue e modi itineranti. Attualmente Dale Farm è la più grande comunità di nomadi della Gran Bretagna. La continua minaccia di sfratto è causa di forte stress per tutte le famiglie di Dale Farm e per quelle delle comunità minori di nomadi di Five Acre Farm e Hoverfields Avenue. Il numero totale di persone coinvolte supera il migliaio. Si tratta di un caso di pulizia etnica? Come tale è percepito dalle vittime, tra cui vi sono nove donne incinte. Grattan Puxon , ex segretario generale del Congresso Mondiale dei Rom: “In poche parole, vogliamo che Dale Farm sia lasciata in pace. E stiamo opponendo resistenza nella speranza di mettere fine agli sfratti della nostra gente in tutta la Gran Bretagna e nel resto del mondo. Vogliamo che la pulizia etnica venga fermata. Aiutateci per favore.” Cosa possiamo fare? Moltissimo, come è dimostrato dalle altre Campagne Sfratti Zero. Queste funzionano perché si stabilisce un legame di solidarietà tra la mobilitazione locale e le decine di migliaia di persone che sostengono concretamente la battaglia, anche con una semplice firma. Perciò è indispensabile la solidarietà internazionale. Clicca qui per firmare subito l'Appello! La tua firma raggiungerà immediatamente tutte le controparti interessate. Spedisci questo appello ai tuoi amici e falli firmare.
Di Fabrizio (del 25/03/2006 @ 10:04:08, in media, visitato 1841 volte)
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Nella pellicola - chiede la giornalista - si dice che Berlusconi ha gia' vinto le elezioni perche' "ha cambiato le nostre teste" (da Repubblica)
C'è chi si prepara spiritualmente al 9 aprile, con la visione de Il Caimano. Magari, non c'entrerà nulla col risultato delle elezioni, mi sono rivisto con gusto Lisbon Stories.
Non faccio il critico cinematografico, ma Wenders è ancora tra i miei preferiti e il film è, prima di tutto, un inno al viaggio (le scene iniziali) e alla scoperta (tutto il resto della trama), fino ad appropriarsi di quanto si ha attorno, nonostante gli intoppi, le incomprensioni, le delusioni.
Vi inviterei ad un gioco, in queste due settimane scarse che mancano al 9 aprile. Riprendersi la propria testa e fare come Fritz e Winters: rubare con gioia e curiosità i suoni e le immagini che ci circondano. Fate finta di vedere tutto ciò che avete a noia (l'autostrada o la metropolitana, un balcone o un mercato, i prati e i cantieri, gli occhi e i gesti di chi vi circonda), come se fossero qualcosa di nuovo e alieno, da portare con voi.
Sono le immagini e i suoni che vi porterete nella cabina elettorale (chi voterà, s'intende). Perché il rischio che corriamo, è quello di seguire un brutto gioco: Berlusconi sta scippandoci le elezioni per farne un referendum pro o contro di lui (non vorrei che dopo Cristo e Napoleone, si paragonasse pure a Pinochet!), gli avversari politici gli reggono il gioco. E noi, rischiamo di non vedere altro che questo gioco delle parti, senza capire dove viviamo e cosa gira attorno.
Bisogna astrarsi, per poter giocare. Se proprio vogliamo ricadere nei "soliti" tormentoni, fingete di essere un Rom, qualsiasi cosa possa significare per voi la loro diversità. Non mi importa se la vostra immagine magari si basa solo su stereotipi: metterla in gioco significa mettere alla prova se stessi. Guardate sul tram le persone come se suonaste la fisarmonica, per capire chi dei passeggeri allungherà una moneta, guardate una vetrina come se tra le cose esposte ce ne fosse solo una che merita attenzione, come attaccar bottone con un ragazzo/a che con ogni probabilità vi manderà al diavolo... Oppure, fingete di essere qualsiasi altra cosa vogliate.
Fatelo come un gioco, e se volete aggiungete qui sotto uno spunto o un'impressione, mettete una foto su Flickr, annotate qualcosa su un taccuino, fischiettate un motivetto. Per chi vuole, appuntamento al 10 aprile
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L'Alfama di Lisbona
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Di Fabrizio (del 25/03/2006 @ 13:20:26, in media, visitato 1781 volte)
In occasione della Settimana Europea sui Media e le Minoranze, XenoMedia (Barcellona) ha realizzato un proprio studio dal titolo Análisis sobre la Diversidad Cultural en Televisión. I risultati dello studio da oggi sono disponibili sul sito xmbcn. (in spagnolo, s'intende)
Raúl Martínez Corcuera XenoMedia BarCeloNa - Observatorio de la Diversidad info@xmbcn.orgTel: 639 125 741
Di Fabrizio (del 26/03/2006 @ 10:02:08, in lavoro, visitato 1839 volte)
Segnalo un lungo e preciso articolo di Roma Press Association, su Rom e lavoro nella repubblica slovacca. E' in inglese, non ce la faccio a tradurlo bene per tempo.
Di Fabrizio (del 26/03/2006 @ 10:16:44, in scuola, visitato 2535 volte)
Due notizie dalla Moldavia, comunicate dall'associazione
Tarna Rom di Chisinau:
Il 18 marzo, al termine del terzo
Meeting della Gioventù Rom della Moldavia (coorganizzato da Tarna
Rom, Unione dei Giovani Rom di Moldavia e Hotel Jazz
di Chisinau) i ragazzi che erano intervenuti sono stati accusati senza
prove o motivo della sparizione di sei cucchiaini da te. Il
caposala ha detto di aver contato precedentemente il numero delle posate
e delle stoviglie, perché "si sa come sono questi bambini". Al
termine del servizio ha notato che mancavano 6 cucchiaini e per questo
ha cominciato ad apostrofarci malamente. Gli abbiamo spiegato perché non
era possibile che qualche bambino avesse preso le posate.
Dopo una decina di minuti è intervenuto il direttore dell'albergo,
a scusarsi per il fraintendimento e per la condotta del cameriere. |
Ion DUMINICA è il primo Rom nella storia della
Repubblica di Moldavia ad ottenere il titolo di Dottore in Scienze
Politiche.
- 1994 - 1999 Bachelor in scienze politiche
- 1999 - 2001 Master in Relazioni Internazionali
- 2000 - 2003 (2006) Dottorato in Scienze Politiche
Ion Duminica è tra i fondatori e membro dell'Unione dei
Giovani Rom di Moldavia "Tarna Rom".
E' fermamente convinto che il popolo dei Rom non debba essere
giudicato secondo i pregiudizi creati dalla storia, ma secondo il valore
personale. Il titolo di Dottore in Scienze Politiche lo pone al
vertice nel campo scientifico tra i Rom di Moldavia ed è un chiaro
esempio per gli altri Rom. Ion Duminica chiede ai Rom di mantenere la
propria identità ed essere orgogliosi della loro nazionalità.
Conosce molte celebrità che non vogliono identificarsi come Rom, a
causa degli stereotipi che circondano il loro popolo. |
Nel contempo, Ion Duminica è a capo della Sezione di Storia e Cultura Rom
della Repubblica di Moldavia, ospitata dall'Istituto di Ricerca Interetnica
dell'Accademia delle Scienze.
Il suo messaggio ai giovani è di studiare e di non perdere la propria
identità.
Di Daniele (del 26/03/2006 @ 10:54:06, in casa, visitato 2480 volte)
Iniziativa Thara Haus
Thara è la parola rom per "domani" ma significa anche "futuro". Cos'è Thara.L'iniziativa Thara Haus (Haus significa casa) è una collaborazione di organizzazioni rom e non rom a Vienna, Austria. L'obiettivo principale è di offrire ai giovani rom e sinti che risiedono a Vienna, Austria, un ampio paniere di programmi di formazione e di attivazione orientati a prepararli per il futuro ingresso nel mercato del lavoro o istruzione superiore. Come una cooperazione di sviluppo Equal (nEwC_baselines), l'iniziativa Thara Haus è impegnata nella promozione dell'integrazione dei giovani rom e sinti nel mercato del lavoro con una attenzione particolare al background socio-culturale del gruppo interessato. L'iniziativa Thara Haus – Equal DP nEwC_baselines si rapporta ad altri progetti simili in tutta Europa. O biettivi di Thara.Migliorare le prospettive di vita dei giovani rom e sinti; migliorare le loro possibilità d'ingresso nel mercato del lavoro o conseguire l'istruzione superiore rafforzando la sicurezza di sé ed in generale elevando il livello di istruzione. Incoraggiare i giovani a conoscere il loro background culturale come un aspetto positivo di vera diversità e nello stesso tempo dare loro la possibilità di sviluppare sinergie con la società dominante, senza perdere "di vista" il loro background culturale. Offrire ai partecipanti l'opportunità di acquisire facili competenze e vere qualifiche attraverso una varietà di stimolanti programmi, nei quali possono sperimentare elementi chiave di lavoro di gruppo, scoprire le loro personalità e più in generale imparando con piacere. Creare una piattaforma per il dialogo interculturale (e intergenerazionale) a tutti i livelli per migliorare l'accettazione e la comprensione fra i rom e i non rom. Ridurre il pregiudizio e le barriere fra rom e non rom: imparando l'uno dall'altro è un aspetto chiave di questo obiettivo. L'attivazione e la motivazione delle grandi imprese di Vienna ad entrare nelle cooperazioni CSR ed offrire ai giovani rom posizioni di apprendistato, di tirocinio o offerte di lavoro. Per incoraggiare e assicurare l'attiva partecipazione dei rappresentanti rom e sinti agli sforzi dell'iniziativa Thara Haus. Un approccio innovativo.L'iniziativa Thara Haus non deve integrare i giovani rom e sinti nella società dominante imponendogli i propri valori, costringendoli a rinunciare al loro tradizionale background culturale e sociale. L'approccio innovativo è quello della collaborazione e del dialogo che aiuterà i giovani rom e sinti ad individuare il meglio dei due mondi e incoraggiarli a utilizzare questa conoscenza a loro vantaggio. I programmi educativi devono stimolare l'interesse del nostro gruppo obiettivo ed essere percepiti "divertenti", "calmi", moderni e tradizionali, creativi e di supporto allo stesso tempo. Una varietà di progetti permetterà ai partecipanti di "imparare facendo" e darà loro l'opportunità di conquistare qualifiche e abilità di base, scoprire i loro punti di forza e di debolezza, definire le loro preferenze e attitudini e sperimentare l'importanza della credibilità e della forza nella realizzazione dei progetti.
Vi ricordate Dijana Pavlović? Eccola nuovamente in scena:
Questo spettacolo nasce dall’incontro di due “ex ragazze dell’Est”, l’attrice serba Dijana Pavlović e la regista russa Tatiana Olear e dalle loro riflessioni sulla situazione di stranieri in una diversa società. Ciò che ci accomuna è il punto di vista, lo sguardo sulle realtà che si vive nella condizione di immigrato, che nonostante anni di integrazione più o meno felice non diventa mai uno sguardo “interno”. I nostri costanti dubbi sono: abbiamo fatto bene a emigrare? Come sarebbe stata la nostra vita altrove? Il posto in cui viviamo è veramente il nostro? Con cosa possiamo identificarci? Chi siamo? Intorno a cosa si struttura la nostra identità? Intorno a una qualche ideologia? A una fede religiosa? Alla nostra professione? A ciò che facciamo nella vita? UNA RAGAZZA D’ORO (testo vincitore del premio speciale del concorso nazionale Lago Gerundo)è la storia di una bambina, poi ragazza, poi donna zingara, una estranea per antonomasia, persino nel suo paese d’origine (il personaggio è interpretato da Dijana Pavlović). In una rapida sequenza di dieci quadri la osserviamo in paesi, contesti sociali, circostanze biografiche diverse: in una repubblica socialista al momento della morte del leader politico, in un giovane paese democratico piombato in piena e drammatica crisi economica che sfocia in una sanguinosa guerra civile e infine in un paese europeo, sotto il timore del terrorismo islamico. Oltre che una migrazione nello spazio e nel tempo, quello della protagonista è anche un viaggio interiore alla ricerca della propria identità e del senso della vita.
Scritto e diretto da Tatiana Olear
Interpreti Dijana Pavlović, Barbara Barbarani Nicola Ciammarughi, Tatiana Olear
Voci registrate Claudio Migliavacca, Bruno Fornasari, Cristina Ferrajoli
Musica e canzoni originali Nicola Ciammarughi, Tatiana Olear Karina Arutyunyan, John Young
Fonica Nicola Ciammarughi, Virgilio Patarini
Foto Valentina Carrera
Grafica Claudio Migliavacca
Spettacolo prodotto dal Centro Culturale Apollo e Dioniso
Con la coproduzione del Centro Culturale La Tenda
Sponsor Provincia di Milano, TVK Italia
al teatro ZAZIE - via Lomazzo 11, Milano - dal 30 marzo al 09 aprile 2006
Infoline & Prenotazioni : 02-34537852
Di Fabrizio (del 27/03/2006 @ 10:39:09, in Italia, visitato 2398 volte)
... E dopo via Idro, gli interventi arriveranno in via Negrotto e via Novara. In totale, 600mila euro stanziati dal Comune... (Il giornale a giugno 2005 op. cit.)
Da una settimana sto cercando di capire che fine abbiano fatto quegli euro. Niente: in via Negrotto e via Novara non si è mosso niente... e se la situazione non fosse "tragica ma non seria", verrebbe da dire che son stati fortunati!
Alcune domande: Se 600mila euro sarebbero dovuti servire per intervenire in tre campi, in via Triboniano la stessa somma viene spesa per la messa in sicurezza di un campo solo. Un vero e proprio buco nero. La scorsa puntata, descriveva la cementificazione di un'area grande quanto una singola piazzola, dove sarebbero state ammucchiate (in quale sicurezza?) circa 80 persone in container revisionati oltre 10 anni fa.
Ad inizio mese, l'incendio che ha tolto tutto e messo per strada 200/300 persone. Qualcuno dev'essersi pur chiesto "Messa in sicurezza? Vediamo se avanza qualche spicciolo!" Morale: è tornata la ruspa e praticamente ha spianato lo spazio di un campo di calcio, proprio accanto a dove ora sono accampati i superstiti. E dove potranno essere accolti solo quanti risiedono lì da almeno 4 anni.
PS: In questi stessi momenti sta avvenendo l'ennesimo trasloco al campo Triboniano-Barzaghi. Sto provando a raccogliere testimonianze in loco. Ci aggiorniamo.
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