Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Sucar Drom (del 19/02/2006 @ 21:59:48, in casa, visitato 2284 volte)
Pubblicato su Archivio Romano LilSabato 18 Febbraio 2006 ore 16:36:38
Sarà ad emulazione dei cartelli razzisti di Piovene Rocchette o forse è tutta la provincia di Vicenza ammantata di odio verso i Rom/Sinti. Giovedì 16 febbraio nel consiglio comunale cittadino è partito un piano di esclusione e di regolamentazione forzata, vessatoria, per le famiglie di Rom e Sinti che vivono in città da oltre venti anni: 33 famiglie, 140 persone. Sembrava di assistere ad una riedizione dei lager, campi di concentramento nazisti. Dei due "campi" cittadini uno sarà chiuso senza alternative per i residenti, l'altro duramente "regolamentato".
Da Vicenza Nereo Turati della sezione Opera Nomadi
Giovedi sera é andata in scena in consiglio comunale a Vicenza la prima parte di un feroce attacco all'esistenza delle famiglie Sinte e Rom che vivono in città da oltre vent'anni. La presentazione di un regolamento per i due "campi sosta" comunali (abusivi e malsani da sempre) ha dato la stura a ignobili provvedimenti quali: - esclusione di qualsiasi ipotesi di costruzione di un unico campo (progetto dell'assessore ai s.s. Piazza - il leghista buono - che per due anni ha tenuto banco nella maggioranza per poi essere cancellato all'ultimo momento) ma senza nessun'altra proposta alternativa; - pagamento delle piazzole più la cauzione antidanneggiamenti su terreno abusivo e con servizi fuori norma in unica soluzione annuale (finora erano gratis); - perdita del diritto alla concessione per vari motivi: crezione di nuovo nucleo familiare, per coinvolgimento in cause penali anche non concluse, morosità, cattiva condotta, evasione dell'obbligo scolastico (provvedimento espressamente voluto dai DS che supera "l'obbligo scolastico" introducendo la "scolarizzazione coatta"); - istituzione di una commissione di controllo disciplinare (in cui é richiesta la partecipazione dell'Opera Nomadi!!!) senza alcuna rappresentanza delle famiglie "concessionarie"; - nessun impegno ad attivare percorsi di sostegno sociale, scolastico, culturale; - nessun impegno a migliorare la situazione abitativa e igienica delle famiglie; - un ordine del giorno che impegna il sindaco a chiudere senza alternative il "campo" di viale Cricoli; - un ordine del giorno che impegna il sindaco ad appoggiare la richiesta della Lega Nord di abrogare la Legge regionale 54/89 (l’unica del veneto a tutela dei Rom/Sinti con finanziamento di 15.000 euro per tutto l’anno 2005).
A notte fonda è mancato il numero legale per le votazioni ed il consiglio comunale è stato rimandato a martedì.
Pubblichiamo l'articolo uscito venerdì sul quotidiano Il Giornale di Vicenza. La maggioranza ha votato per sgomberare e chiudere l’area di Antonio Trentin Come andrà a finire già si sa, ma a notte fonda è mancato il numero legale per arrivare al voto finale. Il Comune mette anche per il futuro a disposizione degli “ZINGARI stanziali” vicentini (33 famiglie e circa 140 persone) i due campi-nomadi ormai storici, quelli in viale Diaz e in viale Cricoli, che rimangono manifestamente e dichiaratamente irregolari per questioni di urbanistica e di logistica. Ma non prevede di procedere a una soluzione del problema legale entro breve termine. Le aree quelle sono e quelle resteranno per un bel po’, senza nessuna previsione neanche teorica di un nuovo campo unico. E intanto si procederà, finalmente, alla loro regolamentazione aggiornata, con un giro di vite nel rapporto amministrativo (presenze, utenze, cauzioni, risarcimenti, multe e obblighi vari) con le famiglie sinti e rom che ci vivono. A meno che nel frattempo non diventi realtà quello che - ieri sera in sala Bernarda - è apparso un caso di corto circuito politico-amministrativo. Il centrodestra, Udc esclusa, ha appoggiato in pieno una richiesta della Lega Nord, partito che punta alla cancellazione delle leggi riguardanti i nomadi, e pur accingendosi ad approvare il regolamento ha anche votato una “soluzione finale” proprio per il campo più malmesso. Per quello di Cricoli, infatti, sono stati indicati “sgombero e chiusura definitiva”, senza indicare un sito dove far eventualmente trasferire le carovane. Con il che lasciando ipotizzare un ritorno della “trea a mulinello” da una periferia a un’altra, da Vicenza ai Comuni vicini, per una quindicina di carovane. È questo il riassunto di una serata consiliare diventata nottata tra un centinaio di interventi e una raffica di votazioni su un regolamento che un anno e mezzo fa aveva avuto il “timbro” della maggioranza, ma che poi non è più risultato gradito. Il testo - portato in discussione già la settimana scorsa dal leghista Davide Piazza - era nel mirino per una serie di aggiustamenti tecnici e per un ritocco sostanziale: quello sul "no" al nuovo impianto unico che piacerebbe all'assessore, che in passato è stato ipotizzato a ovest e poi a est in strada Carpaneda e in via Zamenhof, che il centrodestra ha stabilito di rimandare ad altre stagioni amministrative. E l'impallinamento è riuscito, come annunciato e previsto: ogni idea di provvisorietà in viale Diaz e viale Cricoli è stata cancellata (salvo lo "sgombero" auspicato nell'ordine del giorno prima raccontato...) e ogni idea di nuovi impianti è stata esclusa da un emendamento presentato dal forzista Gianfranco Dori per conto di FI-An-Ln-Udc. La battaglia ideologica era già stata fatta, precedentemente, su un pacchetto di documenti per i quali è stata a lungo mattatrice Franca Equizi. La leghista espulsa dal suo partito e dal gruppo comunale ha mandato avanti una sequenza di polemiche impostate proprio sul suo pessimo rapporto con la dirigenza nordista, e con Piazza in particolare, rivendicando una propria purezza di linea (dura naturalmente) a colpi di proposte collaterali al regolamento. Un gran punto l'ha messo a segno proprio all'inizio della lunga disputa: il centrodestra quasi compatto le ha approvato un ordine del giorno che impegna il sindaco a premere per l'abrogazione della legge che finanzia le iniziative per l'integrazione degli ZINGARI. Un'iniziativa che a Venezia è stata avviata dal gruppo Lega Nord in consiglio regionale. Le hanno detto "sì" in quindici, ma qualcuno si è accorto di non essere propriamente d'accordo e ha dichiarato di essersi "un po' confuso". Ma poi all'Equizi è stata data meno soddisfazione: approvata la richiesta che il Comune non paghi bollette delle famiglie dei campi, ma bocciate asprezze come la proposta di espulsione dai campi di tutti i congiunti di chi finisce coinvolto in casi giudiziari o il divieto di spendere per l'inserimento scolastico dei bambini ZINGARI e per l'inserimento lavorativo degli adulti. In parallelo il centrodestra ha bocciato anche le proposte dell'opposizione più caratterizzate da finalità di integrazione sociale o di approfondimento culturale. Poi, come detto, è mancato il numero legale: tutto ora slitta a martedì.
Alexian Santino Spinelli e l'Associazione Thèm Romanó vi invitano a visitare il sito dedicato alla mostra
Tu taj Me - Io e te insieme per vincere il pregiudizio
Un’esposizione su Arte, Storia e Cultura Romaní comprendente foto, quadri, sculture, proverbi bilingue (Romani- Italiano) illustrati da un famoso pittore Rom. La mostra ripercorre idealmente il cammmino dei Rom a partire dall'India fino ad arrivare in occidente dando un particolare rilievo alle repressioni subite dai Rom, Sinti, Kale, Manouches e Romanichals a cominciare da quelle del 1600 per arrivare all'olocausto sotto la dittatura nazista. L'esposizione è completata anche da oggettistica in rame e ferro, abbigliamento e sartoria romaní, proiezione di video, documentari e diapositive.
per visitare il sito clikkare sul link sottostante
http://www.alexian.it/mostra/mostra.html
CONTATTATECI PER RICEVERE MAGGIORI INFORMAZIONI
Le proposte artistiche di Alexian per l'estate 2005
Novità assoluta Alexian e il suo Gruppo Presentano
Romano Etno-Jazz Quando la musica, i canti e le liriche dei Rom Incontrano il Jazz Nel repertorio un omaggio a Django Reinhardt
So me sinom Tour Un percorso musicale e canoro nella lingua romaní (zingara) dei Rom abruzzesi per un viaggio ideale attraverso l'intimità di un’arte assolutamente originale.
Di Fabrizio (del 19/02/2006 @ 12:11:56, in blog, visitato 1880 volte)
da:
Vestiti da Calderai (Caldereros) intonano canzoni tradizionali durante la processione a San Sebastian del 4 febbraio 2006. La sfilata ricorda l'arrivo in città dei Rom dall'Ungheria, che erano dediti alla riparazione di utensili di cucina. La manifestazione coincide con la proclamazione del carnevale. REUTERS/
Di Fabrizio (del 19/02/2006 @ 03:25:48, in blog, visitato 1669 volte)
Ho ritrovato un appello del 18 dicembre su Nordic_Roma. Sì, proprio le vignette danesi... scusate la somma ignoranza, ma non capisco il motto bestiale di rabbia che esplode a febbraio. Eppure, le vignette sono del settembre scorso e quella lettera era di una civiltà estrema. Perché si è perso il tempo allora e come mai la crisi è esplosa in tutta la sua violenza nell'arco di una settimana? Bastano 5 minuti di televisione per provocare 11 morti, ma credo che tutti sappiano sbottonarsi una camicia da soli, facendo meno danni. Insana nostalgia di censura, la mia? Forse, ma vorrei vederlo un ministro espropriato della TV e dei giornali, a comunicare via blog. Due ultime cose dedicate al diritto di satira nel continente di Voltaire, QUI.
Di Fabrizio (del 18/02/2006 @ 13:48:47, in sport, visitato 2114 volte)
Settimana scorsa mi hanno scritto gli amici di Nuova MultiEtnica, quest'anno li aspetta il torneo mondiale in Sudafrica. Ecco uno stralcio del loro progetto:
- Chi è la A.S.C.Nuova MultiEtnica (ONLUS)
L’associazione sportiva e culturale Nuova MultiEtnica Onlus ha come fine la tutela dei diritti delle minoranze e degli emarginati, attraverso l'educazione allo sport e alla convivenza pacifica. Costituitasi nel 2001 per difendere i diritti degli abitanti del campo Rom di via Barzaghi a Milano, l’associazione è ormai una realtà consolidata in grado di coinvolgere nelle sue iniziative numerose comunità di immigrati: argentini, brasiliani, rom, rumeni, polacchi, dominicani, peruviani, senegalesi, egiziani, salvadoregni... La sua attività si articola in tre direzioni: l'attivismo sociale volto alla tutela e all'estensione dei diritti degli immigrati (mediazione con la questura, appoggio nelle pratiche burocratiche...); l'attività sportiva con l'organizzazione di squadre di calcio, calcetto e basket, formate da immigrati di diverse etnie, e l'organizzazione di manifestazioni sportive che promuovano integrazione e visibilità; l'organizzazione di eventi e iniziative che uniscano le comunità straniere (feste, concerti, iniziative culturali, mercatini e fiere multietniche).
La A.S.C.Nuova MultiEtnica è una Onlus, registrata come associazione non lucrativa presso il registro della Regione Lombardia. Si cita per questo il primo punto dell’articolo 3 dello statuto associativo: “L’associazione sportiva dilettantistica è un centro permanente di vita associativa a carattere volontario e democratico la cui attività è espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, con particolare riguardo al reinserimento sociale di soggetti deboli o svantaggiati quali emigranti, disabili, tossicodipendenti, persone in difficoltà temporanea o permanente, portatori di handicap, minori, soggetti a rischio di esclusione sociale(...) al fine di favorire l’integrazione delle persone senza distinzione di razza, religione, sesso, ceto sociale e cultura”.
Campioni del mondo 2004 e 2005
Nel 2003 il giornale di strada “Terre di mezzo” invita la A.S.C.Nuova MultiEtnica a rappresentare l’Italia alla prima edizione della Homeless World Cup; la squadra si classifica al 5° posto con la vittoria del titolo di capocannoniere. Nella seconda edizione arriva il primo titolo di Campioni del mondo!
A seguito del successo riportato l’allenatore Bogdan Kwappik è premiato nel mese di novembre a Bagno di Romagna Terme come personaggio dello sport dell’anno 2004 nell’ambito della manifestazione “Campione nello Sport, Campione nella Vita”.
Nel 2005 a Edinburgo la squadra italiana conferma la propria forza in campo vincendo nuovamente il titolo mondiale.
L’Italia è due volte campione del mondo!
- La “Homeless WorldCup” e lo street soccer
Ogni anno l’INSP - International Network of Streets Papers (il network Internazionale dei Giornali di strada) organizza un campionato mondiale di street soccer riservato ai senzatetto e agli emarginati, con il patrocinio dell’ONU, U.E.F.A, alcune municipalità e istituzioni, ed il supporto di società calcistiche come Manchester United e Real Madrid.
Dietro a un grande evento sportivo e mediatico l’obiettivo della Homeless World Cup è dare una possibilità alle persone più svantaggiate di partecipare come protagonisti ad una manifestazione in cui lo sport è strumento di riscatto e integrazione.
La manifestazione serve inoltre ad accendere i riflettori sulle problematiche legate alla povertà, al disagio sociale e all’emarginazione che coinvolgono l’intero pianeta.
Lo street soccer è una sorta di calcetto velocissimo, in cui due squadre composte da 4 giocatori ciascuna si sfidano in due tempi da 7 minuti, con cambi volanti e una media di 10 gol a partita. Il campo, che misura 20 metri per 14, è recintato e non esiste fallo laterale con la palla sempre in gioco.
A Edimburgo, dal 20 al 25 luglio 2005, sono state circa 30 le nazionali che hanno tentato di soffiare il titolo agli Azzurri. Le squadre, rappresentative dei cinque continenti (tra cui Polonia, Austria, Sudafrica, Camerun, Namibia, Brasile, Giappone, Francia e Germania, Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Olanda, Spagna, Ucraina, Argentina, Russia, Svezia), si sono sfidate in otto giorni di torneo con eliminatorie da 4 squadre; nell’ultima giornata le prime due classificate di ogni girone hanno giocato in partite ad eliminazione diretta a partire dagli ottavi di finale.
Alla fine del torneo tutte le squadre sono state premiate.
- Finalità e Obiettivi della partecipazione a Città del Capo
La rappresentativa italiana della A.S.C.Nuova MultiEtnica, due volte campione del mondo, è ufficialmente invitata a partecipare alla quarta edizione del torneo nel mese di Settembre 2006. Con la vittoria della coppa del mondo hanno vinto, nelle parole del Presidente dell’associazione “tutti gli emigrati, tutti coloro che in Italia e nel mondo sono ancora senza casa, senza lavoro e senza permesso di soggiorno”.
I componenti della A.S.C.Nuova MultiEtnica sono infatti stranieri immigrati nel nostro Paese in cerca di fortuna: sono polacchi, argentini, brasiliani, rom, rumeni, croati, ucraini, albanesi, dominicani, peruviani, nigeriani, ecuadoregni, mauriziani...
La partecipazione al Mondiale di Città del Capo, quale che sia il risultato, è per l’associazione un momento di grande visibilità per potere successivamente portare avanti le iniziative rivolte all’integrazione delle comunità straniere in Italia.
Per contatti:
Di Fabrizio (del 18/02/2006 @ 10:58:57, in media, visitato 1771 volte)
Stamattina si è presentato zio Kalderosh tutto agitato. Sembra che il nipote ministro ne abbia combinata un'altra. Sarà, che ormai non ci facciamo più caso, io non ne sapevo niente. Ho acceso il computer, e visto che lo zio è un patito dell'obbiettività (e del Valpolicella) ha insistito per leggere solo quello che scriveva... Alle ore 11.00 di oggi, questa era l'home page:
- L’inno dei sudtirolesi
- «ROSSO COME UN PEPERONE: GUARDANDOMI, PRODI TACEVA...»
- IL PAESE NORMALE DEL PROFESSORE
- Pattini d’oro zecchino
- di Malaparte ...
- LA RIFORMA BIAGI NELLE MANI DEI COMUNISTI
Questo in primo piano:
- Berlusconi: «Resto per vigilare sulla libertà»
- I pm chiudono l’indagine in tempo per le elezioni
- Resa dei conti a Ceppaloni
- Il pedofilo torna a chiedere la “castrazione” per non violentare ancora
- Vladimir Luxuria, il trans che piace a tutti (anche a Gasparri)
- Kamikaze non è reato: sentenza choc
- Dalla certezza del diritto alla filosofia del “rovescio”
- E’ incredibile ma purtroppo è vero
Politica:
- «Vogliono annientarci: a Crema incendiato il camper elettorale»
- Ora l’Islam italiano tifa Ahmadinejad
- Colle Valdelsa, occultate le vignette-shock
- No global violenti? Colpa di Borghezio
- Niente bavaglio a chi insulta il Papa
- «Rosso come un peperone, guardandomi, Prodi taceva...»
- «Han mangiato tutti, tranne Lega e Rifondazione»
- Falsa partenza per il Forum no Tav
- Vi spiego perché è una battaglia di libertà
- Partite gratis, le tv chiedono aiuto al ministero degli Esteri
- Sui cieli di Torino anche due elicotteri dell’esercito
Esteri:
- Pace in Euskadi, si moltiplica l’ottimismo
- «Anche in Italia è urgente il federalismo fiscale»
- Pechino val bene un po’ di censura
- Approvata la Bolkestein, ma senza idraulico polacco
- La svolta di Parigi: l’Iran vuole la bomba nucleare
- Hamas indica il premier
- Caricature di Maometto: Pakistan e Iran non si placano
- Guantanamo non è una vignetta L’Onu chiede a Bush di chiuderlo
(e poi non dite che non li tratto bene!) Qualcuno, glielo dice allo zio che non si sono dimenticati del ministro? PS: Fatemi un favore, allle prossime elezioni rimandiamolo a casa, che qui non si vive più! (zio Kalderosh quando non è agitato)
Di Fabrizio (del 18/02/2006 @ 09:18:17, in Europa, visitato 2069 volte)
BUCAREST - (Rompres reports) L'Ispettorato Distrettuale della
Polizia (IPJ) di Giurgiu ha selezionato ed assunto la prima
poliziotta di etnia rom. Ha ottenuto una valutazione complessiva di
8.80 al concorso dello scorso dicembre. La comunicazione è
arrivata il 2 febbraio da Daniela Gheta, dell'ufficio pubbliche
relazioni IPJ.
Elena Daniela Bogatu, questo il nome della neo assunta (24 anni),
presterà servizio nella città di Bolintin-Vale, presso
la polizia rurale, dipartimento sicurezza.
La giovane si è laureata in legge all'Università di
Bucarest e ha solide conoscenze anche in informatica e lingue
straniere.
IPJ di Ilfov in precedenza aveva assunto anche tre poliziotti
maschi di etnia rom. Tutti cittadini rumeni.
Rif: Ungheria
TIRGU MURES – Il tribunale di Ludus nella Romania
Occidentale ha rimandato al 7 marzo i lavori sul pogrom di Hadareni.
La ragione è data dalla decisione assunta sul caso dalla
Corte Europea dei Diritti Umani il 12 luglio 2005, che non è
mai stata tradotta in rumeno e quindi non è stata pubblicata
sulla Gazzetta Ufficiale, nell'attesa che la decisione venga siglata
dal Ministro per gli Affari Esteri. In base al ricorso di Strasburgo
lo stato rumeno era stato condannato al pagamento di 238.000 euro a
sette superstiti di Hadareni.
[...]
Il documento della Corte Europea prevedeva la cessazione del
processo tra i superstiti del pogrom e lo stato rumeno. All'epoca, 15
tra i 22 Rom della parte lesa, avevano ritirato le accuse in cambio
di un risarcimento che variava tra gli 11.000 e i 28.000 euro.
Rif: Hadareni
Fonte Romanian_Roma
Di Fabrizio (del 18/02/2006 @ 00:18:17, in media, visitato 1908 volte)
Leggo (anche) su RuotaAppelli Solidarietà con Farid Adly e Mariangela Gallo Fonte: Il Dialogo - http://www.ildialogo.org 14 febbraio 2006
L'amico carissimo Farid Adly, autorevole giornalista (apprezzato collaboratore del "Corriere della sera", "Il manifesto", Radio popolare di Milano, ed altre notissime testate) e prestigioso militante per i diritti umani, é direttore dell'agenzia-stampa "Anbamed. Notizie dal Mediterraneo" e presidente dell'associazione culturale Mediterraneo; vive e lavora ad Acquedolci, in provincia di Messina, dove svolge il suo lavoro di inchiesta, documentazione e denuncia, con particolare riferimento alla difesa dell'ambiente, della legalità, dei diritti di tutti. Mariangela Gallo, docente nelle scuole medie superiori, operatrice culturale, regista teatrale di spettacoli di impegno civile, é impegnata nel volontariato, contro la mafia, per i diritti umani, nell'educazione alla pace e alla solidarietà. Alcuni giorni fa ignoti criminali sono penetrati nella casa di Farid Adly e Mariangela Gallo: hanno sfondato la porta, trafugato piccoli elettrodomestici, ed hanno collocato ben visibili su un mobile nell'ingresso della casa due pallottole: inequivocabile minaccia di morte. ...) Già un anno fa Farid Adly fu oggetto di una minaccia di morte.
A Farid e a Mariangela vogliamo esprimere ancora una volta la nostra solidarietà, la nostra gratitudine, la nostra stima e il nostro affetto.
A tutte le lettrici e a tutti i lettori di questo sito chiediamo ancora una volta di far sentire la propria vicinanza a Farid e Mariangela. Una dichiarazione, un gesto di solidarietà, per piccola cosa che sia, é un atto che in questi momenti conta, é un atto necessario: invitiamo caldamente tutte e tutti a far sentire a Farid e Mariangela che siamo con loro, che non sono soli, che c'è un'Italia che non è complice dei poteri criminali.
Note:
Per contattare Farid Adly e Mariangela Gallo: e-mail: anbamed@katamail.com Grazie a Tutte/i Martedì, 14 febbraio 2006
Un gruppo rappresentativo dei Rom e dei Sinti tedeschi martedì scorso si è espresso contro le dichiarazioni del Presidente dell'Iran Mahmoud Ahmadinejad, che descrivono l'Olocausto nazista come un "mito". Dei circa 1 milione di Zingari che vivevano in Europa al tempo della II guerra mondiale, gli storici stimano che i nazisti e i loro alleati ne uccisero tra il 25 e il 50%, in aggiunta ai 6 milioni di vittime ebraiche dell'Olocausto. Romani Rose, a capo del Concilio Centrale dei Rom e dei Sinti Tedeschi, ha inviato una lettera all'ambasciatore iraniano, dove scrive "il governo di Teheran deve rispettare questi ftti storici se vuole essere parte della comunità internazionale" Rose ha poi espresso solidarietà alla comunità ebraica ed israelita in Germania, e in altro punto della lettera all'ambasciatore eyed Shamseddin Kharegani condanna il presidente iraniano per "continuata propaganda di odio". La lettera del Consiglio Centrale dei Rom e dei Sinti Tedeschi non intende rivolgersi al solo Ahmadinejad, ma anche contro le "la tolleranza dimostrata dal governo iraniano tramite bandiere e cartelli che diceno che -l'Olocausto è una menzogna-"
By ASSOCIATED PRESS BERLIN
Di Daniele (del 17/02/2006 @ 09:50:19, in casa, visitato 1691 volte)
Urbanisti contro proposte zigane. Rifiutato un piano per istituire un sito permanente di viaggiatori zigani ad Aberdeen.La controversa proposta riguarda cinque accampamenti nell'ex terreno agricolo nell'area di Dyce. Tuttavia, gli urbanisti del consiglio comunale di Aberdeen sono contro lo spostamento e un azione di imposizione potrebbe essere presa per fermare ogni sviluppo non autorizzato .I progetti saranno esaminati in un incontro della commissione di progettazione del consiglio la prossima settimana. Il sito è in Pitmedden Road e in un rapporto alla commissione il capo della progettazione e infrastrutture, dottoressa Margater Bochel, ha detto che il terreno era stato recentemente destinato a fini agricoli. Ha dichiarato la dottoressa: "Tuttavia, durante le scorse settimane, ci sono stati sviluppi non autorizzati". Sicurezza pubblica "La superficie del terreno è stata scavata e si è capito che nel sito sono state sistemate delle fosse biologiche. "C'erano due grandi case mobili, 11 roulotte e diverse macchine e pick-up commerciali parcheggiati nel sito. "Tuttavia il sito dava l'impressione di essere ben organizzato ed era generalmente pulito". Il consiglio della comunità West Don ha obiettato che tutto ciò rappresenta un uso inappropriato del terreno e tra le altre obiezioni hanno incluso la paura di una "brutta confusione". La dottoressa Bochel ha detto che la trasformazione non è conforme alla politica della cintura verde e ha raccomandato la bocciatura. Ha detto: "Si raccomanda anche di iniziare azioni appropriate di imposizione per garantire la cessazione dell'uso non autorizzato, la rimozione di tutte le roulotte, case mobili ed altre strutture." L'omissione di misure di coercizione appropriate in questo caso porterà all'erosione del terreno, e confidenzialmente, della politica della cintura verde." I progetti saranno considerati il 16 febbraio.
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