Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 26/06/2005 @ 01:29:12, in Europa, visitato 2493 volte)
Fonti:
- Secondo l'agenzia cinese Xinhua la Germania starebbe provvedendo al rimpatrio forzato non solo dei richiedenti asilo dal Kossovo, ma anche di profughi dall'Iraq e dall'Afghanistan
- L'agenzia Tanjug ha organizzato una conferenza stampa (il testo in inglese QUI). Presentato il film "Senza una Casa, Senza un Tomba" del giornalista Azir Jasari di Pristina.
Bekim Syla, del Centro Documentazione dei Rom ed Ashkali e Bashkim Ibishi, membro del Kosovo and Ashkali Forum, hanno incontrato il rappresentante ONU per i Rifugiati e i Dispersi Interni. Hanno espresso la loro forte contrarietà all'accordo siglato tra l'UNMIK e il governo tedesco, definendolo un esperimento condotto sulla pelle di chi non si può difendere. Invitano quanti abbiano a cuore la sorte di queste persone, a firmare l'appello online su: http://www.sivola.net/download/kossovo.htm (QUI l'elenco dei firmatari) A sua volta, Walter Kalin, il rappresentante ONU, ha ricordato che un consistente numero di rifugiati interni sono tuttora costretti in campi sosta improvvisati, senza nessuno che voglia prendersi cura della loro situazione.
- Secondo la BBC (che riporta KosovaLive) Il responsabile della missione UNMIK, Soeren Jessen-Petersen, assieme al Primo Ministro Kossovaro Bajram Kosumi, hanno affermato che il ritorno dei profughi (particolarmente i Serbi) è una priorità della loro agenda politica, e che si impegneranno a garantire la loro sicurezza.
- Lunedì 27 giugno al Parlamento Europeo a Bruxelles si terrà un'iniziativa pubblica, promossa dal gruppo dei Verdi, a cui interverranno rappresentanti del Forum dei Rom, dell'ERRC e dell'Agenzia per il Ritorno dei Rifugiati.
Quadri per il Kossovo Vendita benefica delle tele di Ilanna Mandel a favore delle famiglie in Kossovo che vivono nei campi profughi in aree tossiche. Contattare per email: ISMandel@telus.net
Sulla situazione in Kossovo:
Di Fabrizio (del 26/06/2005 @ 08:07:21, in media, visitato 3894 volte)
Le polemiche sullo sgombero dei villaggi di Dale Farm e di Hovefield hanno risvegliato l'attenzione del Sun, il tabloid più venduto nel Regno Unito.
Scrive Dzeno che da una parte, il giornale sta caldeggiando da prima delle elezioni "lo sgombero delle aree di sosta", dall'altra ammonisce i propri lettori di "stare attenti perché gruppi di Zingari e Viaggianti sgomberati in precedenza, potrebbero stabilirsi nelle loro vicinanze".
Da tempo la campagna stampa del Sun contro gli Zingari ha abbandonato ogni parvenza di razionalità, per mutarsi in un vero e proprio incitamento all'odio razziale.
Mischiando la situazione dei Nomadi e Viaggianti locali con quella degli Zingari provenienti dall'estero, lo scorso 23 giugno il Sun ha pubblicato un articolo su di un'area vicino a Cheltenham, invasa da una banda di 50 Zingari provenienti dalla Francia, paventando che altre centinaia di Zingari sarebbero in procinto di arrivare dal continente.
Settimana scorsa, aveva rispolverato vecchi articoli della primavera 2004, al tempo dell'allargamento a Est della Comunità Europea. Nell'articolo si accennava a Zingari disoccupati della Slovacchia, pagati dalle autorità per emigrare in Gran Bretagna. Le autorità slovacche hanno prontamente smentito di aver mai adottato una simile politica o di volerlo fare in futuro. Aggiungendo che il trend migratorio verso la Gran Bretagna è rimasto stabile in quest'ultimo anno.
L'idea di finanziare i viaggi dei Rom disoccupati verso paesi in cerca di lavoratori, era stata ventilata anni fa nella città carbonifera di Ostrava (repubblica Ceca), in crisi occupazionale, ma non si era mai tradotta in realtà.
La redazione di Mahala è venuta in possesso di una lettera quanto meno SOSPETTA. Stiamo ancora valutando se è autentica quindi, prendetela con la dovuta cautela.
Caro nipote,
Vorrei poterti scrivere che sono orgoglioso di te, che sei il primo della famiglia che ha studiato. Pensavo che dentista fosse qualcosa di buono, non solo dal punto di vista delle tasse. Speravo che avresti aiutato la gente, ma anche la tua famiglia.
Certo, non potevo immaginare che tra i gagé i dentisti possono diventare ministri, altrimenti ti avrei fatto studiare l'italiano. Mi piange il cuore quando leggo sui giornali che fai il ministro e non trovi mai le parole per far capire che grande cuore tu hai.
Vedi, sono stato giovane anch'io, e so che è facile farsi traviare dalle cattive compagnie, e magari dimenticarsi della tua famiglia. Tipo: offendere apposta chi non ti ha fatto niente, per il solo gusto di dimostrarti grande. Allora: qualsiasi cosa tu faccia, non dimenticarti da dove vieni.
Ad esempio, so che hanno assegnato un premio col tuo nome: qualche volta non potresti invitarci? Non dirmi che ti vergogni del tuo sangue! In tutto questo tempo, non hai mai portato non dico una bottiglia di vino, ma almeno qualche manciata di patatine.
Riposati, nipote mio, sono davvero preoccupato. Ti saluta anche Ahmid, che sta scrivendo la lettera al posto mio, perché ormai la vista è quella che è. Per fortuna, almeno i denti sono buoni!
Il tuo affezionato zio Kalderosh
Di Fabrizio (del 28/06/2005 @ 09:50:32, in Italia, visitato 4320 volte)
Premessa: Cronache allarmate sulla situazione del campo di via Barzaghi-Triboniano a Milano. Sui giornali l'argomento regge da oltre una settimana. Per uno strano paradosso, la cosa non riguarda chi, come me, frequenta da anni quel campo o quei cittadini esasperati che da anni vivono lì attorno. Ho notato che gli stessi articoli si ripetono uguali da tre anni ad ogni inizio estate e ogni fine autunno. In pratica, è un'emergenza stagionale, che si è incancrenita nella città. Nel rincorrersi delle notizie (sempre le stesse, purtroppo) è molto facile dare la colpa ai Rom, perché sono un'entità collettiva e senza qualcuno che li rappresenti. Ma il paradosso è che loro non gestiscono niente di quel campo, lo subiscono proprio come gli altri cittadini. Ma, di cosa discutono quanti dovrebbero avere il mandato per farlo? Esiste un partito, la Lega, che è al governo della città da 15 anni, ha fatto della contrapposizione ai nomadi un suo tratto distintivo eppure, non mi sembra che niente sia cambiato in tutti questi anni. Anzi! Però, se dovessi parlare bene della Lega, direi che almeno sono coerenti. Leggevo su Corriere-Milano di giovedì 23 giugno (edizione cartacea) un'intervista a un ex responsabile del PCI e un ex responsabile DC cittadini (ora rispettivamente nei DS e in FORZA ITALIA) che "giocavano" a scambiarsi i ruoli tra forcaioli e buonisti. Sentivo il giorno dopo dichiarazioni a Radio Popolare del sindaco cittadino e del presidente della provincia: tutti e due ripetevano convinti che "certe etnie [leggi Rumeni ndr] hanno una loro specifica tendenza al crimine" e la contrapposizione tra i due era solo se i campi sosta vanno costruiti in città o in provincia. Di fronte a certi esempi, mi viene il sospetto che la ragione di queste beghe politiche, non sia il benessere dei cittadini, o dei nomadi o degli immigrati, ma quanti voti pesino le loro dichiarazioni. Che sono spesso intercambiabili. I problemi invece restano uguali. Per par condicio recupero dal diario di zio Kalderosh (23 Novembre 2004)
Una domanda anche per i meno esperti: esistono punti di contatto tra l'intelligenza di un leghista e quella di uno zingaro? Nessun intento buonista nelle storie (vere) che leggerete, ma il solito invito a non aver paura delle differenze.
In consiglio di zona si doveva votare sul'istituzione del nostro campo sosta. L'ostacolo + grosso (anche nel senso di tonnellaggio) era un leghista duro e puro, che allora faceva ancora il taxista al Bossi. Lo invitammo al bar poco prima che iniziasse la riunione, parlammo di tante cose, ogni argomento condito con un bicchiere di rosso. In seduta noi stemmo buoni, rispetto alle urla dei consiglieri. Quando si votò, il nostro leghista si asciugò la bava, disse che eravamo bravi ragazzi e che ci meritevamo il campo. Dopo il voto, crollò sul banco, da cui risorse a fine dibattito con un rutto fragoroso.
Miguel, gran narratore e spesso giustamente polemico (vedi Kelebek), quando gliel'ho raccontata ha voluto dimostrarmi che aveva anche lui storie simili: ...A Imola riuscii a ottenere una decina di biglietti dal comune per uno spettacolo della Kocani Orkestar. Uno per me, otto per alcuni amici Rom profughi dal Kosovo, rimaneva un biglietto libero... e invitai il capo locale della Lega, che di mestiere fa la donna delle pulizie. Senza dirle chi erano gli altri invitati. Finì in un gran ballo tra la Angela e un simpatico Rom affetto dalla sindrome di Down. E Angela poi a telefonarmi per darmi dritte su come trovare lavoro per i Rom...
Quando dico che la nostra arma per sconfiggere il razzismo è farci conoscere, è proprio ciò che intendo. E termino con l'ultima storia: Sempre consiglio di zona a Milano. 15 anni fa l'insediamento del campo con una maggioranza di sinistra. La Lega, cominciava allora ad avere qualche rappresentante, nessuno avrebbe immaginato che di lì a poco avrebbe avuto anche il sindaco (nessuno immaginava neanche che quel sindaco sarebbe finito a Bruxelles eletto dall'Ulivo... ma questa è un'altra storia). Dicevo: maggioranza di sinistra, buoni rapporti, ma sempre la sensazione di "essere distanti". Con la Lega no, la distanza non era una sensazione ma una certezza. Succede, che cambiò la maggioranza in Consiglio di Zona, e ai Servizi Sociali finì una leghista della prima ora. Voce acuta quasi come la Jervolino (ma lombarda doc!), rabbia da vecchia zia e un bel collier di perle al collo. Però, tra tanti bravi amici, è stata la prima consigliera che un mattino d'inverno s'è infilata stivaloni da pescatore ed è venuta a controllare il nostro campo, per vedere se quello che raccontevamo era vero. Abbiamo continuato a litigare per gli anni a venire, ma abbiamo iniziato anche a rispettarci a vicenda. Non si vive solo di belle parole.
Ma, secondo voi, la Lega ci farebbe una bella figura a mostrare pubblicamente questo suo aspetto? Mi devo scusare per i voti che le avrò fatto perdere?
PS: Chi è lo zio Kalderosh?
Di Fabrizio (del 30/06/2005 @ 21:28:10, in blog, visitato 2676 volte)
Nella Mahalla c'è stato qualche cedimento strutturale, tra un po' tutto dovrebbe tornare alla normalità.
Non so perché, da circa una settimana ci sono delle anomalie nel postare (voi) i commenti e nel ricevere (io) un avviso email. Per il momento i commenti sono ancora disabilitati, tra non molto (se proprio non volete farne a meno) potrete ricominciare come prima. Se appare un messaggio [Server object error 'ASP 0177 : 800401f3' Server.CreateObject Failed /dblog/inc_funzioni.asp, line 116 800401f3] non fateci caso, il commento viene registato lo stesso.
Articoli e commenti del passato li ho conservati tutti, può persino darsi che li rimetta a posto. Il perché non lo so neanch'io, visto che di commenti interessanti ne avrò letti forse 4 o 5. Il resto, mi sembrano scritti da chi vuole mettere il suo link in fondo con la firma. Non ne ho bisogno: se un Blog mi interessa, mi tengo aggiornato via RSS. Forse credete che non mi accorga, che scrivete per segnalare un vostro nuovo articolo... Di farvi pubblicità non me ne può interessare di meno!
Vale anche per quegli amici che si credono gentili ad informarmi per email di aver scritto qualcosa di nuovo. Ripeto: lo so già, ma visto che non ci capiamo (la comunicazione, checché se ne dica, ha come primo risultato quello di non capirsi ) e la vostra posta non è sollecitata o richiesta, proverò a segnalarvi come spammer.
E se a qualcuno questo sembra maleducato e incivile, ha perfettamente ragione. Google indica 117 milioni di risultati se cercate "Blog", magari troverete qualcuno disposto ad ascoltarvi più di me.
Per stasera l'ultimo pensiero va al moralista, quello che pretende di giudicare chi può essere tollerante e chi no. Credo che mi abbia scambiato per un campo-sosta, dove entrare a fare quello che gli pare. Invece, questa la considero (guarda che pretese!) casa mia e se qualcuno non lo capisce da solo quando è il momento di andare, e non lo capisce neanche se glielo si dice, credo sia il caso di chiudere la porta. I saluti non sono necessari.
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