Due articoli sulla mobilità lavorativa in Romania, e sulle ricadute dell'ingresso del paese nell'Unione Europea.
Un cambio di paradigma. Non è più esclusivamente un paese che esporta manodopera. Ora in Romania alcuni imprenditori richiedono lavoratori stranieri. Un'imprenditore tessile dell'est del Paese ha recentemente richiesto 1500 lavoratrici cinesi
L'altro, su
Previsti 56 mila lavoratori da Romania e Bulgaria nel 2007
Circa 56 mila lavoratori romeni e bulgari sbarcheranno in Gran Bretagna dopo l’adesione dei loro Paesi all’Unione europea, probabilmente a gennaio 2007. La previsione è dell’Institute for Public policy research, think tank progressista vicino al “New Labour” di Tony Blair, che in un rapporto pubblicato ieri a Londra argomenta i dati in chiave positiva, esortando le autorità a mantenere aperto il mercato del lavoro per i cittadini dei nuovi aderenti, come fatto con le matricole nuovo-europee nel 2004.