Ricevo, e porto a conoscenza:
ASSOCIAZIONE COMUNITA’ STRANIERE IN ITALIA
ASSOCIACION COMUNIDADES EXTRANJERAS EN ITALIA
ASSOCIATION DES COMMUNAUTES ETRANGERES EN ITALIE
SHOQATE KOMUNITET HUAJ NE ITALIA
Onlus
Via F. Spera, 95– 71100 FOGGIA - Tel. 3497239108 - Fax: 0881714130
CF-P.IVA 01740400716
E.mail: acsi.h@libero.it habib_sghaier@libero.it
S.E AMBASCIATORE DELLAREPUBBLICA DI MAKEDONIA
Presso IL QUIRINALE.
ROMA.
E, p.c:
UNION ROMANI.
BARCELLONA ( Spagna )
OPERA NOMADI NAZIONALE.
ROMA.
Oggetto: Comportamento irriguardoso, scorretto, discriminatorio e calunnioso nei confronti degli Zingari presenti, stanziali e residenti a Foggia.
Eccellenza,
Nel salutare umilmente, amichevolmente e calorosamente l’Ambasciata della Repubblica di Makedonia presso il Quirinale, l’Associazione delle Comunità Straniere in Italia (ACSI), organizzazione nazionale, apolitica, socio-umanitaria senza scopi lucrativi alla quale aderiscono movimenti, comunità, circoli ricreativi, luoghi di culto di varie confessioni, richiedenti asilo, apolidi e popoli migranti provenienti di Romania-Macedonia-Serbia-Ucraina-Bulgaia-Ungheria-India-Turchia-Mali-Niger-Sudan-Russia-Armenia-Spagna-Francia-Malta-Mauritania-Sahara Occidentale etc…, presenti e residenti in 18 regioni italiane, informa S.E Ill.ma di quanto segue:
da sette anni, una donna “ Zingara “, non gode il suo diritto sacro santo di portar via il proprio bambino dopo il parto avvenuto presso la maternità di Foggia.
Questa donna è obbligata di recarsi alla Sua Cancelleria al fine di produrre un’successiva documentazione.La cosiddetta “ nulla osta”.Da presentare entro dieci giorni dal parto per non perdere la potestà.Nel frattempo, il neonato è affidato ad una casa accoglienza.
L’intero nucleo familiare si sposta a Roma ( a carico del volontariato ): bambini e madre sul treno di notte, la mamma senza cure ( alcune con cesareo), non potendo sfamare, accudire o lavare la “ truppa”, attesa davanti l’ambasciata, incomprensione con alcuni funzionari - d’origine albanese- - che chiedono il pagamento di vari diritti fuori portata delle interessate ( alcune aspettano un anno circa per ricevere un passaporto e senza quello, sono dolori amari con le forze dell’ordine, l’ospedale, l’Asl, il Consultorio etc…). Per tutti, gli Zingari sono “ pericolosi da sorvegliare”.
Il Ministero dell’Interno non è d’accordo ( vedere risposta inviata a quest’organizzazione, alla prefettura ed all’ospedale).
L’Ufficio nazionale Antidiscriminazioni razziali ( Presidenza del Consiglio dei Ministri ), la delegazione italiana U.E, l’Ufficio Pari Opportunità ha chiarito all’ACSI: “ il parlamento europeo, la Commissione Europea e l’OCSE sono contrari sia a privilegi sia discriminazione e hanno recentemente denunciato gli abusi perpetrati nei confronti degli Zingari in Europa”.
Il Consiglio di Stato, chiamato in causa dall’ACSI su alcune convenzioni bilaterali, ha precisato negli anni ’80, che “ lo Stato italiano non può applicare disposizioni estere che si contraddicono con la legislazione italiana e quell’europea”.
L’ACSI ha ringraziato l’Ambasciata ed il Consolato Generale di Romania per il loro sostegno diplomatico ed il loro incoraggiamento come hanno fatto altri prima di loro per difendere i loro connazionali residenti e presenti in zona.
L’ACSI milita a favore dei diritti di tutti gli stranieri senza distinzione di razza, di sesso, di provenienza, di colore, di cultura, di confessione o altro. Combatte da sempre le strumentalizzazioni,condizionamenti,terrorismi,antisemitismi,violenze,ingiustizie,razzismi,intolleranze.
L’ACSI opera a favore di una Società multietnica, multiculturale, laica basata sulla Pace fra popoli e uomini.
Eccellenza,
nell’attesa d’essere ricevuta in visita di cortesia e di amicizia,l’ACSI precisa che non ha intenzione di intromettersi negli affari interni della Macedonia. Cerca,bensì, di operare nell’ambito delle leggi italiane ed europee.
Grazie all’Italia ed all’Unione Europea che le associazioni degli Immigrati riescono a muoversi al fine di tutelare – a norma di leggi – gli interessi dei lavoratori, studenti, richiedenti asilo, popoli migranti, sfollati di guerra etc…e inserirli nel tessuto socio-economico-culturale del Paese ospitante.
Eccellenza,
Where there is a wall there is a way.
Foggia, 31 marzo 2006.
IL PRESIDENTE ACSI.
Prof. Habib SGHAIER
COMUNICAZIONE
Oggetto: Discriminazione delle Donne e dei Neo-nati stranieri a Foggia.
Ref : Nota n°200508650- 15/16030 dal 21.10.2005 / Ministero dell’Interno,Dipartimento Affari Interni e Territoriali-Direzione Centrale per i Servizi Demografici-Area III- Stato Civile.
: Nota U.T.G n° 522.15.1/AreaII dal 25.07.05
: Nota OO.RR n° 200508650-15100/16030 dal 21.10.05 2005.
Da sette anni, vige una prassi che non corrisponde alle normative seguiti da tutti i Comuni della provincia di Foggia, della Puglia e di tutta Italia.
La normativa vigente impone ad ogni neo-mamma di dichiarare la nascita del proprio bambino all’anagrafe.
Cambia tutto, quando la mamma è straniera con particolare riguardo a quelle provenienti da: Macedonia, Romania, Ucraina, Bulgaria, Bielorussia ,Serbia ,Croazia etc…Coiè, “zingari”.
Negli ultimi sette anni, 485 donne immigrate hanno sofferto la discriminazione perché devono recarsi personalmente alle loro ambasciate o consolati al fine di chiedere “il nulla osta”.Devono farlo entro 10 giorni dal parto per non perdere il diritto di ritirare il bambino che nel frattempo il bambino viene affidato a una casa famiglia.
A Natale scorso, una rumena ha sofferto e sudato prima di ritirare il neonato grazie all’intervento del Consolato Generale di Romania , dell’ufficio Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio,dei Consiglieri regionali etc…
Tutto questo, non interesse nessuno.Le donne straniere non votano.
Tutti tacciono e parlano di solidarietà, di fratellanza e di amicizia.
Il Ministero dell’Interno, con risposta inviata sia alla Prefettura che all’Azienda Ospedaliero-Universitaria OO.RR di Foggia indicava che: “Si precisa…che in nessun caso, se il riconoscimento è contestuale all’atto di nascita, si deve esigere documentazione dello Stato d’appartenenza, ma è sufficiente la dichiarazione di parte e l’ufficiale di stato civile procede a registrare semplicemente quando dichiarato delle parte.
L’anagrafe di Foggia rifiuta categoricamente di riconoscere i contenuti della risposta del Ministero dell’Interno e di registrare la nascita del neo-nato straniero su richiesta dei genitori in possesso di passaporti validi e della dichiarazione rilasciata dalla sala parto con firma del Ginecologo e dall’Ostetrica
L’Associazione delle Comunità Straniere in Italia (ACSI) si chiede:
- Hanno ragione l’anagrafe e l’Azienda ospedaliera a riservate questo trattamento unico in Italia alle Donne straniere?
- Perché non riconoscono di fatto la risposta del Ministero dell’Interno?
- Perché questa procedura è applicata solo a Foggia?
- La magistratura ha autorizzato ?Alcuni neo-nati sono stati “bloccati” al Nido senza notificare niente ai genitori, senza assistenza legale, linguistica o altro.
Quando gli stranieri avranno pari opportunità, come sancito della legge Martelli, di quella Turco-Napolitano?
Nel frattempo,lo straniero deve fare il segno della Croce prima di chiedere un suo diritto che gli sarà “ regalato” dal potente di turno.
Foggia, 25 marzo 2006.
IL PRESIDENTE ACSI
prof. Habib SGHAIER