TIRGU MURES – La locale OnG Pro Europe League, in cooperazione col Consiglio
d'Europa, ha presentato uno studio sulle discriminazioni etniche e razziali
nelle regioni di Arad, Cluj, Harghita, Timis e Sibiu.
Gli autori sono giunti
alle conclusioni che gli stessi incaricati di far rispettare la legge non sono a
conoscenza della legislazione sulle minoranze o non la osservano. Secondo Haller Istvan,
uno dei responsabili di Pro Europe League, la discriminazione è presente in
Romania come in tanti altri paesi. "Si portano esempi come quelli del
proibire l'ingresso al ristorante o di vietare l'accesso ai bagni pubblici. Ma
vedo altrettanto pericolo nel modo in cui la storia delle minoranze viene
raccontata nei testi scolastici, screando una serie di stereotipi negativi.
Invece, dovremmo conoscere la cultura dei nostri vicini. Abbiamo vissuto assieme
per centinaia di anni, ma conosciamo pochissimo gli uni degli altri. Ad esempio,
i nostri studenti non hanno mai sentito parlare di Petofi Sandor, e questa
è una perdita per tutti."
Gli autori dello studio affermano che i manuali di storia inducono le menti
degli studenti a sentimenti di rigetto verso le minoranze nazionali,. Ad
esempio, nei libri di testo per la minoranza ungherese, i manuali sono tradotti
dal rumeno all'ungherese e i bambini di quell'etnia apprendono di essere i
discendenti dei Daci (gli antichi abitanti dell'attuale Romania).
Fonte
Romanian_Roma