Gli studenti delle classi sul folklore rom celebrano la
festa nazionale di Deyan
Kolev – Amalipe BG
Il 3 è [stata] la festa nazionale bulgara, in cui
viene celebrata la liberazione dal dominio turco e la restaurazione
dello stato bulgaro nel 1878. Purtroppo, il crescente nazionalismo
tenta di utilizzare questa festa nazionale come ulteriore occasione
di odio etnico e di intolleranza contro le minoranze rom e turche
[rispettivamente, il 5 e il 10% della popolazione ndr.].
Questo lo scopo dei raduni indetti dal partito ultranazionalista
Ataka [cfr. Mahalla
ndr.] a Sofia e in altre città.
Ciononostante, gli studenti di differenti origini etniche (rom,
turca, bulgara) che a scuola assieme studiano il folklore rom, sono
riusciti ad indicare che la differente origine etnica non è di
ostacolo alla convivenza e alla partecipazione alla vita del paese,
senza per questo rinnegare la propria specifica identità.
Questo ha dato luogo all'iniziativa comune del Centro Amalipe e
degli studenti di 12 scuole nel distretto di Veliko Turnovo.
L'iniziativa aveva carattere regionale ed hanno aderito molte scuole
di altri distretti. Gli allievi hanno preparato un puzzle di 2000
fogli che riproduceva la bandiera nazionale e l'hanno poi presentato
ai compagni di scuola, alle insegnanti, alle autorità
intervenute alla festa, che è continuata con uno spettacolo
musicale, chiuso dall'inno nazionale bulgaro e da quello rom “Gelem
Gelem”.
Si è voluto dimostrare che non esiste contraddizione
nell'essere contemporaneamente cittadini bulgari e rom, nel rispetto
dei simboli e delle tradizioni reciproche, e senza dover condividere
l'odio tra etnie. “Lo spirito nazionale della Bulgaria non è
nelle torce dei raduni ultranazionalisti, ma nella fiamma che brilla
negli occhi dei bambini di ogni differente etnia” (Teodora
Krumova – Centro Amalipe).