RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL DENUNCIA "TRATTAMENTI INUMANI" VERSO I COMPONENTI DELL'ETNIA ROM
BUCAREST - Trattamenti degradanti - che a volte sconfinano nella tortura - da parte delle autorità, sono fenomeni largamente diffusi in Romania, le vittime sono persone sospettate di crimini, pazienti delle istituzioni psichiatriche, o persone di etnia Rom; questo quanto emerge dal rapporto di Amnesty International pubblicato il 25 aprile.
Nel
rapporto 2004 riguardante la Romania gli attivisti di AI accusano la polizia di aver usato armi da fuoco in situazioni proibite dagli standard internazionali, causando ila morte di due persone e il ferimento di altre dieci.
D'altro canto, le condizioni detentive sono a volte inumane e degradanti e ci sono voci di maltrattamenti di prigionieri. Una testimonianza raccolta da
European Centre for Ethnic Roma Rights e dall'associazione
Thumende Valea-Jiului, un Rom di nome Bela Dodi è morto dopo che l'11 marzo era stato picchiato dalle guardie di sicurezza di una compagnia privata, nella miniera abbandonata di Vulcan (regione di Huneodara), mentre con altri quattro Rom stava raccogliendo rottami.
Tentando di fuggire, era caduto ed era stato poi ritrovato morto, Anche gli altri quattro erano finiti in ospedale per le percosse subite.
Nel novembre 2003, le guardie di quella stessa compagnia erano state accusate della morte di
Olga David, di 42 anni, accaduta in circostanze simili.
DIVERSDa:
Gruppo Romanian_RomaApprofondimento: il rapporto dalla regione di Huneodara del dicembre 2003 (formato doc)