6 febbraio 2006 15.46 Zingari denunciano discriminazioni in Svizzera GINEVRA - Gli zingari ritengono di essere vittime di discriminazioni in Svizzera. "Abbiamo il diritto di viaggiare, ma non di fermarci", ha affermato oggi al Club svizzero della stampa di Ginevra May Bittel, fondatore del "Forum europeo dei rom e dei gitani". Quale unica eccezione, Bittel ha citato i Grigioni.
Secondo il portavoce degli zingari romandi, l'atteggiamento in Svizzera nei riguardi dei nomadi non è cambiato dagli anni Settanta. Rari sono in i comuni che hanno allestito speciali aree di sosta.
Citato ad esempio, il cantone dei Grigioni ha equipaggiato aree per gli zingari locali e una zona destinata specialmente agli zingari provenienti da altri paesi, ha sottolineato Daniel Huber, vice-presidente della "Radgenossenschaft". In Svizzera, "manca tuttora il pieno riconoscimento della cultura zigana", ha ammesso da parte sua Georg Kreis, presidente della Commissione federale contro il razzismo.
Dei circa 35 000 zingari che vivono nella Confederazione, la maggior parte si è sedentarizzata, ma da 3500 a 5000 persone sono tuttora nomadi. Secondo Bittel, i giovani gitani svizzeri sono sempre più numerosi ad adottare il modo di vita ancestrale.
SDA-ATS