Ustiben report
E' sorta una nuova disputa tra i residenti che hanno occupato l'area di Dale Farm da cui dovrebbero essere sgomberati (il più grande villaggio autogestito di Nomadi e Viaggianti) e il consiglio comunale di Basildon.
Quest'ultimo ha reso pubblici dati medici e sociali confidenziali delle diverse centinaia di Viaggianti che vorrebbe espellere. L'incidente è successo lo scorso 24 gennaio, quando il consiglio comunale ha confermato l'intenzione di sgomberare 120 famiglie, e i loro dati personali pubblicati su un sito web.
[...] Alle proteste ha risposto Sylvia Buckley, portavoce del comitato comunale e moglie del leader tory Malcom Buckley, che ha negato possa esserci stata una forzatura del Data Protection Act. La sua tesi è stata confermata dalle autorità.
Oltre 60 residenti di Dale Farm hanno aperto una nuova causa su questo episodio. Le loro proteste ufficiali sono state inoltrate al leader laburista Alan Davies, perché ne segua l'epilogo.
I dati resi pubblici, ripresi dalla stampa locale, hanno rinvigorito la campagna di opposizione e di ostilità dei media, alimentata dal deputato tory John Baron. Copia delle proteste sono state inviate anche alla Commissione per l'Informazione [...] e al presidente della Commissione per l'Uguaglianza Razziale (CRE), Trevor Phillips, perché prendano provvedimenti. La CRE interverrà anche nel processo collettivo intentato da alcuni residenti contro il comune di Basildon, accusato di seguire una politica di pulizia etnica.
Nel contempo, il leader del gruppo laburista di Basildon, Nigel Smith, ha affermato che l'intenzione di sgomberare circa 1.000 Nomadi e Viaggianti dal territorio comunale può essere “alterata di razzismo”. Aggiunge che la questione di Dale Farm non può essere risolta con un'azione diretta.
Il suo collega di partito, Swatantra Nandanwar, è stata l'unica esponente del comitato civico ad aver votato contro lo sgombero. Prima di quella riunione, Nandanwar aveva subito pressione perché non intervenisse nel dibattito. Gli è stato pure contestato un presunto conflitto d'interesse, essendosi recato in precedenza a visitare Dale Farm e parlare con i residenti.
By Grattan Puxon – 3 febbraio 2006
Aggiornamento del 4 febbraio: Gli appartenenti alla Cherokee Nation, i cui guerrieri una volta combatterono gli Stati Uniti per il diritto alla loro terra, si sono uniti alla protesta contro la decisione del comune di Basildon di abbattere Dale Farm.
I pregiudizi affrontati da Nomadi e Viaggianti a Crays Hill sono simili a quelli sofferti dai popoli Nativi Americani, dicono.
Chi vi assegna il diritto di togliere la loro casa alle persone?” chiede la Cherokee Cara Newbury, Colorado, al leader conservatore Malcom Buckley, in una mail inviata domenica.
Infine dice che lei e altri 300.000 componenti della Cherokee Nation, che hanno ricevuto 1,5 milioni di $ come compenso per le terre perdute, sono pronti a mobilitarsi contro le ingiustizie e il furto dei diritti umani fondamentali, minacciati a Crays Hill.
Conclude Cara Newbury che gli Cherokee hanno incontrato molte tragedie nel passato, ma che la potenziale violenza dello sgombero di Dale Farm li ha sconvolti.
Nota: la foto non ritrae uno Cherokee, ma Armando, Lacota del Nord America che ha sposato una Romni e scrive su allgypsies. La notizia è dedicata a lui. (ovviamente, si veste così solo in caso di ricorrenze tradizionali)