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Belgrado, 27 gennaio 2006: DICHIARAZIONE ALLA TANJUG
Bajram Haliti, Presidente dell'Ufficio Centrale dei Rom di
Kosovo/a e Metohija si è incontrato coi membri
dell'associazione civica che riunisce le famiglie dei Rom rapiti e
uccisi in Kosovo e Metohija. che da sei anni cercano la verità
sui loro famigliari.
I membri dell'associazione accusano il governo del Kosovo di non
fornire cooperazione nell'identificare i corpi ritrovati nelle fosse
comuni e chiesto alla comunità internazionale, all'UNMIK e
alla KFOR di fare pressione alle autorità del governo.
Durante l'incontro, Bajram Haliti ha sottolineato la necessità
di arrivare ad un'Unione di tutte le associazioni dei cittadini che
indagano sui parenti rapiti e scomparsi, perché la vicenda
assuma importanza presso l'opinione pubblica nazionale ed
internazionale e perché si arrivi a soluzioni efficaci. Haliti
ha poi ricordato la necessità di creare un database con le
informazioni su quanti Rom sano stati rapiti o siano spariti durante
il conflitto. Ha poi promesso che chiederà alle istituzioni di
pubblicare una lista di quanti il cui destino sia ignoto.
In un'intervista alla TANJUG, Bajram Haliti ha poi detto che si
incontrerà col presidente della Serbia, Boris Tadić, il
primo ministro serbo, Dr. Vojislav Koštunica, i ministri
Zoran Stanković e Dragan Jočić, il presidente del
centro di coordinamento, Dr. Sander Rašković-Ivić,
il capo dell'UNMIK, Soren Jesen-Peterssen, Karla Del Ponte, Javier
Solana e il capo dei negoziati Martti Ahtisaari.
Lo scopo è la stesura di una lista definitiva di quanti
siano i scomparsi e gli uccisi, civili, soldati e poliziotti di
origine Rom. Secondo Haliti, sono circa 150 i Rom uccisi. La lista
verrà poi consegnata a Karla Del Ponte e alle organizzazioni
nazionali e internazionali, perché siano identificati e puniti
i responsabili dei crimini di guerra.
Presidente: Bajram
Haliti
Fonte: Kosovo_Roma_News