Ricevo e porto a conoscenza:
Comunicato Stampa: Rosa nel Pugno, giorno della memoria: una targa anche per i Rom, per ricordare i genocidi dimenticati
Milano, giovedì 26 gennaio 2006
La Rosa nel pugno milanese ha richiesto al Comune di Milano, con un appello sottoscritto da importanti personalità del mondo della cultura, del giornalismo e dello spettacolo, di impegnarsi a porre una targa commemorativa del genocidio che i nazifascisti perpetrarono a danno dei Rom e dei Sinti, chiamati impropriamente “zingari”.
I Rom sono ancora oggi una minoranza molto debole ed è importante che le istituzioni si facciano carico di ricordarne lo sterminio in modo da conservare in futuro la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nazionale ed europea, affinché simili eventi non si ripetano mai più e le situazioni di discriminazione verso Rom e Sinti, tuttora esistenti, trovino una chiara e definitiva condanna.
L’appello è stato recepito da alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione che lo presenteranno oggi in Consiglio comunale sotto forma di mozione.
Firmatari dell’appello:
Daria Bignardi, Marco Carapezza (Istituto filosofia del linguaggio - Università di Palermo), Leonardo Donofrio (segretario UIL Scuola-Milano), Mister Forest, Xavier Jacobelli, Gad Lerner, Luciana Litizzetto, Giovanni Morandi (direttore de Il Giorno), Moni Ovadia, Alessandro Cecchi Paone, Ottavia Piccolo, Platinette, Roberto Ponticelli (Segretario UIL Milano), Luca Sofri, Santino Spinelli (Prof. di Lingua e cultura romanì all’Università di Trieste), Rocco Tanica (Tastierista del gruppo Elio e le Storie Tese), Ivano Tajetti (Presidente Sez. ANPI Barona),
Per informazioni: Manlio Mele 3336342123
APPELLO AI SINDACI ITALIANI
I sottoscritti cittadini italiani,
Premesso che
-
durante la seconda guerra mondiale, per motivi razziali, furono uccisi circa 500.000 Rom e Sinti nei Lager nazisti dopo essere stati deportati, torturati e sottoposti ad esperimenti come cavie umane; numerosi altri gruppi di Rom e Sinti furono oggetto di aggressioni e vennero uccisi in esecuzioni di massa nei paesi dell’est europeo occupati dall’esercito nazista, mentre altri perirono per fame, freddo, epidemie, bastonate, torture e lavoro forzato;
-
fin dal 1938 il regime fascista intraprese politiche discriminatorie verso i cittadini italiani di etnia rom e sinta, arrivando alla deportazione di massa dalla zona della Venezia Giulia verso il meridione e la Sardegna;
-
dalla fine del 1940 a tutto il 1944 più di 6.000 Rom e Sinti, che abitavano nel nostro territorio nazionale, furono internati in campi di concentramento italiani e non, dove le dure condizioni di vita portarono alla morte di molti prigionieri;
Considerato che
-
nonostante sia ormai appurato che i Rom e i Sinti furono vittime della persecuzione e dello sterminio razziali praticati dai nazifascisti, l’opinione pubblica è per lo più all’oscuro di questa verità storica e nessun luogo pubblico reca una targa commemorativa di questo genocidio;
-
la legge n. 211 del 20 febbraio 2000 «Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti» non menziona il Porrajmos (sterminio dei Rom e dei Sinti);
Considerato inoltre che
l’European Monitoring Centre on Racism and Xenophobia, nel suo resoconto annuale relativo al 2005, indica i Rom come il gruppo etnico che in Europa deve affrontare maggiori discriminazioni nel lavoro, nell’alloggio e nell’istruzione;
Invitano i Sindaci dei Comuni italiani a
-
individuare un’area del territorio comunale dove porre una targa in italiano e romanès (lingua dei Rom e dei Sinti) che commemori le vittime rom e sinte causate dalla persecuzione razziale nazifascista;
-
inaugurare entro due mesi, con una pubblica cerimonia, tale targa commemorativa;
-
stabilire una data per ricordare ogni anno il genocidio dei Rom e dei Sinti;
-
promuovere e patrocinare l’organizzazione di cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto ai Rom e ai Sinti, in modo da conservare in futuro la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nazionale ed europea, perché simili eventi non si ripetano mai più e le situazioni di discriminazione verso Rom e Sinti tuttora esistenti trovino una chiara e definitiva condanna.
Per aderire all'appello