Con la caduta del comunismo, Antal Kovacs smise le scarpe da ballerino e divenne uno dei più ammirati cantanti Romani di Ungheria.
La sua banda stava programmando un nuovo disco, quando perse la sua voce solista. Le condizioni di Antal Kovacs erano rapidnmente peggiorate, dopo che gli era stato diagnosticato un cancro al fegato. Morì il 2 luglio, due settimane dopo la scoperta della sua malattia.
I componenti del suo gruppo, Romano Drom, e la famiglia di Kovacs dicono che il trattamento medico è stato umiliante e negligente: “Poveretto, cercava di parlare o di piangere, ma non riusciva. Per due settimane non ha avuto liquidi e così non riusciva più a muoversi,” dice suo figlio Antal Jr.
Mentre suo padre giaceva disteso, Kovacs Jr. si sentì dire da un dottore: “Andiamocene di qui, ragazzo mio. Guarda, tuo padre sta morendo. Basta perdere tempo!” Ma Romano Drom, la banda creata da suo padre, intende continuare. “Onoreremo la sua memoria. I nostri concerti inizieranno con una registrazione di una canzone che lui cantava sempre.”
PORTARE AVANTI LA TRADIZIONE
Antal Kovacs, soprannominato Gojma, era universalmente conosciuto come una star della musica e della danza ungherese gitana. Per gran parte della sua vita, aveva praticato il piccolo commercio ereditato dalla famiglia, come molti suoi vicini del quartiere di Kispest, uno dei più poveri di Budapest.
Kovacs era nato nel 1951 da una rispettabile famiglia di Kispest. Erano onorati tra i locali non solo per le loro condizioni economiche, ma anche perché lavoravano duro. La sua famiglia era una delle più rispettate. Erano collar, che esercitavano il commercio ambulante, una tradizione di secoli che perdura tuttora.
Dopo una vita nel commercio, Kovacs ebbe l'opportunità di dedicare più tempo alla passione per la musica. In questo settore, i ragazzi iniziano verso i 14/15 anni, quando sono considerati pronti per sposarsi e devono guadagnarsi da vivere. Invece il giovane Antal girava l'Ungheria con una borsa sulle spalle, vendendo coperte, profumi e altri prodotti. Un altro di questi commercianti itineranti, così ricorda oggi il coetaneo Antal: “Era amichevole e la gente gli dava fiducia per ogni cosa che diceva. Non si è mai fatto un problema dell'essere Zingaro.”
Antal girava per affari anche all'estero, soprattutto in Germania. Suo figlio si ricorda di quando negli anni '70, Antal assieme ad altri Rom venne fatto scendere a forza dal treno al confino austro-ungherese. La polizia confiscò loro la merce e li rispediì indietro con un altro treno. “Mio padre aveva investito tutto” ricorda Kovacs Jr. “Perdemmo tutto e dovemmo ripartire da zero. Ma mio padre non ci faceva caso. Diceva che la vita è così.”
Nei ricordi famigliari, Antal Kovacs era un bontempone, sempre pronto allo scherzo. Qualche volta, il suo ottimismo lo metteva nei pasticci. Ricorda ancora suo figlio: “Non era facile con mio padre. Gli piaceva giocare a carte, come a molti Zingari, ma non era particolarmente abile. Si giocò la fortuna dei suoi genitori e dovemmo traslocare in un piccolo appartamento.”
Ma Antal Sr. aveva un'abilità: i suoi piedi sembravano leggerissimi. Tutti in famiglia, soprattutto suo padre, erano conosciuti come ballerini. Quel tipo di ballo è originario di Szatmar, una regione ricca di radici folcloristiche nell'Ungheria nord orientale. I danzatori partono da un ritmo più lento di quello tipico delle tradizioni Rom. Tipico degli uomini è battere i piedi per terra durante il ballo. Quelli che si ricordano di Antal, lo descrivono come maestro di quel tipo di ballo, che trasmetteva emozioni e sentimenti con i sui movimenti.
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ANTAL KOVACS SR.
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FUORI DALLA “MAHALLA”
Il personale percorso di Kovacs da commerciante itinerante a ballerino e poi leader di un gruppo musicale, è stato percorso da diversi Rom di talento dell'Ungheria post 1989.
Mentre le istituzioni tra il 1980 e il 1990 iniziavano un lungo processo di scioglimento, i primi attivisti Rom si rendevano conto che sino allora le loro tradizioni culturali erano state tramandate da padre in figlio e che c'era la necessità di affiancare questa trasmissione a un diverso profilo e con progetti culturali. Sorsero gruppi di ballo, bande musicali, laboratori artigiani,allo scopo di trovare sbocchi nel mercato dove stavano affacciandosi i primi dollari, o invece cercare un proprio ruolo nel terzo settore.
Kovacs e la sua famiglia vivevano allora a Rakospalota, un quartiere della capitale che ospitava circa 5.000 Rom. Negli anni '90 i Rom di lì si diedero da fare negli affari comunitari, aprendo corsi per l'infanzia su musica e danza, e aprendo un centro comunitario. Antal Kovacs Jr. si coinvolse, assieme a suo padre.
Racconta Kovacs Jr. “Ho iniziato a fare musica da bambino, e mio padre mi accompagna al centro comunitario.” Lì e in altri locali simili si sono formati gli Ando Drom, il primo gruppo di suo padre.
“Quando un ballerino ascolta la musica, ha bisogno tanto di danzare che di cantare, è così che Antal scoprì di essere anche un grande cantante. Divenne la voce solista del gruppo. Non suonava strumenti, di quando in quando si accompagnava battendo tra loro due cucchiai, per divertimento” ricorda suo figlio.
UNA VOCE NERVOSA E BIRICHINA
Ando Drom – "sulla strada" – divenne presto un hit,e per Antal Kovacs si aprì una nuova carriera. Le sue prime esibizioni stupirono i suoi amici, che si ricordavano che da commerciante prendeva in giro i musicisti, perché per lui fare soldi con la musica era un'attività frivola. Il suo gruppo, a differenza dei Romungro che sono la comunità rom più estesa in Ungheria, non aveva tradizione nello spettacolo. Ando Drom fu qualcosa fuori dal comune, ma il suo successo e l'influenza in Ungheria e all'estero parlano da sole.
Kovacs non fu soltanto un uomo con una potente strumento vocale, ma anche un ambasciatore carismatico, un comunicatore che quando era in tournée amava parlare con tutti, dai politici agli studenti, senza far caso alla sua mancata conoscenza delle lingue straniere.
“L'atmosfera nei nostri concerti era molto amichevole” racconta Marina Pommier, manager dei Romano Drom, il suo secondo gruppo. “Quando si scendeva dal palco, la gente si fermava sempre a parlare con noi. Gojma in questo era speciale, amava parlare col pubblico”.
“Ha costruito con la sua arte un ponte tra maggioranza e minoranza.”
Ne strettamente tradizionalista ne innovatore, Kovacs ha aiutato la musica rom ungherese a prendere nuove strade. La sua voce possedeva qualità raramente ascoltate, su questo i colleghi concordano, era insieme acuta, vellutata, nervosa ed evocava il perenne vagabondare del suo popolo. Come ballerino, era rispettoso della tradizione, ma nel contempo aperto alle nuove idee, dice Zsolt Balogh, giovane ballerino e insegnante allo Szatmari Roma dance.
Lo scontro di personalità all'interno degli Ando Drom, spinse Kovacs a lasciare il gruppo nel 1998 per fondare, sempre assieme a suo figlio, i Romano Drom.
Non sarà facile compensare la perdita della voce inimitabile di Kovacs. “Penso che sarà necessario rafforzare e sviluppare il sound della banda” dice suo figlio.
I Romano Drom si erano già guadagnati fama come innovatori della "Gypsy music." I critici hanno elogiato il gruppo per il ruolo dato agli strumenti -chitarre, percussioni, a volte una fisarmonica – a complemento della virtuosità vocale di Kovacs Sr. Come descriveva lo Scotsman i loro show a Glasgow: ”Una diga muscolare di musica appassionata,guidata dalle chitarre e da una sezione ritmica tipicamente yugo”.
“Nella musica romani, gli strumenti sono usati tipicamente come accompagnamento,non come solisti. Questo l'abbiamo cambiato. Con noi gli strumenti musicali hanno una loro funzione.” dice Kovacs Jr. Arrangiatore e autore delle canzoni, oltre che prima chitarra, ama costruire le melodie con imprestiti dall'ampia tradizione romani.
Il nome del gruppo significa “strada romani” ed è sulla strada che hanno costruito la loro reputazione.
“Abbiamo fatto non ricordo quanti concerti” dice Pommier. “Romano Drom è popolare in Ungheria, ma suoniamo molto anche all'estero” Si sono esibiti in Francia, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Italia e Stati Uniti, dopo la morte di Kovacs Sr. non hanno interrotto in loro tour in Turchia. Gli spettacoli lasciano poco tempo alle registrazioni, ma Antal Kovacs ha inciso tre album con gli Ando Drom e due con i Romano Drom, ilpiù recente è Ando foro (In città).
Laszlo Zoltan è un giornalista con base a Budapest.
Translated by Daniel Vadasz. (e da io in italiano...)