Traduit par Jasna Andjelic in francese e ritradotto in italiano (sì, insomma...)
In stampa: 15 dicembre 2005
In linea: 16 dicembre 2005
Sur la Toile |
|
Tra gli 80 e i 100.000 Rroms vivrebbero in Bosnia Herzegovina, uno dei paesi dei Balcani dove le discriminazioni sono più evidenti. Molti bambini non sono mai andati a scuola, ed i Rroms non hanno rappresentanti politici né un forte movimento di affermazione sociale (cfr precedente ndr).
Il rubinetto situato nel centro del quartiere rrom di Varda, nei dintorni di Kakanj (Bosnia Centrale), è l'unica fonte di approvvigionamento per 350 abitanti, che non hanno accessi all'acqua potabile e al sistema fognario.
"Qui i bambini non vanno a scuola. Quando si chiede loro perché, rispondono che senza acqua e sapone, gli altri bambini rifiutano di sedersi accanto a loro" spiega Fadila Memisevic, la presidente dell'Associazione per i Popoli Minacciati in Bosnia Herzegovina mentre illustra il progetto "Relazioni con i Rom senza pregiudizi".
Il quartiere di Varda non è un'eccezione, qui la discriminazione è più forte che in altri paesi dei Balcani. La loro situazione è diventata inquietante durante la guerra e le condizioni di vita fanno sì che pochissimi Rom vivano oltre i 50 anni.
I rappresentanti della missione OSCE pensano che la mancanza di vestiti e l'impossibilità di acquistare i libri scolastici, siano le ragioni più frequenti dell'assenza scolastica, anche quando i genitori sono favorevoli.
“Il basso livello di scolarizzazione dei Rrom si spiega con la discriminazione e la loro mancata accettazione come cittadini eguali, ma anche con l'incoscienza degli stessi Rrom nel rapporto con la scuola dell'obbligo”, spiega Sanela Besic, coordinatrice del Consiglio dei Rrom della Bosnia Herzegovina.
L'esclusione dal sistema scolastico comporta un alto tasso di disoccupazione, e a sua volta questo rende difficile la loro partecipazione alla società e il miglioramento della loro situazione economica. Secondo gli esperti, la creazione di programmi sociali e scolastici dev'essere una priorità nel tentativo di integrare i minori rrom.
“La debolezza politica è un altro svantaggio. Non sono attivi, la loro presenza nei partiti non è organizzata.” aggiunge Fadila Memisevic, che propone la trasmissione mensile di un programma in romanès sulla televisione pubblica.
I Rrom sono anche la minoranza più numerosa in Bosnia Herzegovina, che conta circa quattro milioni di abitanti. [...] Difficile dare cifre ufficiali, perché nelle statistiche ufficiali non esistono. Nel censimento del 1991, soltanto 8.864 si dichiararono di nazionalità rrom, molti di loro preferirono dichiararsi Musulmani, Serbi o Croati per rifuggire dalle discriminazioni.
tratto da: Roma_Francais