Come un villaggio ungherese lotta contro la disoccupazione
tra la minoranza rom - da
ETHOCИ
[video in tedesco, articolo tradotto (insomma...) dal bulgaro con Google
translator]
Un gruppo di Rom di un villaggio ungherese non ha altra scelta che lavorare
in agricoltura: raccolta di rifiuti da compostare o la costruzione di serre. Vi
è impiegato il 50% della popolazione rom.
"Abbiamo bisogno di vedere. La mattina, quando ti alzi, la prima cosa che
viene in mente è se funzionerà o no. Carcere o prestazioni sociali non sono la
soluzione al problema della disoccupazione. Abbiamo bisogno di un cambiamento,"
dice il sindaco a "Deutsche Welle".
La soluzione al problema della disoccupazione in questo paese è percepita dal
governo di Viktor Orban come un modello da applicare alla strategia nazionale
epr i Rom. [...] E' raro il successo di simili modelli. In un altro villaggio, a
300 km dalla capitale, la disoccupazione ha raggiunto proporzioni preoccupanti.
Senza programmi per il lavoro i residenti [...] possono scegliere tra morire di
fame o lavorare quasi come schiavi, senza cibo e senza le condizioni sanitarie
necessarie. Chi raccoglie legna, riceve 200 euro al mese e il diritto a portare
a casa un po' di legna da ardere. I Rom in Ungheria potrebbero vivere meglio
grazie ai milioni versati da Bruxelles per i vari progetti, tuttavia i fondi non
sono distribuiti correttamente.
Negli ultimi 25 anni, dice Alada Horvath, deputato del Partito Rom, tutte le
parti hanno concordato su una cosa: l'odio verso gli zingari. Secondo lui, non è
stato fatto nulla per migliorare la loro vita, ed il 90% dei 790.000 Rom
ungheresi è disoccupato. Dei fondi beneficia solo quella parte di Rom vicini al
governo, in questo caso del partito del primo ministro Orban.
Laszlo Bogdan non fa parte di quel partito, i suoi compaesani devono lavorare
duro. Però, i frutti del loro lavoro sono per tutti. Si mostra come un piccolo
villaggio da solo può far fronte ai problemi senza aiuti da parte dello stato.