Omicidi a sfondo razziale son un comune problema europeo -
Martedì scorso in Ungheria sono stati condannati quattro militanti di estrema
destra per omicidi compiuti da loro per motivi razziali. Il politologo Peter
Kreko di Political Capital ha raccontato a La Voce della Russia del significato
che ha questa condanna e anche di possibili paralleli con il processo
riguardante l'organizzazione NSU in Germania.
- Un paio d'anni fa i quattro tagliagole hanno intenzionalmente compiuto
aggressioni contro comunità zingare. Non conoscevano personalmente le vittime e,
di conseguenza, gli omicidi non sono stati compiuti per motivi personali ma,
evidentemente per motivi etnici. I criminali sono stati catturati nel 2009. Dopo
quattro anni di udienze in tribunale il tribunale di primo grado ha emesso una
dura condanna. Tre degli omicidi sono stati condannati all'ergastolo senza il
diritto di scarcerazione anticipata. Penso che la corte d'appello emetta una
condanna analoga.
- Come è stata possibile una serie di questi omicidi a sfondo
razziale nel cuore d'Europa? Si può spiegarla con una specificità ungherese?
- Non considero questo caso unico nel suo genere: nell'Europa Orientale ci sono
molti paesi con grandi diaspore zingare dove sono capitati simili aggressioni o,
almeno, ci sono state violenze contro zingari. Ciò deve servire da campanello
d'allarme che indica che all'interno delle società di molti paesi dell'est
europeo esistono simili pregiudizi capaci di giustificare moralmente i criminali
che compiono queste aggressioni. Per quanto riguarda il contesto politico
ungherese qui può giocare il suo ruolo il fatto che il partito di estrema destra
"Per una migliore Ungheria" dal 2006 si distingue per una retorica violenta e
aggressiva e, tuttavia, non è un fenomeno specificamente ungherese. Questa
retorica evidentemente influenza l'opinione pubblica, già molto ostile verso
zingari.
Il partito "Per una migliore Ungheria" non è direttamente legato agli
aggressori, ma io penso che l'ambiente politico svolge sempre un ruolo e che
all'interno di esso alcune minoranze sono percepite come "nemici" e bersagli per
attacchi. In Ungheria, anche se lo considero un particolare che accomuna
l'Europa Orientale. pregiudizio contro zingari manifesta un carattere molto più
pericoloso rispetto, ad esempio, al pregiudizio contro ebrei. Antisemitismo
tende a crescere in molti paesi, compresa l'Ungheria. Tuttavia ciò non significa
che l'antisemitismo debba generare atti di violenza. Per quanto riguarda
l'atteggiamento ostile verso gli zingari ciò avviene molto più spesso. Inoltre
la posizione sociale degli zingari non è tale da permettere loro di difendersi
dagli atti d'aggressione rivolti contro di loro.
- Come valuta il significato di questo processo?
- La condanna è molto importante perché dà un chiaro segnale all'ambiente
esterno che le autorità ungheresi sono fermamente decise di punire severamente
simili delitti. Un altro fattore importante è che, secondo la nostra
valutazione, il partito "Per una migliore Ungheria" ha perso il controllo sui
gruppi militanti propensi all'aggressione legati ad esso. Il peso politico di
questi gruppi è in calo, ma i loro membri, qualche migliaio, anche in futuro
saranno capaci di compiere azioni violente.
- In Germania da maggio è in corso un processo molto importante a carico dei
terroristi di estrema destra appartenenti a NSU (cellula neonazista
clandestina). Vede l'affinità tra una serie di omicidi e i due processi
giudiziari in Germania e in Ungheria?
- Penso che il paragone sia giustificato. Violenti, etnicamente motivati atti di
intimidazione compiuti da gruppi di estrema destra rappresentano un grande
problema non solo nell'Europa Orientale, ma anche in quella Occidentale. E' un
comune problema europeo. Da un lato l'opinione pubblica deve imparare che sia le
autorità sia i politici giudicano queste azioni come deplorevoli. Dall'altro
lato è anche importante - ed è un dato di fatto che c'è una somiglianza evidente
tra i casi avvenuti in Germania e in Ungheria, - affinché gli organismi
giudiziari responsabili per la repressione e la prevenzione della criminalità
traggano le debite conclusioni. In Ungheria, come in Germania, la vicenda
presentava dei seri errori compiuti dall'Ufficio per la difesa della
Costituzione perché molti dei criminali in passato hanno attirato l'attenzione.
Significa che in presenza di un flusso d'informazioni più efficiente si sarebbe
potuti prevenire questi omicidi. Perciò è molto importante l'autocritica, le
autorità ungheresi devono analizzare quali errori sono stati commessi e,
rispettivamente, cambiare i propri metodi di lavoro. Ciò che in Ungheria per ora
manca è il ripensamento politico di questo caso, cioè la presa di coscienza che
non solo ci sono state manchevolezze da parte della autorità, ma che si tratta
di un problema sociale. L'ostilità verso gli zingari in Ungheria è molto
diffusa. Ciò non significa che tutti coloro che disprezzano gli zingari compiono
atti di violenza, ma il problema che richiede l'attenzione e i politici devono
adottare le misure per distruggere questo pregiudizio, e non per rafforzarlo.