Circa un mese fa, ero in giro col computer portatile. Freddo e pioggia di una
primavera che non arriva. Mi ero seduto nella sala d'aspetto di una stazione
per sfruttare il WiFi e terminare una traduzione (e magari scorrere qualche
inserzione di lavoro). Studenti e famigliole in partenza per il ponte pasquale.
Una signora seduta accanto a me avvisa la sua vicina, una vecchietta malmessa,
di fare attenzione al borsellino, perché ha visto una zingara che si aggira tra
la sala d'aspetto e le macchinette delle bibite.
Esco a fumare, il bar è chiuso. La zingara mi chiede qualche moneta. Le
rispondo in romanes che non ho un soldo. Quella mi guarda curiosa, sorride, e tempo un
minuto ne saltano fuori altri quattro, e mi circondano per vedere uno che parla la loro lingua. Mi
chiedono se sono rom e facciamo le presentazioni.
Loro sono rom rumeni, arrivati da poco dalla Spagna. Mi informo su dove siano
stati e sulla situazione in Spagna. Non c'è più lavoro per nessuno, mi dicono. E
si continua a parlare sul cosa fare, in un misto italiano-spagnolo-romanes. Dato
che il lavoro sembra un tasto dolente per tutti, su youtube cerco qualche brano
musicale rom e rumeno. Si mettono a ballare sul marciapiede, tra i passeggeri che aspettano il
treno. Arriva un loro amico, credo un facchino siciliano.
Poi salta la connessione e ci si saluta.