Pubblichiamo il comunicato stampa del Consiglio direttivo dell'associazione Sucar Drom, dopo il "blitz" delle Forze dell'Ordine che ha visto coinvolte alcune famiglie mantovane, appartenenti alla minoranza linguistica sinta.
L'associazione Sucar Drom condanna l'azione spropositata messa in atto nella mattinata del 26 marzo 2013 nell'area di Trincerone a Mantova. Un esercito di 150 persone formato da Carabinieri, Finanza, Polizia di Stato, Corpo Forestale dello Stato e Vigili del Fuoco con l'aggiunta di Polizia Municipale, Arpa, Tea, Urbanistica del Comune di Mantova e Parco del Mincio hanno bloccato tutte le strade con decine e decine di mezzi blindati. Erano anche presenti unità cinofile antidroga e squadre della Polizia di Stato che hanno operato a viso coperto con i passamontagna. Il risultato? Otto persone indagate per presunti abusi edilizi. Durante l'azione tutte le persone, residenti dagli Anni Ottanta, sono state tenute in stato di fermo e alla richiesta di spiegazione la risposta è stata: "è una normale operazione di polizia".
Per noi non è stata una "nomale azione di polizia", ma uno sperpero di risorse pubbliche senza precedenti. In un momento di grave crisi economica riteniamo indecente questa dissipazione di risorse pubbliche ed è per questo che chiederemo alla Corte dei Conti di indagare sulle responsabilità dirette e indirette.
L'azione è stata condotta in questi termini per il solo fatto che a Trincerone abitano dei cittadini mantovani, appartenenti alla minoranza linguistiche sinta. Se non fossero stati residenti dei sinti italiani l'azione sarebbe stata completamente diversa. Quindi l'azione in tali dimensioni nasce da un'idea distorta e razzista insita nelle Istituzioni che al contrario dovrebbero combattere tali fenomeni. L'azione è la riprova che a Mantova è insita nelle Istituzioni un'irrazionale volontà di stigmatizzazione e criminalizzazione di una piccola minoranza, già colpita duramente durante il fascismo e ancora oggi sottoposta a intimidazione inaccettabile in un Paese che si dichiara democratico.
La situazione a Trincerone è il frutto dell'inerzia della politica mantovana che non ha mai voluto ascoltare il grido di dolore che la comunità sinta mantovana lanciava da quel ghetto che è il "campo nomadi" di viale Learco Guerra. Un'inerzia che ha visto decenni di disinteresse, quando non proprio ostilità e violenza. Ancora oggi non c'è una soluzione seria e credibile per la chiusura dell'Area di viale Learco Guerra e per chi ha cercato in questi anni di costruirsi un percorso indipendente c'è oggi l'incubo del sequestro della propria casa. La beffa è ancora più crudele perchè le famiglie residenti a Trincerone hanno fatto tutto nella legalità ma nel 2005 è entrata in vigore una legge (Testo Unico 380) che ha trasformato in illegale tutto ciò che fino a 31 dicembre 2004 era legale (Legge 47/1985). Chi sono stati i cittadini italiani colpiti da quest'assurdità legislativa? I sinti. Un classico esempio di discriminazione razziale indiretta che dovrebbe essere bloccata e sanzionata dalla Direttiva 2000/43, forse la Magistratura non la conosce?
Chiediamo al Signor Prefetto l'istituzione di un tavolo con il Sindaco di Mantova e il Presidente della Provincia di Mantova con lo scopo di trovare delle soluzioni che sappiano contemperare diritti e doveri per tutti, partendo da quanto approvato dal Governo italiano e convalidato dalla Commissione europea su queste situazioni.
Dossier:
Azione spropositata con dispendio di uomini e forze senza precedenti. Controllate solo le proprietà delle famiglie sinte, tutte le altre proprietà non toccate dal blitz...
Mantova, blitz contro le lottizzazioni abusive Da stamani (26 marzo, ndr.) blitz delle forze dell'ordine al Trincerone di Mantova per controllare alcuni terreni su cui erano stati avviati lavori poi sospesi su ordine della Procura. Polizia locale, Carabinieri, Finanza, Forestale, Vigili del fuoco e Polizia di Stato, con i tecnici dell'Asl e dell'assessorato ai lavori pubblici del Comune, circa 150 uomini, hanno bloccato gli accessi al Trincerone; chiuse anche via Donati e via Parma. In azione anche unità cinofile. Sarebbero stati sequestrati quattro lotti su cui erano state edificate trenta casette. Diverse persone risulterebbero indagate per lottizzazione abusiva
Gazzetta di MantovaMantova, lottizzazioni abusive al Trincerone - Maxi-blitz, scoperte anche villette con piscina
Circa 150 persone hanno controllato e posto sotto sequestro quattro lotti di terreno abusivo su cui erano state edificate circa trenta casette abusive, molte le persone indagate. Bloccati tutti gli accessi alla zona. Gli indagati sarebbero 12. Scoperte residenze e villette con piscina nascoste da siepi
MANTOVA. Blitz delle forze dell'ordine al Trincerone per controllare alcuni terreni abusivi su cui, nei mesi scorsi, erano stati avviati lavori poi sospesi su ordine della procura. Polizia locale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Forestale, Vigili del fuoco e Polizia di Stato, con i tecnici dell'Asl e dell'assessorato ai lavori pubblici del Comune di Mantova, circa 150 uomini, hanno bloccato gli accessi al Trincerone a partire dal Camattino; chiuse anche via Donati e via Parma. In azione anche unità cinofile provenienti da Milano.
Sarebbero stati posti sotto sequestro alcuni lotti di terreno su cui erano state edificate circa trenta casette. Diverse persone risulterebbero indagate per lottizzazione abusiva. Il blitz è scattato alle 9 dopo il concentramento in piazzale Montelungo di uomini e mezzi delle forze dell'ordine.
"Hanno usato uno spiegamento di forze dell'ordine fuori da ogni immaginazione. Sono arrivati in divisa e con le unità cinofil. Mia figlia si è spaventata e a mia madre è venuta la febbre". Chi parla è una delle persone a cui è stato notificato il sequestro del terreno e dei fabbricati. E intanto l'associazione Sucar Drom ha già annunciato che nelle prossime ore organizzerà una marcia di protesta in città.
26 marzo 2013
Gazzetta di MantovaLa rabbia dei sinti dopo il blitz "Soldi sprecati dalle istituzioni" Dura reazione della comunità all'operazione anti-abusivismo: "Chiederemo alla Corte dei Conti quanto è stato speso". Otto gli indagati - di Sandro Mortari
Il giorno dopo il blitz delle forze dell'ordine al Trincerone che ha visto nel mirino alcune famiglie nomadi, e non solo, per lottizzazioni abusive, il segretario dell'associazione Sucar Drom, Carlo Berini, si scaglia contro le istituzioni.
"Chiederemo alla Corte dei Conti di sapere quanto è stato speso per questa operazione che ha visto in campo più di 150 persone soltanto per notificare degli avvisi di abusi edilizi. Ho l'impressione - aggiunge amaro - che in un giorno si sia speso quanto in cinque anni si spende a Mantova per la mediazione culturale. Chiederemo un incontro con il procuratore capo Condorelli per capire che cosa stia succedendo". Un'idea, Berini, se l'è fatta: "Contro i sinti e i rom ci sono dei pregiudizi difficili da sconfiggere. Martedì abbiamo assistito a scene che mai avremmo voluto vedere. C'erano poliziotti ovunque, sono state bloccate delle vie pubbliche per cinque ore. Bambini e vecchi della nostra comunità erano sotto shock, e lo sono tuttora; una persona anziana è finita all'ospedale. Hanno buttato all'aria tutto alla ricerca di non so che cosa e, alla fine, non hanno trovato niente".
Nel frattempo, sul tavolo del procuratore ieri è arrivata la relazione sull'intera operazione effettuata martedì, assieme alla documentazione sequestrata (rogiti e materiale informatico) necessaria a comprovare il reato di lottizzazione abusiva. Le indagini, dunque, continuano. Il Comune, dal canto suo, ha avviato la procedura per confiscare gli otto lotti di terreno e le 24 strutture adibite ad abitazione, posti sotto sequestro e affidati alla custodia giudiziale degli stessi proprietari.
La comunità sinta è attonita ma reagirà, promette Berini. Già state preannunciate manifestazioni di protesta che, all'ultimo momento, sono state fermate dagli stessi organizzatori: "Le associazioni sinte e rom sono in agitazione - annuncia Berini - e già martedì volevano venire a Mantova da tutt'Italia per manifestare contro l'emergenza abitativa che abbiamo qui. Abbiamo preferito indurre tutti alla calma. Ora ci riuniremo per definire la strategia da seguire". Berini assicura di non aver ancora pensato a quali iniziative adottare, "ma nulla è da escludere, potrebbe anche essere che occupiamo piazza Sordello in maniera permanente". Un punto tiene a precisare il segretario di Sucar drom: "I sinti non hanno ville né piscine".
E difende chi è stato indagato per lottizzazione abusiva: "Al Trincerone c'erano solo persone che hanno cercato di costruirsi un futuro fuori dal campo nomadi quando, a fine anni 80, la legge consentiva di tenere le roulotte su terreni agricoli. Nel 2005 la legge è cambiata, il Comune non ha applicato il condono edilizio e, per la prima volta, una legge è diventata retroattiva tanto che, otto anni dopo, ci considerano dei criminali. Ma noi non lo siamo".
28 marzo 2013
Notizia di contorno:
"Macchinari comprati dagli zingari" ma li avevano rubati da una ditta - 28 marzo 2013 Un 44enne e un 39enne colti in flagranza a Revere, seguiti di nascosto fino a Gazzo e arrestati in un'azienda di rottami
Italiani (si presume, non viene stranamente indicata la nazionalità) "prendono a prestito" macchine industriali, dicono di averle acquistate dagli zingari. Bottino: 1000 euro (principianti).
Sull'imponente operazione di polizia di ieri al Trincerone rilevo, con preoccupazione, l'enorme sproporzione tra le motivazioni dell'intervento e le modalità di esecuzione dello stesso. Quando mai un controllo per abusi edilizi richiede la presenza attiva - assieme ai tecnici comunali, a quelli dell'Arpa e agli agenti della polizia locale - di oltre 150 unità di tutti e cinque i corpi di polizia (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Forestale e Vigili del Fuoco), addirittura con unità cinofile? Oltre tutto la posizione di irregolarità di alcune roulotte - irregolarità divenuta tale dopo la legge del 2005 - era ben nota al Comune di Mantova, tanto da essere stata oggetto di discussione in occasione dell'approvazione del Prg. Cosa c'entra, poi, la chiusura di tutti gli accessi al Trincerone, i bambini sequestrati in casa per ore o il sequestro di beni familiari come cd musicali, chiavette Usb o i computer dei bambini? Incredibile! Un atto amministrativo è stato trasformato in un problema di ordine pubblico, con una spettacolarizzazione inaccettabile che ha lanciato, consapevolmente o inconsapevolmente, un messaggio devastante: i sinti e i rom sono dei criminali. Mi aspetto una spiegazione ufficiale dai responsabili di questa operazione.
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