- Perché
Pirlo si incazza quando scrivono che è Sinto?
- Perché negli articoli sul calcioscommesse la parola
evidenziata è
ZINGARI,
quando di zingari non c'è ombra?
Vorrei chiederlo ai vari Osservatori sul razzismo, se il
RAZZISMO sia una parolaccia da appioppare al solito noto di turno (di preferenza
un politico) o non una tara che riguarda l'informazione generale. In Italia si
mastica tanto POLITICA che SPORT (anzi, più SPORT che POLITICA) e sarebbe il
caso di essere meno "aristocratici" nel scegliere di cosa scrivere.
Altra domanda: Chi ci informa?
Non mi riferisco ai Corriere, Giornale, Repubblica, o canali televisivi
nazionali... intendo l'informazione diffusa degli ultimi decenni, con portali
internet, televisioni locali, social network ecc. Cosa significa informazione
diffusa: tante voci diverse o essere circondati dall'omologazione?
Se di omologazione si tratta, l'omologazione è razzista?
Non mi interessano qua gli esempi eclatanti di razzismo, di quelli tutti
sanno scrivere.
Facciamo un esempio terra-terra, quotidiano direi:
Uno dei tanti problemi della nostra bella Italia è la scarsa attenzione
ambientale della grande maggioranza dei cittadini. Un altro problema è
l'atteggiamento "disinvolto" degli Italiani di fronte a leggi, regole, doveri...
(salvo prendersela con gli altri quando le infrangono, perché lo vorremmo fare noi).
Questa primavera è entrato in vigore il
SISTRI, cioè il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti. Al solito
c'è
chi si è adeguato e chi no.
Se parliamo di legge, non è importante se chi non si è adeguato l'ha fatto
per impossibilità finanziarie o per la solita furbizia italiota, perché
la legge prevede anche punizioni per chi non la rispetta. Ma è un dato di fatto
che molti Rom e Sinti da sempre campano con la raccolta del metallo e dei
rifiuti, e che non tutti hanno le possibilità finanziarie di adeguarsi alle
nuove regole.
Il risultato naturale di questo stato di cose è l'aumento dell'attività
repressiva delle forze dell'ordine contro i traffici illegali di rifiuti. Che
altro potrebbero fare?
A questo punto, entra in ballo il ruolo dell'informazione:
Quando viene fermato un camion con contenuto sospetto, non ci si dimentica
mai di aggiungere "rom e sinti" se per caso risultano alla guida o il furgone è
di loro proprietà. Etnicizzazione del reato? Anche, ma la
domanda è: se qualcuno trasporta sostanze inquinanti, qualcun altro gliele avrà
pure fornite. Che differenza c'è tra i due reati? Che il fornitore di veleni
resta sempre anonimo.
Ragionamento di chiusura: si parla di piccoli reati, che
ottengono l'onore della cronaca solo su quelle pagine e quei siti locali di cui
accennavo sopra. Ve la immaginate una simile redazione, che mette il nome (italiano) di qualche stimato concittadino, o (addirittura!)
di un possibile finanziatore locale? Potrà avere un futuro questo mezzo d'informazione?
Finisce così che il reato di uno ZINGARO nasconda l'omertà mediatica su un
sistema che fa campare zingari e no.
E, qua chiudo veramente, se torniamo al discorso precedente su informazione
diffusa ed omologazione": tra le fonti che consultiamo quotidianamente,
esistono media ZINGARI? Sono mai esistiti? Cosa si può fare per cambiare un
panorama così squilibrato?