Buongiorno Slovacchia Presov: dal prossimo anno gli alunni rom
saranno a fianco degli altri bambini - 21 novembre 2012
Secondo una sentenza della Corte regionale di Presov del mese di ottobre, la
scuola primaria di Šarišské Michalany, che ha creato classi separate per bambini
provenienti da "ambienti socialmente svantaggiati", ha violato il principio
della parità di accesso all’istruzione. Secondo quanto scrive oggi il quotidiano
Sme, la scuola, con quasi i due terzi di questi alunni (per lo più dalle
comunità rom), dovrà pertanto chiudere le 15 classi separate e comprendere gli
alunni rom nelle classi regolari entro l'inizio del nuovo anno scolastico. In
questo modo si eviterà, ha scritto la corte, una discriminazione su base etnica.
Il nuovo direttore Jaroslav Valastiak ha però dei dubbi: se non rispetta il
verdetto, infrange il verdetto della corte. Ma se formasse solo classi solo
socialmente miste, la struttura diverrà esclusivamente una scuola rom. Dopo la
sentenza, ha detto, quattro bambini hanno lasciato la scuola e altri genitori
stanno pensando di farlo, e cercarsi una scuola diversa per evitare che i loro
figli condividano le classi con bambini rom spesso affamati e non preparati, con
scarse abitudini igieniche. La discriminazione, pensano i genitori, è contro i
loro figli che devono adattarsi al ritmo più lento di apprendimento dei bambini
delle comunità emarginate.
Secondo Valastiak, scrive Sme, la sentenza è legittima ed è contro ogni forma di
segregazione sociale nella scuola, ma secondo lui l'integrazione forzata non
porterà ad alcun beneficio. La sua posizione è condivisa dalla maestra di
appoggio per i rom, Monika Duzdova, che pensa che gli oltre 400 bambini della
scuola a diversi livelli di istruzione, diversa estrazione sociale e con
prospettive diverse non possono essere semplicemente "mischiati". Lei è scettica
nei confronti di questo tipo di "giustizia", considerando che addirittura gli
stessi genitori rom sono contro quest'idea di classi miste ove i loro bambini
dovrebbero studiare fianco a fianco con i figli di famiglie "bianche".
Del resto, la scuola stessa ha già provveduto a trasferire i migliori studenti
rom nelle classi ordinarie per favorirne l’integrazione.
(Fonte Sme)