Raccontavo
ieri che di questi tempi, in mancanza di determinate
certezze è più facile prendersela con chi, Rom e Sinti, certezze non le
ha mai avute. Alla stessa maniera, nella vulgata popolare è lo zingaro che
rimane il ladro per eccellenza, mentre la realtà quotidiana ci restituisce
esempi a non finire di furti commessi da colletti bianchi.
Fateci caso: quand'è che un giornale parla di un furto? Ormai, non è più
possibile nascondere il SISTEMA di ladrocinio che regola la pubblica
amministrazione; a parte ciò la cronaca accenna ai furti quando:
- siano coinvolti Rom o Sinti (o si presume lo siano);
- la vittima è un personaggio famoso.
Il ministro
Elisa Fornero rientra nel secondo caso. Non solo, come personaggio pubblico,
visti i tempi che corrono, è anche uno dei più impopolari in circolazione.
Difatti, la notizia del furto nel caso del ministro (DISCLAIMER: il furto
rimane un reato, non vorrei essere accusato di induzione al crimine!) ha
sollevato soddisfazione repressa soprattutto tra precari, gente che ha perso
il potere d'acquisto negli ultimi anni ecc. Insomma, tra quelle fasce di
popolazione dove maggiormente alberga l'antiziganismo.
Ho notato anche che nelle cronache giornalistiche stavolta mancava quella
frasetta, che spesso compare quando non si sa cosa scrivere:
- si sospetta che il furto sia stato commesso da un gruppo
di zingari...
Frase che dice tutto e niente, ma contribuisce comunque a creare un
sentimento negativo verso gli "zingari". Costava tanto metterla ANCHE a chiusura
dell'articolo sulla Fornero?