Da
Baltic_Roma
The ADVOCACY PROJECT TROPPO PER QUEL COMODO LAVORO GIORNALIERO
Elise Filo |
Posted October 3rd, 2012
Romnì
Alla fine del 2007, una donna venne a conoscenza di un bar che apriva a
Vilnius e chiamò per chiedere se cercavano personale. C'era ancora vacante un
posto da lavapiatti, e la donna vi si recò per un colloquio. Al suo arrivo, il
gestore del bar informò la donna che il lavoro non era più disponibile.
Quello stesso giorno, un'altra donna venne a conoscenza della medesima
apertura a Vilnius, e pure lei chiamò in cerca di lavoro. Cercavano sempre un
lavapiatti e la seconda donna arrivò poco dopo la prima per sostenere il
colloquio. Al suo arrivo, il gestore la informò che il posto era ancora vacante
e la assunse.
"Purtroppo" per quell'esercizio, la seconda donna era un'ispettrice
incaricata dall'Istituto per il
Monitoraggio dei Diritti Umani di determinare se ci fosse stato qualcosa di
irregolare nella decisione di non assumere la prima donna, di etnia rom. Il
responso:
ci fu. Cioè: una donna zingara era venuta prima in cerca di lavoro, ma
non è stata assunta perché nessuno vuole avere una zingara nel personale.
Per continuare col precedente tema dell'economia dello spaccio di droga,
vediamo perché in gran parte l'economia formale è inaccessibile ai Rom di
Kirtimai. (confronta
precedente, ndr.)
Un'economia debole è un problema endemico che riguarda tutta la popolazione
lituana. A giugno 2012 il
tasso nazionale di disoccupazione era del 13,3% (l'equivalente di 215.100
persone). La disoccupazione giovanile era del 25,2%. Nel contempo il
salario
minimo mensile, nonostante sia cresciuto da agosto 2012, è di 850 Lita (LTD)
- neanche 320 $. A causa delle difficoltà nel guadagnarsi da vivere, il paese ha
vissuto un forte
calo demografico, oltre 83.000 sono emigrati nel 2010 e quasi 54.000 nel
2011.
Per i Rom. gli stereotipi negativi aggravano la ricerca delle già limitate
opportunità di lavoro formale. Ma se
la discriminazione sulla base dell'origine etnica o razziale è legalmente
proibita, ci sono diverse importanti ragioni per cui questa legislazione è
inefficace. Prima di tutto: la maggior parte dei Rom non conosce i propri
diritti. Non sanno neanche valutare quando i loro diritti siano violati, né il
processo da seguire per un eventuale risarcimento in caso di violazioni. Come
possono lamentarsi? A chi scrivere? Quali documenti presentare? E
quanti di loro hanno familiarità col servizio di
aiuto legale
garantito dallo stato (o con la procedura per richiederlo)? Quindi, sono
poche le denunce per discriminazione intentate dai Rom, quindi, prevale una
cultura discriminatoria nell'impunità.
Oltre a questi disincentivi strutturali, ci sono ragioni pratiche per cui
difficilmente viene intrapresa la ricerca di un impiego. Per arrivare dove si
ricerca personale, può essere necessario cambiare diversi mezzi di trasporto.
Questo significa comprare diversi biglietti (ogni autobus necessita di un nuovo
biglietto), si aggiunga la ricerca della posizione (senza GPS, senza internet,
forse senza saper leggere e scrivere), accedere ai mezzi di trasporto (dopo le
20.00 non ci sono autobus per Kirtimai, e nessun taxi vuole andarci), e spesso è
necessaria la padronanza della lingua lituana. Per la comunità di Kirtimai,
parecchio distante dal centro città e che ospita molte persone di lingua
non-lituana - senza reddito né risparmi, la ricerca di un impiego è un'impresa
praticamente impossibile. Anche se l'impiego fosse garantito, questo porterebbe
a costi iniziali (trasporti, abiti, baby sitter, ecc.) che molti non possono
semplicemente permettersi.
Muoversi a Vilnius
Ovviamente, questo non significa che la situazione debba rimanere immutabile
e che qualcuno perseveri, nonostante tutto. Da luglio 2012, 158 Rom si sono
registrati alla
Borsa del Lavoro di Vilnius. Soltanto otto di loro avevano una qualifica
professionale e 49 non erano mai andati a nessun tipo di scuola. La Borsa del
Lavoro di solito si limita a mettere in contatto gli iscritti con le posizioni
che richiedono un minimo di qualificazione (completamento degli studi superiori
o della formazione professionale) e quindi non può assistere molti Rom di
Vilnius. Le opportunità che la Borsa del Lavoro può offrire sono limitate a
pochi posti di lavoro di manutenzione ambientale, come pulizia delle strade e
spazzamento della neve. Queste sono opportunità, in teoria, ma occorre tenere in
considerazione che potrebbero essere fisicamente impegnative per 41 tra gli
iscritti, che hanno superato i 50 anni e sette con disabilità. Inoltre, sono
opportunità, nei fatti, soltanto teoriche per questa popolazione, secondo le
norme culturali sulla pulizia. I Rom non possono pulire gli spazi
pubblici (in realtà, è una percezione che cambia a seconda dei gruppi e
della dislocazione geografica, ndr.). Alcuni fanno eccezione, ma c'è
una buona dose di vergogna nella loro decisione. Negli ultimi sette mesi, nove
dei 158 iscritti Rom hanno trovato impiego tramite la Borsa del lavoro, e cinque
un impiego temporaneo. Questo sistema
non è efficace per la comunità rom di Kirtimai e la stragrande maggioranza
rimane senza un reddito formale.
La povertà non è certo un lusso, e per superare questa condizione le persone
devono essere in grado di accedere al lavoro e guadagnarsi da vivere. Tuttavia,
uno dei motivi più citati per cui non esistono incentivi a tutti questi ostacoli
strutturali e pratici nella ricerca di un impiego, è che i
sussidi
statali di disoccupazione sono comparabili al salario di un lavoratore non
qualificato.
Quindi, perché impegnarsi con spese a fondo perso, i fastidi del viaggio e
l'umiliazione della discriminazione? La disillusione è il sentimento dominante
tra molti rom, riguardo l'impiego formale e l'ascesa sociale. Sapendo che la
situazione non cambierà. la motivazione a spingere i propri diritti non esiste.
Non sono stati educati a farlo e non sanno immaginare come migliorare la
situazione - quindi dove sarebbe la motivazione? La vita a Kirtimai è
sopravvivenza, non è sviluppo. E ciò è pericoloso.