Due notizie da Dale Farm (vedi l'ultima
segnalazione)
Macchinari pesanti intenti a smantellare una barricata durante lo sgombero di
ottobre 2011. Photograph: Oli Scarff/Getty Images
The Guardian Wednesday 25 July 2012 00.26 BST
Secondo il consiglio di Basildon, alcuni sgomberati durante lo sgombero
dell'anno scorso dal sito illegale nell'Essex si sono spostati nelle vicinanze
Il consiglio di Basildon si sta preparando a richiamare gli ufficiali
giudiziari, dopo che i Traveller sgomberati da
Dale Farm, il più grande
sito illegale in Europa, si sono spostati in un insediamento vicino.
Ai Traveller, alcuni dei quali provenienti da Dale Farm, sono state notificate
le ingiunzioni di sgombero.
A seguito dello sgombero di massa dell'anno scorso, molti Traveller si sono
spostati nel sito legale in Oak Lane, insediandosi sulla strada accanto al sito.
La risoluzione dell'anno scorso era seguita ad una disputa decennale sui
terreni non autorizzati sul sito di sei acri e sui milioni di sterline costati
al consiglio di Basildon per le operazioni ed i costi legali.
Il consiglio ha detto di aver consegnato gli avvisi a 19 roulotte parcheggiate
illegalmente sul percorso che porta all'ex sito di Dale Farm ed aggiunto che il
numero degli occupanti di Oak Lane ha superato il limite legale.
Il Traveller Solidarity Network (TSN) ha detto che le famiglie non sono in grado
di muoversi da Dale Farm "a causa della mancanza di posti nell'area" sin dallo
sgombero forzato dell'anno scorso. "Hanno vissuto in spazi angusti, senza acqua
corrente, elettricità regolare e con problemi di depurazione."
Mary Sheridan, una madre che vive a Oak Lane, ha detto: "Il consiglio e il
governo ancora non ci ascoltano; non abbiamo altro posto dove andare. Perché
dovremmo vivere senza acqua corrente e fognature, se avessimo un posto dove
andare? Vogliamo un posto sicuro per vivere, dove i nostri bambini possano
andare a scuola. Chiediamo troppo?"
Ai Traveller è stato dato tempo sino al 29 agosto per presentare appello contro
l'avviso di sgombero.
Tony Ball, leader del consiglio, ha detto: "La gente sa che il consiglio di
Basildon è impegnato nel rispettare la legge, e che passerà i diversi gradi per
garantirne l'esecuzione."
"A febbraio, abbiamo inviato gli avvisi di contravvenzione al piano urbanistico,
dando 21 giorni per rispondere ed abbandonare l'area. Ovviamente questo non è
successo ed il consiglio ha valutato attentamente opzioni ed azioni disponibili.
Abbiamo dovuto essere certi di star prendendo le giuste opzioni per quanto
riguarda questa particolare violazione."
"Trovo tuttavia immensamente frustando che dopo aver eliminato il sito
[illegale] l'anno scorso, quella che sembra una piccola minoranza dei residenti
originali persista con questi comportamenti pericolosi e distruttivi. E' anche
evidente che molti di quanti sono lì [in violazione alla legge] sono nuovi
dell'area e non hanno niente a che fare con l'insediamento [illegale]
originale."
Dice
Jo McGuire, attivista di Dale Farm e membro del TSN: "Il messaggio, ora come
allora, è sempre lo stesso, queste famiglie non hanno altro posto dove andare,
perché il consiglio non ha voluto autorizzare nuove piazzole."
"Il consiglio intende sgomberare prima che vengano considerate le richieste di
pianificazione. Queste famiglie stanno tentando di tutto per tenere i loro figli
nella scuola locale, ma pare che il consiglio voglia solo eliminarli dalla
zona."
Posted by
TravellerSolidarityNetwork on July 31, 2012
E' previsto che a breve l'Agenzia per l'Ambiente prelevi campioni di suolo da
Dale Farm, dove lo scorso ottobre 80 famiglie furono sgomberate da centinaia di
poliziotti ed ufficiali giudiziari sulla base delle norme di pianificazione. Se,
come si aspettano residenti ed attivisti, venisse trovata contaminazione da
amianto ed idrocarburi, la cifra di 8 milioni di £.già spesa per lo sgombero è
destinata a crescere [1]. La notizia arriva mentre settimana
scorsa il consiglio di Basildon ha iniziato ulteriori azioni legali contro le
famiglie sgomberate, che affermano di "non avere altro posto dove andare". A
quanti vivono sulla strada privata che porta alle loro vecchie case di Crays
Hill, Essex, sono stati consegnati avvisi di sgombero con termine alla
fine di agosto [2].
Il consiglio si era precedentemente impegnato con l'Alta Corte alla rimozione
di tutto il materiale inquinato dal sito, ricevendo così foni dal Dipartimento
delle Comunità e del Governo Locale come liquidazione dello sgombero
multimilionario dell'ottobre scorso. Da allora gli incaricati del consiglio
hanno rivoltato ed ammucchiato* la terra, esponendo migliaia di
tonnellate di sottosuolo - una misura temporanea, dicono, per impedire alle
famiglie di tornare alle loro proprietà.
Gli ispettori dell'Agenzia per l'Ambiente dovranno ora determinare se così
facendo il consiglio abbia creato un grave rischio per la salute, [...] non solo
per le famiglie accampate sulla strada, ma per le case adiacenti, incluse le
oltre cinquanta proprietà autorizzate di Dale Farm.
Parte dell'area di Dale Farm in passato era stata usata dal consiglio di
Basildon per lo stoccaggio di veicoli abbandonati e come discarica, Sono state
demolite oltre 6.000 auto nel sito, prima che un decennio fa venisse venduto
alle famiglie [3].
Gli attivisti locali hanno denunciato [il consiglio] all'Agenzia per
l'Ambiente, perché alterando l'equilibrio ha causato un inquinamento massiccio.
Grattan Puxon, da lungo tempo sostenitore di Dale Farm ed amico delle famiglie
sgomberate, dice "il consiglio non ha gambe per sostenersi. Hanno sgomberato le
famiglie dalle loro case sul principio che il terreno fosse fascia verde di
rispetto, ed ora stanno spendendo milioni per inquinare il terreno dopo lo
sgombero. Nel frattempo le famiglie che vivono qui sono ancora senza casa e non
hanno dove andare. Eppure l'intento del consiglio è di allontanarli da Basildon."
* Cioè trasformare terreno pianeggiante in dossi e trincee.
Gli sviluppatori lo fanno regolarmente per rendere inabitabile il terreno./>
[1]
The Indipendent
[2] Vedi sopra
[3]
The Telegraph