Segnalazione di Doriana Chierici Casadidio
Considerazioni di una donna
Lei ha mal di denti è andata in una struttura pubblica e il dentista invece
di curarle un dente cariato ha deciso di estrarlo senza curarsi dell'ascesso e
l'ha mandata via, gli altri denti sono ancora lì cariati e doloranti.
Per un caso fortuito ho saputo del suo bisogno di un dentista, l'ho chiamata ci
siamo incontrate e l'ho accompagnata da un dentista che conosco da quando ero
bambina e che ho ritrovato dopo 30 anni quando ero in partenza per l'Uganda
scoprendo che anche lui stava andando lì ad insegnare gratuitamente il lavo a 16
ragazzi.
Lo chiamo e gli chiedo se può visitare la mia giovane amica e se lo fa
gratuitamente. Le ha tolto delle piccole radici, le ha insegnato il modo
corretto di curare la bocca, l'ha sgridata perché i denti vanno lavati sempre e
se non lo si fa questi si cariano e che diamine a 16 anni non si può avere una
bocca conciata così male.
Lei si sente mortificata gli chiede scusa ma lui è burbero ma buono, e le regala
spazzolino e molti dentifrici.
Lei per ringraziarlo le regala uno dei suoi disegni, lo scelgo io, è disegnato
con fili d'erba, un volto di donna, lui si commuove quando sa che questo è il
suo modo per aiutare la famiglia.
Andiamo a mangiare, parliamo un po' e scopro che lei e la sua famiglia, 10
persone in tutto, non vivono in una baracca come gli altri rom, lei è fortunata
abita in una casa, casa??? La casa è composta da due stanze dove manca il
pavimento, non ci sono le finestre, niente termosifoni per l'inverno e niente
frigorifero per l'estate, niente bagno. Ma sono felici perché avendo una casa
non devono avere paura della polizia. Questa bellissima casa costa € 380 al
mese.
Lei ha 16 anni, studia al liceo artistico e aiuta al mantenimento della famiglia
vendendo per le strade i suoi dipinti. Suo padre aiuta nei mercati a scaricare
le verdure, quando lo chiamano e riesce a guadagnare in quel giorno €30. Suo
fratello è un aiuto cuoco ma non riesce a trovare lavoro perché non sa leggere.
Una famiglia povera ma unita, una famiglia che si aiuta ma che ha bisogno di
aiuto. Mi spiega che il problema maggiore non è quello del cibo, ma quello di
trovare i soldi per pagare l'affitto e la luce, una lampadina spartana ma che
serve in inverno per accendere quelle belle stufette magia soldi. In inverno
spendono anche € 1.000 per potersi scaldare. Questo è il loro grande problema,
senza un lavoro fanno fatica a pagare e la padrona di casa vuole aumentare
ancora l'affitto. Sono inorridita, come può una padrona di casa chiedere così
tanti soldi per una casa priva di agibilità chi è questa carogna? Sorpresa la
proprietaria è un africana e qui mi prende lo sconforto la rabbia sale. Davvero
non capisco, ma come diavolo fa una donna africana sfruttare una famiglia
povera, dal suo vissuto non ha davvero preso niente, oppure già nel suo paese
era un infame o lo ha imparato da noi che ci sono i poveri dei poveri, gli
ultimi degli ultimi?
Come si fa a pretendere un affitto quando questa famiglia non ha diritti per il
solo fatto che è rom?
Perché continua ad esistere lo sfruttamento nello sfruttamento, davvero non lo
capisco.
Scrivo il mio sconcerto su Twitter e una persona mi risponde con questa frase
"D'accordissimo, ma adesso la casa non ce l'abbiamo manco noi italiani! Lavoro
neppure. Quindi?" La mia risposta è il dubbio che ad un italiano si affitti una
casa così, lui dubita e insinua il dubbio in me, allora gli rispondo che se
anche lui ha questo problema, cercherò di aiutarlo come vorrei fare per questa
ragazza e la sua famiglia. Non ricevo più nessuna risposta. Vorrei davvero
insultare questa persona, chiedergli se non si vergogna di fare distinzioni fra
italiani e rom, come se i rom non fossero persone con dei diritti . Come si
permette a scrivere una frase che mi ricorda tanto quelle che ricevevano i
meridionali quando venivano al nord in cerca di lavoro. Se non capisce che è
grazie a persone come lui che esisteranno sempre poveri, razzismo, differenze e
che diamine, cosa gli ha insegnato la vita, a stare nel proprio mondo piccolo
ottuso e dal guai a toccarmi la mia erba il mio Ipad e sparisci dalla mia vista
che sei solo un inutile insetto.
Che sia chiaro non sono sconcertata, sono arrabbiata, avvelenata, davvero non
tollero tanta ignoranza menefreghismo cattiveria ottusità egoismo e stupidità
umana.
Perdonatemi ma ho usato dei soldi che mi avete dato per andare in Uganda, li ho
usati per dare una mano a questa piccola grande ragazzina che lotta nella
società e nella scuola per far sapere che i Rom non sono bestie, che sanno
studiare lavorare e che non rubano non indossano oro e argento, che credono in
Dio e nella sua bontà. La mia missione è di aiutare chi ha bisogno e in quel
momento questa ragazza aveva bisogno, non ho tolto ai bambini ugandesi, a loro
arriverà il 99% del vostro aiuto, ma non potevo, non posso non aiutare chi
soffre, sia che si trovi in Africa che in Italia