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Toma Nikolaev è un rispettato attivista dei diritti rom, ed ex candidato al
Parlamento. Perseguitato in Bulgaria a causa delle sue critiche all'apartheid
che esclude la maggior parte dei 700.000 Rom di Bulgaria, è stato direttore
del giornale bilingue
DeFacto sino alla chiusura.
Temendo per la propria vita, dopo che una bomba era stata posta vicino a casa
sua, Nikolaev chiese asilo in Gran Bretagna. Ne seguì un lungo processo, mai
terminato, durante qwuel periodo Nikolaev continuò ad aiutare i Rom. Si unì alla
campagna per salvare la comunità di Dale Farm, interrotta dall'assalto della
polizia antisommossa il 19 ottobre 2011.
L'8 aprile 2012, giorno della nazione rom, Toma Nikolaev ha partecipato ad un
sit-in di fronte all'ambasciata bulgara a Londra. Poco dopo venne arrestato su
mandato europeo e passò tre giorni in custodia prima di essere rilasciato su
cauzione. E' stato convocato al tribunale dei magistrati di Westminster alle
9.30 del 22 maggio.
E' la prima volta che un importante attivista politico rom viene portato
davanti a questo tribunale, di solito riservato alle estradizioni e ai casi di
terrorismo.
Nikolaev potrebbe essere estradato in Bulgaria, dove lo attende una condanna
al carcere, imposta per le sue critiche al governo.
I Rom in Bulgaria costituiscono l'8% della popolazione, vivono soprattutto in
quartieri isolati e soffrono il 70% di disoccupazione. In questa condizione di
esclusione sociale, gli attivisti rom sono oggetto di persecuzione giudiziaria e
poliziesca, e anche di violenza da parte dei movimenti nazionalisti e razzisti,
in particolare del partito Ataka. Questo il motivo per cui non è sicuro per
Nikolaev, sua moglie ed i suoi figli di tornare in Bulgaria. Ci appelliamo
quindi al tribunale dei magistrati di Westminster per impedire il procedimento
di espulsione richiesto dallo stato bulgaro, e permettere a Toma Nikolaev di
rimanere in Gran Bretagna, dove gli sia concesso di richiedere asilo politico.
Il nostro appello è rivolto alla regina Elisabetta II, al Governo e al
Parlamento del Regno Unito. Chiediamo loro di intervenire nel caso di Toma
Nikolaev, offrendo così all'Unione Europea e al mondo un esempio di civiltà e
rispetto per i diritti umani. Facciamo anche pressione all'Alto Commissario per
i Rifugiati delle Nazioni Unite, Antonio Guterres; all'Alto Commissario ONU per
i Diritti Umani, Navi Pillay; il Commissario Europeo per i Diritti Umani, Nils Muiznieks;
il Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, e a tutta la società civile
perché non rimangano indifferenti ad un caso paradigmatico delle attuali
condizioni dei Rom e di quanti difendono i loro diritti.
Speriamo in un verdetto giusto ed umanitario nel caso di Toma Nikolaev, ed
estendiamo a quanti risponderanno a questo appello i nostri migliori
ringraziamenti.
Chiediamo che Toma Nikolaev ottenga il diritto di rimanere in Gran Bretagna e
non venga estradato in Bulgaria, dove la sua vita e la sua libertà son in
pericolo.
We appeal to:
- the Westminster Magistrates' Court
- Queen Elizabeth II
- the Government and Parliament of the United Kingdom
- the United Nations High Commissioner for Refugees, Antonio Guterres
- the UN High Commissioner for Human Rights, Ms. Navi Pillay
- the European Commissioner for Human Rights, Nils Muiznieks
- the President of the European Parliament, Martin Schulz
alle bleiben!
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