Da
Roma_Daily_News
Mykawartha.com Presentazione della storia degli zingari del luogo.
L'istallazione sulle Storie Dimenticate dell'artista JoEllen Brydon: gli zingari
a Bethany nel 1909
[...]
(BETHANY) Grazie ad Hollywood, la maggior parte della gente vede gli zingari
come romantici lettori di sfere di cristallo o ladri criminali. La premiata
artista JoEllen Brydon sa che non è così.
L'arte della residente di Mount Pleasant racconta le storie delle persone che
incontra - amici, vicini, stranieri - delle radici dei suoi antenati a County Tyrone,
Irlanda del Nord, e della gente nelle amate Cavan hills.
Nei suoi lavori ha anche ritratto con uno sguardo unico gli zingari, che
verranno presentati durante l'incontro annuale della Manvers Township Historical
Society, sabato 21 aprile nella sala da tea di Laura a Bethany.
La presentazione mette in mostra la sua installazione su larga scala, Storie
Dimenticate: Gli zingari nel 1909, illustrata con immagini dei suoi dipinti e
con fotografie storiche.
[Alcuni zingari] presero parte ad una migrazione di massa in Nord America alla
fine del 1800 ma non ricevettero un caldo benvenuto, nota la signora Brydon.
Forestieri dalla strana lingua, spesso venivano cacciati dai negozi, anche
quando avevano i soldi. Molti furono costretti a rubare, aggravando la loro
"cattiva reputazione".
Un gruppo poi emigrato negli USA ed in Messico, si trovò a passare la frontiera
a Sault Ste. Marie, arrivando alle Kawarthas nelle 1909.
"Inizialmente finirono a Bobcaygeon," dice la signora Brydon, notando che
presto venne chiesto loro di andarsene, e allora presero la strada per Peterborough.
Le autorità li intercettarono a Fowlers Corners. Gli uomini vennero arrestati.
Donne e bambini si accamparono a Morrow Park mentre gli uomini andavano in
tribunale. In seguito il gruppo lasciò Peterborough, seguendo la ferrovia e la
linea del telegrafo verso
Pontypool, dove si sistemarono in un grande insediamento in quella che oggi è Telecom
Road. Brydon non saprebbe niente di tutto ciò, se non avesse trovato una foto
nell'archivio del museo di Peterborough. Volendo saperne di più, si rivolse ai
giornali. Alla fine contattò Ronald Lee, Rom di nascita, autorità sulla cultura
rom ed oggi professore in pensione dall'università di Toronto.
"C'è voluto un anno per mettere tutto assieme," dice Brydon, che ha molto
apprezzato il suo aiuto. "E' stato così interessante. C'è stata una grande
copertura mediatica. Raramente si vede qualcosa emergere in questa maniera."
Lee ha poi introdotto Brydon ad alcuni dei discendenti di quel gruppo
sotto assedio.
Lei poi sviluppò l'installazione su larga scala che include 22 dipinti.
Brydon spera che quanti parteciperanno all'evento possano ottenere una migliore
comprensione dei Rom.
"Ho imparato tutto. Prima del progetto non sapevo niente," dice. "Spero che la
gente possa avere una migliore comprensione del mio lavoro e della cultura rom."
[...] Il sito di
JoEllen Brydon.