Da
Czech_Roma - (con nota finale)
Analisi: i media cechi contro la famiglia rom attaccata dagli incendiari
di estrema destra -
Praga, 16.3.2012 20:54, (ROMEA)
František Kostlán, translated by Gwendolyn Albert
Intervento di
Anna Siváková al "Concerto per Natálka" a Benátky nad Jizerou,
organizzato ad aprile 2010 da Richard Samko per la televisione e ceca, Martin
Čurej e Josef Pešta del Respekt club. Photo: František Kostlán
Trappole e vendette sono l'unica maniera per descrivere il continuo stalking a
cui sono sottoposti Pavel Kudrik e Anna Siváková, vittime dell'assalto a Vitkov
nel 2009, da parte di incendiari di estrema destra, poi condannati. La famiglia
da allora è sotto la lente dei media, che stanno indagando su precedenti
provvedimenti a loro carico, incluse imputazioni di cui la famiglia è venuta a
conoscenza solo tramite i giornalisti. Secondo questa camera di
raccolta-segnalazioni, oltre ad un procedimento che è stato risolto, dovrebbero
averne altri due di fronte a loro.
Il primo sarebbe stato bloccato ed il debito della famiglia sarebbe stato pagato
dalla compagnia MobilKom, che inizialmente aveva richiesto il saldo di bollette
telefoniche arretrate per 3.000 CZK (1 corona ceca = 0,04 euro ndr.). I
media l'hanno trasformata in una richiesta di 28.000 CZK, conteggiandovi
interessi e commissioni [...].
Tuttavia,
Anna Siváková è convinta di non dover pagare quelle bollette. Diversi anni fa si
fidò di un agente di vendita che le disse che il telefono sarebbe stato
gratuito. Sappiamo che non è raro che le pratiche di certe agenzie prevedano
questi sistemi per attirare i clienti con offerte simili, mentre la stampa di
regime fornisce un quadro totalmente differente.
Il secondo dei tre debiti, per i quali è stato proposto il recupero della casa
della famiglia, dipende dal presunto non pagamento dell'assicurazione sanitaria.
"E' un debito molto vecchio, quando nacque la sorella maggiore di Natálka.
Riguarda i pagamenti dell'assicurazione sanitaria, ma la signora Siváková
afferma di averla pagata ed anche di avere le ricevute," dice Kumar Vishwanathan,
direttore dell'associazione civica Vita Insieme (Vzájemné soužití). Non è chiaro
a cosa si riferisca il terzo debito.
L'anno scorso i tribunali cechi hanno commutato 936.000 sentenza, quest'anno il
numero sarà simile, se non superiore. Comunque, per un certo tipo di
informazione, il caso più importante di tutti sarebbe una bolletta
telefonica non pagata di 28.000 CZK. Perché? Al solo scopo di incassare il
sensazionalismo attorno ai presunti debitori.
La vita di questa famiglia romanì è stata brutalmente violata da piromani
assassini, ma i media non sono interessati al fatto che la piccola Natálie dovrà
presto sottoporsi a diverse altre operazioni. Non sono interessati al fatto che
gli incendiari, che secondo la sentenza avrebbero dovuto pagare a
Natálie 9,5 milioni di CZK ed ai suoi genitori 72.000 CZK, non hanno ancora
versato una singola corona. Tuttavia, i media sono interessati al fatto che la
famiglia abbia pagato o meno vecchie bollette telefoniche. La casa dove ora vive
la famiglia, è stata acquistata tramite una pubblica raccolta di fondi, e questo
è d'interesse per i media, perché attira lettori e spettatori a cui comunicare
che quelle persone per cui si sono impegnati finanziariamente, sono in realtà
degli stupidotti per cui non valeva darsi pena.
Sono esattamente il tipo di visioni semplicistiche che imperano tra alcuni
giornalisti e parte del pubblico, e che interessa doppiamente anche i Rom in quanto
tali. I media possono essere soddisfatti del risultato di queste azioni. Anna Siváková
ha avuto un collasso come risultato di campagne simili, ma intanto aumentano i
lettori ed il numero dei visitatori ed in sintesi affluisce denaro "pulito"
nelle casse dei proprietari.
C'è chi non ha nessun interesse nel fatto che ogni giorno che Natálie passa in
ospedale, costa 200 CZK alla famiglia, e che oltretutto debbano acquistare
pomate ed altri medicinali. Nessuno assumerà permanentemente Pavel Kudrik,
perché deve prendersi cura delle altre tre figlie, quando Anna Siváková è in
ospedale con Natálie, cosa che accade sovente. Nessuno è interessato al fatto
che tanto le altre tre figlie che i loro genitori avrebbero bisogno di
assistenza psicologica, in quanto severamente ustionati durante l'assalto
incendiario dei razzisti.
Grazie a questo, i "trucchi" mediatici, a cui recentemente il perito Ivo Svoboda
si è correttamente riferito come "deprivati, stupidi bruti", sono nuovamente
presenti in prima pagina. Diversi individui volgari, che vedono il mondo con
odio - soprattutto quando si tratta di Rom, stanno prendendosi la loro rivincita
su questa famiglia. E' gente che ammira i razzisti incendiari, che obbietta
sulla durata eccessiva della condanna, gente che non è capace di sopportare la
coesistenza con culture diverse o qualsiasi tipo di differenza, che lotta contro
la correttezza politica quasi inesistente nel paese, che si spinge oltre i
limiti della comune decenza umana verso la propria patologica visione del mondo.
Non si contano tutti gli articoli ed opinioni nelle "discussioni" online che
traboccano di odio e razzismo. Chiunque può vederli in pochi istanti utilizzando
un qualsiasi motore di ricerca.
Ciò che è anche peggio, è che questi poveri, stupidi bruti stanno attaccando
direttamente la famiglia di Pavel Kudrik ed Anna Siváková, ed anche chi sta
facendo del suo meglio per aiutarla in questo difficile momento. Email odiose,
grida di minacce per strada, gossip e telefonate minatorie sono all'ordine del
giorno.
"Non rispondo nemmeno più al telefono. Mi chiamano continuamente con insulti
volgari, mi dicono -porca-, -troia- -figa- e che -finirò nella camera a gas con
gli zingari-. E poi ci maledicono con email indirizzate alla nostra
associazione. Se quella famiglia fosse stata -bianca-, tutti si sarebbero
dispiaciuti per lei, ma dato che sono rom, parte del pubblico li criticava," ha
detto recentemente a Romea.cz Helena Jedináková, dell'associazione Life Together,
che aiuta la famiglia della giovane Natálie.
Noi di Romea.cz abbiamo avuto la stessa esperienza. Gossip odiosi e razzisti
indirizzati a questa particolare famiglia, vengono regolarmente inviati alla
nostra email.
Racconta ancora Jedináková:
"Anna Siváková si sente molto male, psicologicamente parlando, a causa
dell'interesse dei media e dopo aver letto alcune delle discussioni online. Si è
chiusa in casa e non risponde al telefono. La famiglia non ha soldi. L'odio
verso di loro attraverso forum e discussioni online è incredibilmente
aumentato."
Jedináková continua dicendo che "fortunatamente abbiamo trovato anche brave
persone che vogliono aiutare finanziariamente la famiglia e che ci incoraggiano,
cito, -non preoccupatevi di quegli idioti e non dategli retta-. Li ringrazio
enormemente. Le loro lettere e telefonate mi hanno dato una grande forza ed
ispirazione per continuare."
Ha anche ricordato che Life Together assiste non solo la famiglia della giovane Natálie,
ma tutte le famiglie vulnerabili quando chiedono collaborazione. "Se ne abbiamo
la possibilità, siamo molto lieti di aiutare chiunque," dice.
Nota finale del redattore: è da tempo che la Repubblica
Ceca è interessata da violenti ed incessanti episodi di razzismo, grandi e
piccoli. A volte, questo razzismo arriva a vette che scuotono anche il
"cittadino medio", come nel caso di
Natálka che è stato seguito negli sviluppi
di tutti questi anni.
Ma per comprendere come sia possibile che fatti simili avvengano, diventino
quasi vita comune, occorre capire qual è il clima generale di questo paese che,
ricordiamolo, è parte dell'Unione Europea. Ragionando, nel contempo, su quanto
in Italia siano conseguenti tra loro il razzismo violento e la discriminazione
quotidiana.