Oltre 250 cittadini africani giunti a Milano da vari paesi straziati da conflitti (come Sudan, Etiopia ed Eritrea) sono stati costretti a trovare rifugio in un edificio abbandonato di via Lecco 9, dopo aver pernottato in condizioni sub-umane in una caserma abbandonata in zona Forlanini.
Tutti loro sono
titolari di Permesso di Soggiorno per motivi umanitari o per asilo politico. Alcuni altri sono ancora in attesa del riconoscimento del loro status di residenti per asilo politico. Quindi la loro presenza a Milano è pienamente legale e i documenti di cui sono titolari per soggiornare in Italia hanno una validità di due anni.
Ma, in questo momento, stanno letteralmente rischiando la vita:
- per le condizioni disastrose dello stabile ove alloggiano,
- per la difficoltà a sopportare rigide temperature in mancanza di qualsiasi forma di riscaldamento,
- per la mancanza d'acqua che rende impossibile curare l'igiene personale o cucinare pasti caldi,
- per le allarmanti condizioni sanitarie di molti. Sono infatti presenti persone affette da scabbia, dissenteria e da patologie psicologiche post-traumatiche provocate da torture, shock o stress da situazioni belliche, ecc.
Sin dal primo giorno di permanenza in via Lecco queste persone si sono date da fare per cercare di rendere più puliti, sicuri e vivibili i locali di questo edificio.
Ora le necessità più impellenti sono:
- il passaggio regolare dell'Amsa per la rimozione dei rifiuti;- la fornitura dell'acqua e del gas;- la fornitura di fonti di calore (stufe o caloriferi elettrici) per il riscaldamento dei locali;- l'organizzazione di un presidio sanitario in loco.Le associazioni che si sono attivate in queste settimane per cercare di aiutare questi nostri nuovi concittadini, fuggiti dalla guerra e dalla fame, hanno fornito ai rifugiati vestiti pesanti, materassi, coperte e generi alimentari.
Ma c'è ancora bisogno d'aiuto e di materiali; per questo le associazioni solidali con i rifugiati stanno organizzando un centro di raccolta ove convogliare tutti gli aiuti da distribuire agli abitanti di Via Lecco 9.
Allo stesso tempo, i firmatari chiedono alle autorità e istituzioni competenti di intervenire sollecitamente per risolvere i problemi più urgenti segnalati sopra, attivando celeri procedure d'emergenza in considerazione della straordinarietà della situazione e del rischio incombente di una vera e propria catastrofe umanitaria nel cuore di Milano; alla cittadinanza tutta chiediamo anche di non voltare lo sguardo dall'altra parte e di rimboccarsi le maniche. Chi può metta a disposizione le proprie risorse, le proprie energie, le proprie competenze.
C'è bisogno di tutto e di tutti e prima possibile!
Milano 1 dicembre 2005
Action, Associazione Todo Cambia, Rifondazione Comunista, Arci