Da
Czech_Roma
Romea.cz Uzhhorod, Zakarpattia, Ukraine, 25.1.2012 19:25 - František Kostlán, Lukáš Houdek, translated by Gwendolyn Albert
L'uomo nella foto da tempo era malato ed è morto dopo il raid della polizia.
Romea.cz non è in grado di confermare se il raid sia stato o meno la causa della
sua morte. Photo: Lukáš Houdek
La mattina dell'11 gennaio si è svolto nella città di Uzhhorod un intervento
della polizia contro la popolazione rom. Il commando "Berkut" dei reparti
speciali di polizia del ministero degli interni, ha fatto irruzione nelle
abitazioni rom in due località, Radvanka e Telman, ed in altri siti attorno a Uzhhorod.
Secondo i Rom del posto che hanno assistito al raid, i poliziotti hanno
brutalmente malmenato uomini e donne dentro le loro case di fronte ai bambini,
gridando insulti razzisti e minacce. La polizia nega che sia avvenuta qualsiasi
brutalità durante il raid, descritto come un'azione normale nell'indagine e
prevenzione del crimine. Recentemente i media ucraini e l'European Roma Rights Centre
(ERRC) hanno discusso l'incidente.
Diversi uomini picchiati sono finiti all'ospedale, alcuni con serie ferite alla
testa. La maggior parte non era accusata di alcun crimine, per cui ha potuto
tornare a casa. Un uomo da tempo sofferente di tubercolosi non ha resistito al
raid. Romea.cz non è in grado di stabilire se l'azione poliziesca sia stata la
causa o meno della sua morte.
Un abitante di Uzhhorod che preferisce rimanere anonimo, per paura di
rappresaglie della polizia, ha confermato le informazioni riportate dai media
nella regione di Zakarpattia, durante un'intervista telefonica con Romea.cz.
Secondo questo testimone si è svolto un raid anche nel quartiere Shachta:
"I poliziotti non sono stati così brutali ed i residenti sono riusciti a
nascondersi al commando."
Il testimone ha detto di ritenere che lo scopo del raid fosse investigare su un
omicidio, ma la polizia non ha arrestato l'autore. "I poliziotti hanno accusato
dell'omicidio collettivamente tutti i Rom. Fanno sempre così quando si
commettono crimini simili, anche se nessun Rom è necessariamente coinvolto."
Il portale Chas Zakarpattia, in un articolo dal titolo "Berkut
attacca insediamento rom a Uzhhorod" (disponibile solo in ucraino) riprende
quanto detto da Miroslav Horvát, leader dell'organizzazione giovanile rom Romaňi čercheň,
quando afferma che non si trattava della solita indagine. Horvát dice che Berkut
ha adoperato i lacrimogeni ed i manganelli contro persone pacifiche e disarmate
"senza alcun riguardo per bambini, disabili, anziani, e donne incinte presenti."
Chas Zakarpattia ha messo online un video che include le testimonianze dei
residenti dell'insediamento di Telman a proposito della condotta dell'unità
speciale. "I poliziotti hanno invaso l'insediamento e picchiato mia madre nella
sua casa. Mi hanno picchiato e mi hanno preso per i capelli. Ci hanno detto che
avremmo dovuti tutti essere massacrati. Qui uno zingaro non ha nessun diritto,"
dice una delle residenti nelle riprese.
Un altro testimone intervistato dice: "Erano le 7.20 di mattina, stavo dormendo
ed improvvisamente la gente ha iniziato a gridare che c'era la polizia. Hanno
invaso casa, mi hanno afferrato ed ordinato di inginocchiarmi a terra. Ho detto
che non potevo farlo, a causa di una gamba ferita. Hanno iniziato a gridarmi:
-Ti taglieremo l'altra!- Poi mi hanno picchiato sulla schiena e sulla testa." I
Rom che hanno reso testimonianza nel video, hanno anche detto che la polizia ha
minacciato di compiere perquisizioni domiciliari simili ogni giorno, se qualcuno
avesse raccontato ai media cosa stava facendo Berkut.
L'azione di polizia ha coinvolto due autobus del commando Berkut. Il ministero
degli interni afferma che l'operazione era di routine, allo scopo di
"stabilizzare la situazione, migliorare la prevenzione e lavorare per combattere
il crimine, rilevare ed arrestare le persone coinvolte in furti e commercio
illegale di armi e droga, identificando elementi criminali," riporta Chas Zakarpattia.
La polizia dice che le loro analisi mostrano che "i furti sono commessi per lo
più da persone di nazionalità rom. Nel 2011 ci sono stati 14 furti di recinzioni
e chiusini in ghisa, 12 furti di parti di ascensori, tre furti di luci e quattro
di parte di forni."
L'informativa della polizia dichiara anche che nel 2011 "25 persone di
nazionalità rom" sono state processate a Uzhhorod. "Erano soprattutto processi
per furto, 20 rapine e uno per spaccio di stupefacenti." La polizia aggiunge che
il raid era "assolutamente legittimo, ordinario, un lavoro investigativo
globale. Indagini simili vengono eseguite dalla polizia anche in altre città
oltre a Uzhhorod e non sol nella comunità rom," si legge nel rapporto.
Il testimone di Uzhhorod ha detto a Romea.cz che gli abitanti rom hanno paura e
che per loro è inconcepibile cercare giustizia presso le istituzioni. Dice
"Hanno paura che la polizia li prenda e li picchi."
I residenti rom dicono che le minacce della polizia sono molto frequenti, gli
ufficiali arrestano la gente senza motivo e poi la picchiano nelle stazioni di
polizia. Quanti sono coinvolti non vedono nessuno nel loro ambiente in grado di
fare richiesta di giustizia.
L'European Roma Rights Center ha redatto rapporti sulla situazione in Ucraina
negli anni recenti, che confermano queste ripetute minacce della polizia contro
i Rom. Secondo questi rapporti e testimonianze raccolte in loco, il problema per
i Rom nella regione di Zakarpattia non è dato dai greppi neonazisti o di estrema
destra, come accade altrove. La loro paura maggiore è quella della polizia. Un
altro problema è che nella regione la società civile è debole, particolarmente,
c'è assenza di centri di consulenza sui diritti umani o di organizzazioni in
grado di proteggere le minoranze, a cui i Rom possano dare fiducia e rivolgersi.
Dopo il raid della polizia dell'11 gennaio, ERRC ha scritto una lettera al
comandante della polizia di Uzhhorod ed al pubblico ministero (vedi
QUI). Nella lettera, l'organizzazione chiede alle autorità competenti di
investigare con urgenza sul "violento raid della polizia" ad Uzhhorod. Si
sottolinea anche che, dato l'alto numero di testimonianze sull'accaduto, è
probabile che i poliziotti abbiano violato le regole durante il raid.
Principalmente ERRC protesta contro il fatto che tanto la polizia che il
ministero degli interni colleghino i crimini commessi da individui all'intera
comunità rom di Uzhhorod. "Ciò solleva serie questioni sull'imparzialità e
la legalità dell'azione," afferma ERRC nella sua lettera.