La Provincia Pavese 19 ottobre 2011 - di Marianna Bruschi
Belgioioso, coscritti dividono la strada tra «italiani e zingari». Il
sindaco: «Contro il lavoro di integrazione, la cancelliamo»
BELGIOIOSO- Una linea di demarcazione: italiani da un lato, zingari dall'altro.
Pennellate bianche sull'asfalto davanti alla scuola media di Belgioioso, in via
Donna Anna d'Este. Una scritta razzista difficile da non notare, caratteri
bianchi in stampatello proprio accanto alle strisce pedonali, davanti alle case,
alla scuola Ada Negri, poco distante dalla bocciofila. Una goliardata dei
coscritti che hanno "firmato" e imbrattato anche le strade attorno. «Potevano
evitare, è di cattivo gusto – spiegano nella strada, all'incrocio con via
Fratelli Cervi – quando c'è stata la sagra le bancarelle e le giostre arrivavano
proprio nel punto dove è stata disegnata la linea e la scritta». Ed è a questo
che riferisce la "divisione" disegnata sull'asfalto.
Nel piazzale dopo le scuole ora non ci sono più le giostre, ci sono solo le
roulotte del circo che sta per lasciare Belgioioso. Un pony mangia il fieno, ci
sono caprette e anatre. «Il circo non c'entra niente – spiegano al bar della
bocciofila – non ci sono stati episodi di razzismo da queste parti».
Dalle finestre della scuola la scritta si vede. Non è educativo per gli
studenti. Ma la preside Loredana Lanati, tramite la vice Maria Grazia
Casagrande, dice che preferisce non parlare, ancora prima di poterle domandare
se la scuola chiederà al Comune di cancellare la scritta razzista. Il passaggio
dei coscritti classe 1993 è evidente in tutto il quartiere. Sempre davanti alla
scuola hanno scritto: «La vera storia non si impara sui libri». Ma la divisione
tra italiani e zingari lascia un segno sull'asfalto in contrasto con il lavoro
che si sta facendo a Belgioioso per favorire l'integrazione di comunità con
provenienze diverse. «Abbiamo istituito una commissione per l'integrazione di
cittadini extra comunitari e comunitari – spiega il sindaco di Belgioioso Fabio
Zucca – è un progetto che funziona bene, ci sono rappresentanti delle diverse
comunità. L'integrazione c'è anche nelle nostre scuole, il clima è abbastanza
costruttivo, con tutte le difficoltà che ci sono». E la scritta? «Ha origine più
da un clima nazionale – dice Zucca – qui è stata avvertita come una goliardata,
altre volte ci sono state scritte che hanno suscitato molto più fastidio». A
cancellarla ci penserà il tempo. E il Comune? «Come tutte le scritte
provvederemo al ripristino». Parola del sindaco.