Medea.noblogs
Ciao a tutt*, vi inoltro per conoscenza la lettera che ho spedito al gruppo Pam
dopo aver assistito ieri ad un episodio di razzismo nel supermercato Metà di Via
Madama Cristina angolo Via S.Pellico, a 100 mt da P.za Madama nel quartiere
S.Salvario a Torino. Fate girare il più possibile e cerchiamo di boicottare il
negozio, il razzismo è una piaga sociale da combattere sempre e ovunque.
Gentile Servizio Clienti,
ieri 6/10/2011 alle ore 13.15 circa mi trovavo in un supermarket del vostro
gruppo, ovvero il Metà di via Madama Cristina angolo via Silvio Pellico; ero
alla cassa del supermarket e mi apprestavo a porre i prodotti sul carrello
scorrevole della cassa, quando dall'ingresso è entrata una signora Rom con sua
figlia. Con totale sbigottimento da parte mia e degli altri clienti. la cassiera
ha lasciato le sue mansioni e si è messa davanti alla signora impedendole di
entrare, adducendo come motivo il fatto che <<Quelli come lei>> non possono
entrare nel supermercato. La signora, che voleva solamente acquistare dei
pannolini per il suo bebè era sbigottita e confusa. Mi sono rivolto quindi alla
cassiera chiedendole se lei aveva visto nello specifico la signora rubare
all'interno del locale, ricevendo come risposta un "No",e, nonostante facessi
notare che si stava compiendo del becero razzismo identificando il comportamento
di un singolo qualunque come di tutta un'etnia o un popolo, la cassiera
irremovibile non faceva entrare la signora. In quel momento, vedendo la
situazione di umiliazione negli occhi di questa signora, ho posato la merce
sulla cassa e me ne sono andato, certo che in quel supermercato non ci tornerò
più e anzi, farò di tutto affinchè altre persone mie conoscenti non si rechino
in quel luogo.
Questo comportamento mi ha ricordato anni bui della nostra storia, raccontati da
mio nonno, quando si impediva l'ingresso nei locali "agli ebrei e ai cani" o
quando, nella Torino anni '60, comparivano i "non si affitta ai meridionali"
sugli annunci immobiliari, tutte cose che non hanno insegnato nulla se esistono
ancora oggi, nel 2011, episodi di questo tipo.
Mi preme ricordare inoltre che è vietato per legge non fare entrare una persona
all'interno di un luogo aperto al pubblico, per qualsiasi motivo.
Cordialmente,
Simone Pallaro