Oggi mi sa che muoio - Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Richiediamo chiarezza. Di Rom si parla poco e male, anche quando il tema delle notizie non è "apertamente" razzista o pietista, le notizie sono piene di errori sui nomi e sulle località

La redazione
-

\\ Mahalla : Articolo
Oggi mi sa che muoio
Di Fabrizio (del 10/10/2011 @ 09:12:33, in musica e parole, visitato 2073 volte)

EZrome - Scritto e Inviato da Donata Zocche 06 Ottobre, 2011

'Devo ammettere che faccio fatica a rendermi conto d'essere davvero a Roma. Non mi sarei mai aspettato di trovare questa baraccopoli dentro la mia città: buia, fredda, piena di pozzanghere'.
A parlare è Pietro, uno dei protagonisti di Oggi mi sa che muoio, di Jole Severi Silvestrini, pubblicato da Mondadori. Ma sono in molti a non aspettarselo, specialmente quando la visione della realtà viene offuscata dalla non-conoscenza, dal pregiudizio. Specialmente quando la realtà si chiama campo nomadi, un posto dove pochi vorrebbero andare, e ancora meno ci sono stati.
Jole Severi Silvestrini, invece, quella realtà la conosce bene, perché ha operato come medico volontario al campo rom di Casilino 900. Dalla sua incredibile esperienza è nato un libro prezioso e autentico, che pagina dopo pagina ci accompagna nel luogo-simbolo di tante nostre paure, restituendoci la visione nitida di chi ha visto le cose coi propri occhi.


Dottoressa Severi Silvestrini, 'Oggi mi sa che muoio' nasce dalla sua esperienza personale presso il servizio di Medicina Solidale di Tor Bella Monaca e di Casilino 900. Perché ha deciso di fare il medico in un campo rom?
Come molte altre persone, in un certo senso privilegiate, anche a me è successo di rendermi conto di essere una donna fortunata e di sentire il bisogno di donare parte del mio tempo e delle mie conoscenze a quelli che reputavo meno fortunati di me. Ero in un momento particolare della mia vita, non solo professionale, e non mi aspettavo minimamente che da questa esperienza sarei stata proprio io quella che, a conti fatti, avrebbe tratto il maggior guadagno. Infatti, ero convinta che fare volontariato significasse soprattutto dare e invece mi sono ritrovata a ricevere tantissimo. A Tor Bella Monaca non mi sono presa cura solo di donne Rom, ma di molte pazienti immigrate e provenienti da tutte le parti del mondo. Io sono ginecologa e per questo ho seguito soprattutto donne in gravidanza e mi sono subito accorta di quanto queste persone avessero bisogno di raccontare le loro storie e di come fosse bello starle a sentire. Il mio desiderio di scrivere è diventato addirittura un bisogno impellente e così è uscito "I Racconti Dell'Attesa" il primo libro nato dall'esperienza a "Torbella". E' una raccolta di favole, in tante lingue diverse, che mi hanno raccontato le mamme in attesa e che nel corso dei nove mesi abbiamo tradotto insieme. Da quel momento ho capito cosa significasse per me fare il medico: non solo il Policlinico, l'Università, i pazienti come "casi" da riportare ai congressi, ma il prendersi cura davvero delle persone con le loro storie cariche di sofferenza ma anche di vita e di speranza, di gioia e di voglia di raccontare. E sono andata avanti e ho scritto anche "Oggi mi sa che muoio", stavolta un romanzo, che mi ha permesso di dar voce a tanti personaggi diversi, insomma, a tutti quelli che hanno cambiato il mio lavoro in meglio.

Najo, uno dei protagonisti, ad un certo punto dice: 'Gagè! ma non dirmi che non sai ancora come vi chiamiamo?! sei proprio imbranato! i gagè sono la gente come te, quella che non è rom, insomma siete voi: i non zingari!'
Le è capitato di sentirsi in una situazione ribaltata, cioè ad essere lei la 'diversa', 'quella che appartiene ad un'altra realtà'?

Be', in un certo senso la sensazione di essere sempre un po' fuori contesto, non perfettamente integrata nell'ambiente in cui vivo e lavoro, mi ha sempre accompagnata, turbandomi anche un po'. Ho sempre pensato fosse un mio limite sentirmi spesso "fuori luogo" rispetto alla mia "casta", fino a quando non ho capito che in realtà essere un po' strana poteva essere una mia risorsa e infatti sentire di non appartenere completamente a quella che dovrebbe essere la mia realtà mi permette di immedesimarmi con le storie degli altri, di coloro che vengono da mondi lontani e molto diversi da quello in cui sono nata e cresciuta.
Ora mi succede ancor più di prima di sentirmi trattare dai miei colleghi come "quella un po' bizzarra", ma non mi preoccupa, va bene così: sono un po' "diversa".

Pietro è un giovane volontario, che offrendo il proprio aiuto contravviene alle regole della comunità rom. Scatenerà, involontariamente, effetti deleteri. Come giudica la conoscenza che i 'gagè' hanno generalmente del mondo rom?
Non si può mai parlare di vera conoscenza quando l'approccio a una realtà è offuscato dai pregiudizi, io credo che la maggior parte dei gagè nutrano solo diffidenza e paura nei confronti del mondo rom, ma anche i rom sono spesso profondamente sospettosi nei confronti dei gagè e per questo ci attribuiscono caratteristiche grottesche che derivano solo dai loro preconcetti. Pietro, come molti ragazzi della sua età, ha solo una conoscenza molto superficiale del mondo dei campi, però gli capita di innamorarsi di una zingara e l'amore sarà una molla potentissima che indurrà dei cambiamenti drammatici. L'amore ha il potere di trasformare le persone e di rendere possibile una conoscenza reale e concreta dell'altro, del diverso, che altrimenti non sarebbe mai stata possibile. Ma l'amore non è "attento" e a volte travolge le differenze, sì, insomma, l'amore non è quasi mai "politicamente corretto".

'Non mi sarei mai aspettato di trovare questa baraccopoli dentro la mia città: buia, fredda, piena di pozzanghere', si trova ad un certo punto a pensare Pietro.
Si può dire che da una parte l'attaccamento alle proprie tradizioni e dall'altra la difesa messa in atto verso certe realtà difficili, come i campi nomadi, finiscono col consolidare ancora di più queste realtà?

Certamente, è proprio così. Siamo tutti un po' responsabili dell'esistenza di realtà assurde come quella dei campi, che sono luoghi indecenti nei quali le condizioni di vita delle persone che ci abitano sono assolutamente inaccettabili.

Jasmina dice a Pietro: 'Devo proprio spiegarti un bel po' di cose su quello che da noi un ragazzo e una ragazza … se non sono sposati … bè, insomma, diciamo così: non possiamo stare mai da soli!'
Le regole tradizionali più rigide sono destinate ad allentarsi tra le generazioni più giovani, avvicinando mondi diversi?

Sì, anche questo è un aspetto che fa parte delle trasformazioni che i protagonisti di questa storia subiranno grazie all'innamoramento che è la molla capace di produrle. In questa storia non ci sono i buoni e i cattivi, né tra gli zingari né tra i gagè, non si propongono soluzioni facili e finali rassicuranti e nemmeno regole giuste contrapposte a regole sbagliate, però Pietro, Jasmina e i ragazzini del campo diventeranno amici e un sentimento d'affetto, di curiosità e fascino reciproco li unirà permettendogli di vincere le paure e quindi anche il bisogno di difendersi trincerandosi dietro a comportamenti rigidamente stereotipati. I giovani di questo romanzo sono gli unici che riescono a contravvenire alle regole dei loro rispettivi mondi. Non a caso questo libro è dedicato soprattutto a giovani adulti e ho scelto di pubblicarlo in una collana per ragazzi, infatti, credo che il messaggio vada indirizzato a loro perché sono loro che possono davvero recepirlo.

Dottoressa Severi Silvestrini, con quali pregiudizi è entrata al campo rom di Casilino 900, e con quali giudizi ne è uscita?
Sono entrata con i pregiudizi che credo abbiamo tutti come per esempio: gli zingari non hanno nessuna voglia di lavorare, sono ladri e bugiardi, trattano male le donne e i bambini, vengono da altri paesi più poveri e sfortunati del nostro, ma non vogliono integrarsi alle nostre leggi e alla nostra cultura, sono sporchi e pigri. In verità avevo in testa anche una serie di idee preconcette un po' ideologiche e romantiche del tipo: lo zingaro è libero perché si rifiuta di condividere le norme della nostra società, lo zingaro preferisce vivere in una baracca ed essere nomade piuttosto che sentirsi incatenato alle nostre regole borghesi, lo zingaro è orgoglioso d'esserlo e vuole rimanere tale e … via dicendo.
In realtà le cose non stanno affatto così. Per prima cosa ho scoperto che la maggior parte delle persone che vivono nei campi, almeno nella nostra città, è nata in Italia da genitori che a loro volta sono nati qui e, considerando il fatto che tra di loro ci si sposa molto presto e si diventa genitori già a quindici o sedici anni, talvolta anche i loro nonni sono nati in un campo rom in Italia. Insomma, sono italiani di seconda o addirittura di terza generazione . Alla luce di ciò suona piuttosto ridicola l'intenzione di alcuni di rispedire questa gente a casa loro visto che la loro casa è proprio qui, da noi. E nonostante questo, nessuno di loro, come sarebbe giusto, è cittadino italiano e per molti di loro è difficilissimo avere persino il permesso di soggiorno. In Italia qualsiasi straniero senza documenti in regola commette un reato e quindi qualsiasi zingaro è un fuorilegge fin dalla nascita. In queste condizioni anche se qualcuno di loro volesse davvero "integrarsi" e vivere una vita onesta, chi darebbe lavoro a uno zingaro senza documenti?
Un'altra importante scoperta che ho fatto è che nessuno tra le persone che ho conosciuto a Casilino 900, soprattutto i ragazzi e i bambini, è orgoglioso di essere costretto a rubare o a fare accattonaggio per campare, e nessuno, ma proprio nessuno, preferirebbe vivere in una baracca sporca, senza acqua, senza bagno, gelata d'inverno e bollente d'estate, piuttosto che in una vera casa se gliene fosse data la possibilità. Poi ho capito che nessun bambino preferisce andare a chiedere l'elemosina, o andare alla ricerca di cose da mangiare o vendere infilandosi nei cassonetti, oppure essere costretto a rubare portafogli sugli autobus, piuttosto che andare a scuola. Tutti quelli che ho conosciuto vorrebbero imparare a leggere e a scrivere e sognano di fare da grandi dei lavori rispettabili, ma sanno che questa è una possibilità a loro preclusa.
Ho scoperto che il nomadismo è scomparso tra i Rom, infatti sono morte tutte quelle occupazioni e quei mestieri che lo giustificavano. Quasi più nessuno aspetta la festa del paese e l'arrivo dei giostrai, dei musicanti, delle cartomanti, dei fabbricanti di pentole e di coltelli, gli arrotini, gli ombrellai, i domatori di cavalli e così via. Ora in tutte le città, e persino nei paesini, ci sono i grandi centri commerciali, i cinema multisale e i parchi di divertimento e gli zingari non servono più. Un tempo per la famiglia Rom era indispensabile spostarsi di paese in paese per portare durante le fiere le proprie mercanzie e i propri mestieri, ora che è scomparsa questa necessità il nomadismo non ha più ragion d'essere. Gli zingari sono diventati stanziali e la maggior parte di loro sogna un lavoro e una casa e una vita proprio come quella dei gagè.
Infine ho capito che nei campi non si nasconde solo la microcriminalità legata ai furtarelli, alle truffe e all'accattonaggio necessari alla sopravvivenza di tanti poveracci, ma che tra le baracche trovano rifugio criminali veri e propri, e che refurtive di migliaia e migliaia di euro sono state rinvenute in molti campi, nonché molte armi e chili di droga. I campi, infatti, sono posti dimenticati e abbandonati, spesso ai margini della città, praticamente fuori da ogni regola e legge e senza quasi alcun controllo, insomma, sono posti ideali per molti delinquenti, anche potenti e collegati alle mafie, che hanno tutti gli interessi affinché le cose non cambino mai.

Oggi mi sa che muoio
di Jole Severi Silvestrini
Edizioni Mondadori

Articolo Articolo Commenti Oppure (0) Storico >> Stampa Stampa

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 14:42:49
script eseguito in 31 ms

 

Immagine
 Milano via Idro 62 - anno 1990... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 672 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source