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Roma_Daily_News
Hurriyetdailynews.com
Circa 6.000 musicisti lavoravano a Sulukule, quartiere di Istanbul densamente
popolato da Rom, che una volta era centro di intrattenimento. I residenti furono
trasferiti dall'area circa due anni fa.
Un'agenzia statale si prepara a lanciare un progetto volto ad offrire più
posti di lavoro alla comunità rom in Turchia. Mentre i rappresentanti della
comunità danno il benvenuto alla proposta, si aspettano che i lavori siano a
loro "familiari"
Istanbul, 20/07/2011 - L'Agenzia Turca per l'Impiego, o İş-Kur, ha
annunciato un nuovo progetto inteso a creare più opportunità di lavoro per i
membri della comunità rom turca.
Il progetto si focalizzerà specificamente sulle province con alti tassi di
popolazione rom, ha detto Mustafa Biçerli, direttore capo di İş-Kur.
"Ora stiamo trattando con organizzazioni rom di 16 città differenti, come
Çanakkale, Edirne, İzmir e Tekirdağ," ha detto Biçerli all'agenzia
Anatolia. "I Rom sono tra gli svantaggiati nel trovare un lavoro, ma vogliamo
cambiare questa situazione."
Il progetto mira a creare corsi di formazione professionale per i membri
della comunità rom e fornire posti di lavoro garantiti ai partecipanti.
"La maggior parte dei Rom lavora senza sicurezza sociale. E' importante
offrire loro lavoro anche in altri settori," ha detto Biçerli.
Il tasso di disoccupazione tra i Rom turchi è del 97%, secondo Şükrü Pündük,
presidente dell'Associazione di Solidarietà e per il Mantenimento della Cultura
dei Rom di Sulukule.
"La maggior parte dei Rom sono musicisti, ed il resto raccoglie cartoni dalla
spazzatura," ha detto al telefono Pündük all'Hürriyet Daily News.
Circa 6.000 musicisti lavoravano a Sulukule, quartiere di Istanbul densamente
popolato da Rom, che una volta era centro di intrattenimento, dice Pündük,
aggiungendo che i residenti furono trasferiti dall'area quando questa venne
compresa in un processo di rigenerazione urbana nel 2009.
Lavorare in settori familiari
"Tutti quanti lavoravano là hanno perso il lavoro e da allora non hanno più
trovato nulla. Erano musicisti, per questo è importante trovare settori dove
possano svolgere il loro lavoro. E' importate anche per la nostra cultura," ci
ha detto Pündük.
Concorda
Erdem Gürümcüler della EDROM, o Federazione Rom di Edirne.
"Siamo molto lieti che İş-Kur voglia dare avvio ad un progetto
simile. Dovrebbero creare anche opportunità di lavoro per le nostre donne e i
giovani," ci ha detto Gürümcüler.
"I Rom sono gran lavoratori e se viene loro offerta l'opportunità faranno del
loro meglio," ha aggiunto. "Non sono solo musicisti e ballerini, ma è importante
notare che in questi campi hanno una lunga storia e necessitano più opportunità
di lavoro nella musica e nelle aree dell'intrattenimento."
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Roma_Daily_News
Cingeneyiz.org
Gökmen Dunar, presidente dell'"Associazione Solidarietà, Sopravvivenza e
Promozione Cultura dei Rom di Izmir Fayton", ha emesso una dichiarazione alla
stampa sulla sua esperienza all'Ospedale Rieducativo e di Ricerca a Tepecik. Vi
si è recato per verificare con i propri occhi, se le lamentele udite a proposito
di pazienti rom discriminati a causa della loro identità etnica fossero corrette
o meno.
Gökmen Dunar ha detto nella sua dichiarazione di essere andato all'ospedale
come un normale paziente rom. Dunar sostiene che i pazienti rom riconosciuti a
causa del colore della loro pelle, sono pedinati dal servizio di sicurezza per
paura che possano rubare qualcosa e che quando ci sono troppi pazienti rom,
l'altoparlante dell'ospedale annuncia: "Si prega di fare attenzione alle vostre
borse. Noi non siamo responsabili se sono rubate..." Dunar ha detto che
pure lui è stato discriminato dai dottori e dalle infermiere quando è stato
riconosciuto come Rom, e quando è andato dal direttore dell'ospedale per
spiegargli la situazione, questi non ha voluto parlare con lui. L'associazione
ha contattato diverse fondazioni pubbliche perché dessero luogo ad un'indagine
sull'ospedale.
I fatti dell'Ospedale Rieducativo e di Ricerca a Tepecik hanno suscitato
vaste reazioni tra gli zingari e tutti i cittadini sensibili. La gente si
aspetta che l'amministrazione dell'ospedale dia spiegazioni convincenti su
questi incidenti.
Per informazioni più dettagliate:
Gökmen Dunar
Tel: (90) 535 650 98 79