Segnalazione di Alberto Maria Melis
MODAFFERI:
"VORREMMO TORNARE A GARANTIRE CONTINUITÀ LAVORATIVA"
Reggio Calabria - Non disperdere il patrimonio di competenze acquisite nel
settore della raccolta dei rifiuti solidi ingombranti, la preziosa esperienza di
integrazione lavorativa dei Rom a Reggio Calabria, il modello virtuoso, primo a
Reggio, di riutilizzo sociale dei beni confiscati alla ndrangheta. Questo
l'appello lanciato da tempo dalla cooperativa Rom 1995 guidata da Domenico Modafferi ad Istituzioni e cittadinanza quando, lo scorso anno non fu prevista
la condizione di subappalto dello smaltimento dei rifiuti ingombranti
nell'ultimo bando indetto dal comune di Reggio Calabria.
Rassicurazioni furono rivolte e adesso, che non si riesce più a garantire la
continuità lavorativa di prima, sarebbe tempo di rassicurazioni concrete e di
risposte. Qualche spiraglio si è aperto nei mesi scorsi con due delibere,
concretizzatisi poi in convenzioni, dell'allora Giunta comunale Raffa, nelle
quali l'esecutivo comunale di Reggio rispondeva solo in parte alle promesse
formulate in più occasioni in passato. Si tratta dell'impegno di affidare il
servizio di sgombero di uffici comunali o di competenza comunale, tra cui anche
quelli giudiziari, ossia il servizio di raccolta e smaltimento di componenti di
arredo fuori uso. Contratto sottoscritto che ha lavoro, pur se occasionalmente,
ai 18 dipendenti della cooperativa per un mese circa. Si tratta di una
situazione ancora afflitta da precarietà, atteso che sono gli uffici comunali a
dover avanzare una richiesta affinché si possa lavorare. L'altra delibera,
invece, attiene alla specializzazione dell'isola ecologica che attende di
diventare punto di conferimento di rifiuti apparecchiature elettriche e
elettroniche (RAEE) provenienti da rivenditori e commercianti.
La cooperativa Rom 1995, comunque, ha compiuto passi importanti non solo dal
punto di vista dei servizi erogati alla cittadinanza ma anche sotto il profilo
della dimensione educativa cui da sempre aspirava con l'apertura alle scuole e
alle giovani generazioni affinché conoscessero questo modello di integrazione
sociale e lavorativa e di sostenibilità ambientale e questa esperienza di
restituzione alla collettività di un bene sottratto a famiglie dedite al
malaffare.
Dunque sottoscritto a marzo un accordo con l'assessorato all'Ambiente della
Provincia di Reggio Calabria, retto da Giuseppe Neri, per favorire
l'informazione in materia di educazione ambientale. La cooperativa dunque ha
avviato una fruttuosa collaborazione con il Laboratorio territoriale di
Educazione ambientale della Provincia di Reggio Calabria. Il protocollo d'Intesa
siglato impegna alla realizzazione congiunta del progetto “La tutela
dell'ambiente attraverso un percorso di integrazione sociale”, finanziato dalla
Provincia e che contempla diversi ambiti: il rafforzamento delle attività della
stessa cooperativa mediante una migliore gestione ambientale dei cicli
lavorativi e un aumento della sicurezza per i lavoratori; la collaborazione
della Cooperativa sociale Rom 1995 con il Laboratorio territoriale di educazione
ambientale della Provincia di Reggio Calabria per le attività di formazione
rivolte ai cittadini ed alle scuole del territorio provinciale ed
all'aggiornamento periodico del sito istituzionale “infea.provincia.it” con
contributi in tema di riciclo e recupero dei rifiuti e di sviluppo sostenibile;
l'attuazione, all'interno della propria sede, ospitata all'interno di un bene
confiscato alla 'ndrangheta percorsi informativi e visite guidate rivolte a
gruppi di cittadini e a scuole del territorio.
Un riconoscimento importante alla cooperativa Rom 1995, solo un altro passo
verso quella rinascita che da tempo si auspica, affinché le buone prassi non
vadano disperse ma tutelate e diffuse.
Anna Foti - Lunedì 18 luglio 2011 Ore 15:01