Segnalazioni di Marco Brazzoduro
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Da
donnecontroilrazzismo
L'occupazione della Basilica di S Paolo da parte dei rom che erano stati
sgomberati venerdì scorso si è conclusa stasera con la sconfitta del sindaco e
del suo piano sgomberi. Grazie alla resistenza compatta dei rom, grazie alla
presenza della stampa e delle tv che hanno dedicato molto spazio alla vicenda,
grazie anche al presidio ininterrotto dei firmatari del documento qui sotto, la
Caritas ( impegnata ai massimi livelli in trattative durate due giorni) è
riuscita a far accettare al sindaco la proposta di farsi carico delle famiglie e
di ospitarle in un centro della Caritas. Stasera sono partiti tutti/e verso la
nuova struttura, e spero che finalmente possano dormire in un letto dopo due o
tre notti passate in bianco , sul pavimento e senza potersi lavare.
Resta la soddisfazione per una battaglia, una volta tanto vincente, e la
convinzione che dobbiamo rafforzare la rete antirazzista cittadina e non
abbassare la guardia per quanto riguarda la garanzia dei diritti umani per
tutti/e.
Buona Pasqua, finalmente,
Francesca
Umano e disumano
E' questo oggi l'unico fronte che attraversa Roma e l'Italia.
Da un lato il sindaco, il prefetto e sempre troppi ingenui che, sempre meno
incolpevoli, per paura di guardare con i propri occhi la realtà credono alle
vergognose parole di qualche istituzione. Dall'altra i Rom che dopo essere stati
"sgombrati" non accettano di scomparire nel nulla, di rendersi invisibili e con
tenacia, sotto la pioggia, chiedono di esistere e di essere rispettati, chiedono
alla chiesa cattolica di aprir loro le porte.
Quanto è successo ieri è disumano, inaccettabile. I gendarmi hanno filtrato
l'accesso alla veglia pasquale nella basilica di s. Paolo: no ai Rom -donne e
bambini compresi – no agli attivisti; si ai pellegrini. Tanti fedeli hanno
rifiutato il privilegio e si sono uniti a noi gridando vergogna; una coppia che
doveva battezzare il proprio figlio si rifiuta ed esce con noi tra gli applausi.
Vergogna!
Oggi è pasqua e associazioni vicine ai Rom preparano il pranzo della solidarietà
con tutta quella Roma umana e solidale che si vergogna delle proprie
istituzioni, cittadini e cittadine che vogliono essere vicini ai Rom, ai
tunisini, agli ultimi.
Ormai non c'è più alcuna trattativa.
Una giovane coppia di Rom con due gemelline
di 10 giorni, dopo la solerte ordinanza del sindaco che ha ordinato la
rimozione della tenda disposta dall'XI
Municipio per accoglierli, chinano il capo – sotto la pioggia bimbe così piccole
rischiano di morire – accettano il rimpatrio. Chissà se avranno diritto ai mille
euro che le istituzioni, per lavarsi le mani, promettono di dare a chi accetta
il rimpatrio.
I Rom sono qui. Noi siamo qui. Qui è ciò che resta della nostra civiltà.
No al piano
"nomadi". No agli sgombri. No ai respingimenti.
Restiamo umani.
A buon diritto
Action
Aiz onlus
Arci Roma
Arpjtetto
Ass. Popica
Ass. Stalker
BPM – Blocchi Precari Metropolitani
Casa dei diritti Sociali
Collettivo antagonista Primavalle
Comitato ex Casilino 900
Comunità di Base S. Paolo
CSOA ex Snia
CSOA La Strada
Donne Contro il Razzismo- Casa Internazionale delle Donne
Federazione Romanì
Forum Immigrazione PD
Funzione Pubblica CGIL Roma Ovest
Osservatorio Antirazzista Pigneto
Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese
Rifondazione Comunista FdS