Ricevo da Agostino Rota Martir
Finalmente è arrivata la notizia tanto attesa: niente tendopoli, niente CIE a
Coltano. La gestione dei profughi toccherà alla Regione che li distribuirà in
piccoli gruppi nelle singole città Toscane.
Qualche giorno fa, quando il Governo scelse la ex base radar di Coltano, come
luogo di "accoglienza", cogliendo di sorpresa e in contropiede
l'amministrazione, ci fu un'alzata netta di scudi alla scelta di quel posto
disumano e tetro.
Direttamente o indirettamente Amministratori, forze politiche, semplici
cittadini non esitarono a sottolineare la "problematicità" di quell'area. Era
l'argomento forte: "Noi qui in quest'area abbiamo già una forte presenza di
Rom..." Il senso era: abbiamo già dato accoglienza a centinaia di Rom, che
sono un peso non indifferente per tutta la città, siamo già impegnati in
continui sgomberi di accampamenti Rom, costringendoli a dormire nei furgoni con
donne e bambini nelle notti fredde e gelide e se lo fanno non è per protesta o
per spirito di un clamore pubblicitario, ma per reale necessità! "Pisa ha già
dato, Pisa è satura!"
Sembra che l'argomento abbia fatto breccia anche nei Palazzi del Governo: Pisa,
grazie anche per la presenza dei Rom non avrà alle sue porte alcun lager,
nessuna tendopoli, nessun Centro Identificazione per Espulsioni (C.I.E.)
Si riparte, grazie a Dio a forme di accoglienza più umana e democratica.
E' una vittoria di tutti, stempera gli animi e ci riempie di soddisfazione... ma
non dimentichiamo di riconoscere che gran parte del merito di questa conquista è
proprio di tutti quei Rom che abbiamo "usato" per far valere il nostro rifiuto
ad una tendopoli a Coltano, alle centinaia di Rom sistemati nei vari campi
nomadi autorizzati, ma anche quelli che vivono in accampamenti di fortuna, con
la paura di venire sgomberati per l'ennesima volta e dover ricorrere di nuovo a
miserabili furgoni per trascorrere altre scomode notti.
Beh, un ringraziamento se lo meritano anche loro, non vi pare?
"Coltano-Pisa: la dignità prima di tutto..." è il bel messaggio scritto
su uno striscione, anche i Rom non lo dimenticheranno.
2 Aprile 2011 – campo Rom di Coltano