Da
Slovak_Roma
Includendo tutte le donne. By Jens Wandel
L'8 marzo di quest'anno abbiamo festeggiato i 100 anni dell'avvocatura per la
parità dei diritti delle donne. E tuttavia resta ancora molto da fare per
realizzare i pieni diritti di parità delle donne. Questo è particolarmente vero
per le donne dei gruppi di minoranza.
In tutta Europa, le donne rom sono tra le popolazioni più svantaggiate.
In media, una donna rom in Slovacchia si stima che muoia 17 anni prima di una
donna non rom, le ragazze rom hanno il doppio di probabilità di avere figli
prima del loro 20° anno di età a dispetto delle ragazze non-rom, e quindi le
donne rom hanno meno probabilità di completare la loro formazione. Hanno meno
possibilità di imparare a leggere e più probabilità di essere disoccupate
rispetto alle donne non rom ed agli uomini rom.
Sostenere l'istruzione per le ragazze e le donne rom è un investimento saggio.
Studi sullo sviluppo di tutto il mondo, mostrano che l'investimento nel
benessere e nell'educazione delle ragazze e delle donne, ha un impatto positivo
non solo sulla loro propria vita, ma anche sulle generazioni future. Fornire le
competenze e promuovere l'istruzione delle ragazze, porta a tassi più elevati di
occupazione e di reddito, e minore mortalità materna ed infantile.
Lívia Járóka, membro ungherese del parlamento europeo – e una donna rom – ha
detto che è stato il rifiuto dei suoi genitori di metterla in una classe
separata, uno dei motivi per cui è riuscita nella vita. (http://www.womenlobby.org/spip.php?article1174)
Il "decennio dell'integrazione rom" in corso, è impegnato con successo in
numerosi paesi europei ad adottare misure per migliorare la condizione dei rom
nei loro paesi. Questa primavera, la commissione europea dovrebbe proporre una
nuova – e molto necessaria – strategia per l'inclusione dei rom.
Il prossimo rapporto regionale UNDP per lo sviluppo umano dal titolo Al di là
della transizione: Verso le società inclusive focalizzate nell'inclusione
sociale. Esso rileva che un terzo della popolazione della regione è esclusa
dalla società ed introduce un modo pratico per misurare il livello in cui le
persone sono escluse dalla vita economica, dai servizi sociali, dalla reti
sociali e dalla partecipazione civica.
Il provvedimento fornisce ai responsabili politici le prove di cui hanno
bisogno per rispondere alle esigenze dei cittadini. Esso può essere suddiviso in
modo che i responsabili politici possono vedere come l'esclusione appare nel
loro paese, dov'è geograficamente ed in quale misura si riferisce all'esclusione
economica o di altri fattori spesso trascurati, quali l'accesso alle reti ed hai
servizi sociali.
I sostenitore del rapporto per le politiche di inclusione si regolano nel
contesto di sviluppo locale, come le esigenze specifiche delle donne rom.
È indispensabile prendere in considerazione le esperienze delle donne rom quando
si tratta di strategie politiche che mirano ad affrontare le sfide per le
comunità rom.
Fare in modo che i rom siano inclusi nella società è estremamente collegato alle
questioni di parità tra i sessi e richiede un dialogo con le donne rom.
Per esempio, una donna rom può esitare prima di riferire di una violenza
domestica – può pensare che la violenza domestica discrediti la sua famiglia e
rafforzi gli stereotipi negativi.
Le esigenze specifiche delle donne rom devono essere riconosciute ed accolte o
le iniziative di integrazione possono portare ad un ulteriore marginalizzazione.
La diversità è un motivo per festeggiare ed è un motivo ingiustificabile per le
persone di essere lasciati indietro.
Inclusione non significa assimilazione. Significa parità di accesso alle risorse
e alle opportunità, come l'istruzione o l'assistenza sanitaria. Significa avere
una voce nella società.
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, siamo con le donne rom e
riconosciamo che tutti noi abbiamo bisogno di contribuire a trovare modi
efficaci per includere le donne rom nella società.
Jens Wandel è vice direttore dell'ufficio regionale dell'UNDP (United Nations Development Programme ndr.) e direttore del
centro regionale di Bratislava UNDP