Segnalazione di Marco Brazzoduro
Edizioni Corsare (Perugia - corsare@iol.it
- tel:075 584 7055 )
hanno appena pubblicato
"Chi ha paura di Cappuccetto Rosso?"
di Eva Ciuk
prefazioni di Eva Rizzin e Livio Sossi
un libro, un DVD e molto di più...
un cortometraggio con cartone animato sui rom e ashkali del Kosovo,
le fotografie con cui si auto-presentano i bambini rom e sinti del Friuli
Venezia Giulia,
la descrizione dei laboratori che abbiamo proposto nelle scuole nell'ambito del
progetto “Chi ha paura di Cappuccetto Rosso?”,
le domande e gli interrogativi dei bambini sul tema proposto e le risposte che
abbiamo dato,
la Convenzione sui diritti dell'infanzia dell'Unicef, TROOL-Tutti i ragazzi ora
on line...
…sono i contenuti del percorso di educazione alla multiculturalità e conoscenza
dei popoli rom e sinti
proposto in collaborazione con
l'UNICEF di Trieste e
OsservAzione - centro di studi e ricerca contro la discriminazione dei Rom e dei
Sinti in Italia (Firenze)
... il materiale contenuto è adatto ai bambini, ai genitori,
ma soprattutto agli insegnanti e agli educatori che si occupano di
multiculturalità.
Attraverso itinerari come quello proposto da Chi ha paura di cappuccetto
rosso? i bambini entreranno in possesso degli strumenti per interrompere il
circolo vizioso del pregiudizio, per guardare all’altro come un risorsa da
scoprire e conoscere e scacciare quindi il “lupo cattivo” attraverso l’arma
della conoscenza.
Eva Rizzin
Si tratta di un’operazione di attualizzazione: la fiaba perraultiana viene
ambientata nel campo degli sfollati interni di Plementina in Kosovo, ai nostri
giorni. Così diventa strumento di conoscenza e di lettura della realtà. “Le
fiabe – scrive Italo Calvino - sono vere.
Sono (…) una spiegazione generale della vita”. Così racconta la vita.
Livio Sossi
Perché serve un progetto come quello descritto nel volume "Chi ha paura di
Cappuccetto Rosso?"?
Negli ultimi anni in Italia abbiamo assistito ad un drammatico incremento di
intolleranza e di odio nei confronti delle comunità rom e sinti. L'ordinarietà
del pensiero razzista è stata legittimata soprattutto da un'informazione che non
avendo saputo condannare certe dichiarazioni discriminatorie di alcuni
personaggi pubblici ha contribuito a diffondere luoghi comuni e pregiudizi su
cui si fonda l'intolleranza.
Da queste riflessioni nasce l'idea di offrire ai bambini, ma forse anche agli
adulti, una fiaba che li aiuta a riflettere, a conoscere i propri coetanei e a
confrontarsi con il mondo e con il diverso, perchè la varietà del mondo è una
ricchezza e non una realtà che minaccia il nostro modo di vivere o il nostro
"benessere".
Ho chiesto ai bambini rom e ashkali del campo sfollati di Plementine/a in Kosovo
di raccontarsi, di far conoscere il loro mondo, le loro fiabe tradizionali, le
loro canzoni, filastrocche e giochi ai bambini che vivono nel mio paese. Loro
invece mi hanno raccontato la fiaba di Cappuccetto Rosso.
Il cortometraggio è parte del progetto educazione alla multiculturalità dal
titolo “Chi ha paura di Cappuccetto Rosso? – Siamo tutti bambini” che verrà
proposto e presentato nelle scuole primarie. Si tratta di una forma di
comunicazione a misura di bambino che si propone di stimolare l’analisi, la
curiosità e l’accettazione della diversità ed il confronto tra contesti, culture
e modi di vivere l’infanzia diversi.
Eva Ciuk